CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Mozione n. 54

MOZIONE DIANA Giampaolo - BRUNO - COCCO Pietro - MELONI Marco sulla ripresa dell'attività produttiva dell'impianto Eurallumina di Portoscuso.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- la società Eurallumina Spa possiede l'unico impianto nel Mediterraneo (nella zona industriale di Portoscuso, Sardegna) di ossido di alluminio, ricavato dalla lavorazione della bauxite e prodotto intermedio nel ciclo dell'alluminio;
- lo stabilimento integra la filiera dell'alluminio primario italiano, che con gli impianti di ALCOA a Portovesme e Fusina alimenta a sua volta una importante realtà nazionale di produzioni ad elevata tecnologia;
- la multinazionale United company rusal limited (in breve, RUSAL), primo attore mondiale del settore alluminio e allumina, azionista unico di Eurallumina Spa, nel marzo 2009 ha interrotto la produzione, mettendo in cassa integrazione straordinaria per un anno, dal 1° aprile 2009, le proprie maestranze e sospendendo l'esecuzione dei contratti in essere con molte imprese che prestavano servizi in outsourcing e di manutenzione; circa 700 persone sono così rimaste senza lavoro e non tutte possono godere di ammortizzatori sociali;
- le fasi precedenti la chiusura dello stabilimento sono state negoziate con il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero dell'economia, il Ministero del lavoro ed il Ministero dell'ambiente e il 27 marzo 2009 si è raggiunto un accordo per la CIG straordinaria;
- le condizioni del mercato mondiale dell'allumina, che secondo le valutazioni economiche di RUSAL portavano alla necessità di sospendere le produzioni nello stabilimento italiano, sono mutate in modo significativo; in particolare le principali componenti di costo della produzione di allumina hanno visto riduzioni, non compensate dal contestuale incremento di prezzo della fonte energetica principalmente utilizzata, l'olio combustibile; in particolare, è diminuito il costo della materia prima, il minerale di bauxite, mentre il prezzo del prodotto, l'allumina, è cresciuto di più di un terzo rispetto ad un anno fa, e al raddoppio della quotazione dell'olio combustibile, utilizzato nel processo produttivo, per l'indisponibilità di gas metano in Sardegna, fanno fronte riduzioni importanti di altre voci di costo, quale ad esempio quella dei noli navali e della energia elettrica; quest'ultima voce presenta un decremento di oltre un terzo, al netto dei possibili vantaggi derivanti dalla eventuale tempestiva partecipazione alle aste per l'attribuzione di quote di elettricità importata dall'estero utilizzando il sistema interconnector (articolo 32 della legge n. 99 del 2009), resesi disponibili per la contestuale applicazione alle isole maggiori dello speciale servizio per la sicurezza del sistema elettrico, secondo le previsioni del decreto legge n. 3 del 2010, convertito nella legge 22 marzo 2010, n. 41;
- anche le condizioni di mercato dell'alluminio, che trascina il prezzo dell'allumina, sono fortemente mutate; nel periodo in cui maturò la decisione di RUSAL di ridimensionare la produzione (gennaio/febbraio 2009) il prezzo dell'alluminio primario al London stock exchange, la borsa mondiale dei metalli, arrivò a scendere sotto la soglia dei 1.200 dollari per tonnellata; oggi, il valore dell'alluminio primario ha superato i 2.200 dollari, con una ripresa di prezzo di oltre il 75 per cento;
- nel frattempo, RUSAL ha reimpostato la sua strategia finanziaria, ristrutturando significativamente le proprie posizioni debitorie con i proventi della collocazione nella Borsa di Parigi ed Hong Kong, avvenuta il 27 gennaio scorso, di circa l'11 per cento delle azioni della società; il valore complessivo della società, nei prospetti della quotazione offerti al mercato, è di circa 26 miliardi di dollari;
- sempre da comunicazioni ai mercati internazionali, si apprende che RUSAL attende una crescita della domanda di allumina nel mondo pari al 7 per cento nell'anno in corso e si accinge a riorganizzare la sua organizzazione produttiva in funzione di tale recupero della domanda;

