CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURAMozione n. 29
MOZIONE BRUNO - URAS - SALIS - AGUS - BARRACCIU - BEN AMARA - CARIA - COCCO Daniele Secondo - COCCO Pietro - CUCCA - CUCCU - DIANA Giampaolo - ESPA - LOTTO - MANCA - MARIANI - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI - SANNA Gian Valerio - SECHI - SOLINAS Antonio - SORU - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU sulla crisi occupazionale e industriale della Sardegna, con particolare riferimento allo stato della vertenza Alcoa e delle produzioni energivore del Sulcis-Iglesiente e di quella in corso sulla chimica a Porto Torres e negli altri poli industriali.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- in Sardegna si registrano livelli di crisi produttiva ormai intollerabili con il progressivo inaccettabile smantellamento di ogni stabilimento industriale, anche prescindendo dalla qualità assoluta del prodotto realizzato e dalla possibilità reale delle produzioni di competere sul mercato nazionale ed internazionale;
- in relazione al predetto processo di liquidazione dell'attività industriale in Sardegna non appare accettabile alcuna giustificazione fondata esclusivamente sui limiti posti agli aiuti di Stato in materia di energia dall'Unione europea, tutti superabili, così come avvenuto per altri settori e in altre realtà regionali della Comunità, sulla base delle idonee iniziative da parte dei singoli Stati membri interessati;
- le azioni di difesa del lavoro e delle attività produttive industriali intraprese dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dalle loro rappresentanze regionali, territoriali e aziendali, e dalle istituzioni locali dei territori più direttamente interessati debbano trovare attiva solidarietà da parte della Regione autonoma della Sardegna e dei suoi organi statutari,impegna la Giunta regionale
ad adottare gli idonei strumenti e a promuovere i necessari interventi atti:
1) ad affiancare ogni iniziativa democratica e non violenta di difesa dell'apparato produttivo ed industriale sardo, ad iniziare dalla manifestazione prevista per giovedì prossimo a Roma, sostenendo con le modalità consentite dalla legge, l'impegno delle popolazioni interessate, anche economico, tramite le istituzioni locali, comuni e province, e le organizzazioni sindacali di categoria e confederali;
2) a riferire in Aula, entro sette giorni, ai sensi dell'articolo 120 del Regolamento consiliare, sullo stato dell'apparato produttivo industriale sardo e sul suo progressivo indebolimento, sulla natura, intensità e prospettiva delle vertenze in atto, nei diversi poli industriali e nei diversi stabilimenti, nonché sulle necessarie misure di sostegno e sviluppo, comunitario, nazionale e regionale, finalizzate alla difesa della produzione e del lavoro industriale;
3) a riferire al Consiglio, previo confronto con le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria direttamente interessate e le istituzioni locali dei territori coinvolti e a proporre per l'esame in Aula, già nell'ambito della manovra finanziaria e di bilancio 2010, le misure di competenza regionale indicate come necessarie a gestire la contingenza dalle forze sociali e dal sistema istituzionale locale.
Cagliari, 24 novembre 2009