CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURAMozione n. 11
MOZIONE COSSA - DIANA Mario - CAPELLI - VARGIU - SANNA Giacomo - FLORIS Mario - CUCCUREDDU - PERU - MELONI Francesco - PITTALIS - FOIS - AMADU - MULAS - CAPPAI - OBINU - GRECO - PITEA - STERI - SANNA Matteo - BARDANZELLU - CONTU Mariano Ignazio - DEDONI - MULA - MANINCHEDDA - RASSU - MURGIONI - LAI - STOCHINO - PETRINI - DE FRANCISCI - GALLUS - LOCCI - FLORIS Rosanna - SOLINAS Christian - SANJUST - DESSÌ - ZEDDA Alessandra sul trasferimento dallo Stato alla Regione delle competenze in materia di motorizzazione civile.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
CONSIDERATO che:
- il trasferimento delle competenze statali alle regioni obbedisce alla regola virtuosa del principio di sussidiarietà, che pone nel livello più vicino al cittadino tutte le competenze possibili, al fine di garantire ogni possibile condivisione e ogni necessaria azione di controllo al cittadino stesso;
- in tema di motorizzazione civile, nelle regioni a statuto ordinario, alcune competenze e le relative funzioni sono state da tempo trasferite dallo Stato alle province;
- dal 28 gennaio 2008, con specifico decreto legislativo, lo Stato ha trasferito le funzioni della motorizzazione civile anche alla Regione a statuto speciale della Valle d'Aosta;
- la Sardegna è rimasta l'unica, tra tutte le regioni a statuto speciale, a non avere ancora ottenuto il trasferimento delle funzioni della motorizzazione civile;
- appare comunque evidente come lo Stato consideri ormai residuale la sua competenza in tema di motorizzazione civile e tenda, pertanto, a trascurare nella gestione quelle sedi regionali che ancora gli competono per assegnazione;
- tale atteggiamento statale si traduce in una serie di trascuratezze logistiche e organizzative, che penalizzano l'efficienza del servizio reso e comportano inevitabili ricadute negative sul cittadino destinatario della prestazione;
- la stessa manutenzione delle sedi della motorizzazione ed il rinnovo degli organici sono resi difficoltosi da un atteggiamento statale che è palesemente indirizzato alla dismissione delle specifiche competenze, come peraltro già verificatosi nella stragrande parte delle regioni italiane;
- questa situazione di transizione rischia di depotenziare alcune importanti attività sussidiarie svolte dalla motorizzazione civile, tra cui quella di formazione nelle scuole e negli ambienti giovanili, finalizzata all'educazione alla sicurezza stradale e alla prevenzione dei sinistri;
- le attuali carenze di organico rendono inoltre difficoltosa la stessa gestione dei compiti istituzionali della motorizzazione civile, delle attività abilitanti di esame, delle operazioni tecniche presso i privati e dei controlli sulle attività imprenditoriali correlate (autoscuole, studi di consulenza, concessionari per le revisioni, autolinee, ecc.) che, spesso condivisi con le province, rischiano di essere di qualità inadeguata alle esigenze;
- in tale situazione di precarietà appare infine oltremodo difficile la realizzazione di attività di consulenza e di supporto agli enti locali per la predisposizione dei piani del traffico, così come invece previsto dal codice della strada,impegna la Giunta regionale
1) a porre in essere tutte le procedure necessarie per ottenere dallo Stato il trasferimento di competenze in materia di motorizzazione civile;
2) ad adottare i provvedimenti opportuni per adeguare il proprio ordinamento a quello della maggior parte delle altre regioni italiane, anche al fine di garantire all'utenza sarda la necessaria qualità del servizio.
Cagliari, 18 giugno 2009