PREMESSO inoltre che:
- i contenuti dell'accordo del 27 marzo 2009 tra società Eurallumina, Governo italiano, Regione Sardegna e sindacati appaiono oggi solo parzialmente attuati, ed in alcune parti si rivelano inattuabili ovvero insufficienti a garantire la ripresa produttiva degli impianti;
- nell'incontro del 18 marzo 2010 presso il Ministero dello sviluppo economico con la Regione Sardegna, le rappresentative sindacali ed Euroallumina, le parti interessate si sono impegnate ad una verifica integrale dell'accordo del 27 marzo 2009 ed al suo aggiornamento dopo un'analisi del trend di mercato e dell'andamento economico, con l'obbiettivo di ripresa dell'attività produttiva dell'impianto e la piena difesa dell'occupazione e nel contempo la decisione di prolungare per ulteriori dodici mesi, sino ad aprile 2011, gli ammortizzatori sociali per i dipendenti di Euroallumina con un numero massimo di 348 lavoratori;
- in particolare, l'impegno del Ministero dello sviluppo economico di adoperarsi per includere Eurallumina tra le imprese energivore che avrebbero avuto accesso all'energia elettrica prelevata dagli impianti di generazione in Sardegna mediante il sistema dell'operatore elettrico virtuale (Virtual power plant, VPP), previsto dalla legge n. 99 del 2009, non ha visto attuazione in quanto le direttive ministeriali hanno imposto la vendita di detta energia agli intermediari del mercato elettrico e non alle imprese industriali;
- l'impegno del Ministero dello sviluppo economico ad estendere i benefici di un contratto di programma in essere con Eurallumina Spa, ridefinendone i contenuti, ovvero promuovendo un nuovo contratto di programma, per la realizzazione di un nuovo bacino per lo smaltimento dei residui di lavorazione della bauxite, deve trovare compatibilità con la annunciata riforma degli incentivi alle imprese, con le dotazioni di finanza pubblica e con l'annuncio della attivazione di simili misure a favore di altri casi di crisi e ristrutturazione industriale;
- non si ha notizia di volontà di RUSAL di riprendere la produzione nello stabilimento italiano, ed anzi Eurallumina Spa ha presentato domanda per l'applicazione ai lavoratori, per un altro anno, del trattamento di cassa integrazione guadagni in deroga,

impegna la Giunta regionale

1) a sollecitare il Governo italiano ad una nuova interlocuzione con la società RUSAL, ai massimi livelli di responsabilità, e a mantenerla aperta sino alla precisazione di un piano industriale di Eurallumina Spa ed alla ripresa della produzione nello stabilimento italiano, alla luce delle mutate e più positive condizioni dei mercati internazionali delle materie prime rispetto a quelle che ne determinarono la chiusura un anno orsono;
2) a richiedere ad Eurallumina Spa l'attivazione di innovative produzioni di allumine speciali, non sostitutive di quelle tradizionali, nello stabilimento italiano;
3) a riferire in Consiglio regionale sullo stato di attuazione degli impegni reciproci tra Governo italiano, Eurallumina Spa e società direttamente o indirettamente controllate da RUSAL; in particolare, a riferire sullo stato di realizzazione del contratto di programma in essere con Eurallumina Spa, e sulle proposte di rimodulazione ed ampliamento, anche alla luce della riforma degli incentivi alle imprese e delle reali disponibilità finanziarie pubbliche;
4) ad adottare gli opportuni atti per semplificare le condizioni di funzionamento dell'industria dei metalli non ferrosi (procedimenti di autorizzazione alle misure di tutela ambientale ed alla bonifica dei siti, finanziamento di progetti di ricerca per la riduzione degli impatti ambientali e di sviluppo industriale di tecnologie per la riutilizzazione delle scorie di lavorazione della bauxite).

Cagliari, 29 marzo 2010