CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Mozione n. 38

MOZIONE BRUNO - URAS - SALIS - AGUS - BARRACCIU - BEN AMARA - CARIA - COCCO Daniele Secondo - COCCO Pietro - CUCCA - CUCCU - DIANA Giampaolo - ESPA - LOTTO - MANCA - MARIANI - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI - SANNA Gian Valerio - SECHI - SOLINAS Antonio - SORU - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU in merito alla cancellazione del Piano per la riorganizzazione degli uffici regionali con sede in Cagliari e alla previsione di acquisto di nuovi immobili, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- con deliberazione della Giunta regionale n. 8/20 del 28 febbraio 2006, veniva approvato il Piano per la riorganizzazione degli uffici regionali con sede a Cagliari che, in sintonia con il precedente programma approvato con deliberazione n. 27/11 del 2004, intendeva realizzare un polo uffici regionali lungo la direttrice viale Trieste - viale Trento;
- la Giunta regionale, con deliberazione n. 56/39 del 29 dicembre 2009 ha complessivamente annullato il piano predisposto nella legislatura precedente facendo rivivere integralmente le precedenti determinazioni assunte nel 1999, 2003 e 2004, con cui si prevedeva una spesa di circa 125 milioni di euro e la cessione di parte degli immobili di proprietà regionale;

CONSIDERATO che:
- il piano approvato nel 2006 teneva conto dell'adozione di un nuovo modello organizzativo che prevedeva l'accorpamento di diverse funzioni assessoriali anche a seguito del processo di decentramento di nuovi compiti e funzioni agli enti locali;
- lo standard in uso presso l'Amministrazione regionale risultava pari o superiore ai 32 metri quadri a dipendente ovvero dal 35 all'85 per cento superiore ai valori desumibili dagli standard indicati nel decreto ministeriale 14 marzo 2001 del Ministero del tesoro in relazione alle diverse tipologie di prestazioni professionali nell'amministrazione pubblica;

PRESO ATTO che:
- la dotazione organica dell'Amministrazione è andata diminuendo dal 1999 ad oggi e che il mantenimento di standard così elevati non è giustificato da nessuna esigenza funzionale dal momento che la Regione ha, peraltro, già provveduto al decentramento di numerose funzioni agli enti locali;
- lo stato della finanza pubblica rendeva improponibile già nel 2004, e ancor più oggi, la spesa di così ingenti risorse per l'acquisto di ulteriori immobili da destinare agli uffici regionali considerato lo stato di grave crisi economica ed occupazionale in cui versa la società sarda;

CONSIDERATO altresì che, venendo meno alla diligenza del buon padre di famiglia, che non porrebbe mai in essere un acquisto di immobili nel momento in cui perde il lavoro e dunque la fonte primaria del proprio sostentamento, la Giunta ripropone con sospetta determinazione un comportamento altamente contraddittorio sulla sola motivazione che il modello organizzativo proposto nel piano del 2006 non ha avuto seguito e disconoscendo tutte le restanti e più rilevanti motivazioni,

impegna la Giunta regionale

1) ad adottare gli idonei strumenti e a promuovere i necessari atti al fine di annullare gli atti assunti con deliberazione della Giunta regionale n. 56/39 del 29 dicembre 2009;
2) ad elaborare un aggiornato piano di organizzazione logistica degli uffici regionali sulla base degli standard di legge e attraverso l'esclusivo utilizzo degli immobili di proprietà regionale;
3) a dare attuazione al suddetto piano attraverso la formulazione di uno o più bandi pubblici dai quali emergano le reali necessità dell'Amministrazione in rapporto alla dotazione organica e all'eventuale disegno organizzativo dell'attuale Giunta regionale, gli standard utilizzati e il valore del patrimonio regionale utilizzato o permutato per tale finalità.

Cagliari, 15 febbraio 2010