CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURAMozione n. 8
MOZIONE DIANA Giampaolo - BRUNO - AGUS - BARRACCIU - CARIA - COCCO Pietro - CUCCA - CUCCU - ESPA - LOTTO - MANCA - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI - SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio - SORU sulla crisi economica, sociale ed occupazionale in Sardegna.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- nell'ultimo anno la crisi finanziaria internazionale ha investito pesantemente l'intero sistema economico nazionale e in Sardegna ha avuto ripercussioni devastanti;
- si sono persi in un anno nell'Isola circa 30.000 posti di lavoro, di cui 20.000 nella sola industria ed il tasso di disoccupazione è tornato a crescere, attestandosi al 13,3 per cento (fonte ISTAT);
- la crisi coinvolge l'intero sistema produttivo, dalla chimica al tessile, dalla metallurgia all'agro-alimentare, solo per citare i settori più significativi;
- gli stessi fattori alla produzione, costi energetici, trasporti, credito, costituiscono una sensibile diseconomia per l'intero sistema economico isolano;
- il sistema produttivo in Sardegna è segnato da un forte squilibrio tra i diversi settori merceologici
- l'industria rappresenta meno del 13 per cento del contributo di valore aggiunto rispetto alla media nazionale del 25 per cento e del 16 per cento del mezzogiorno;
- gli addetti sono di poco superiori al 10 per cento, contro una media nazionale di oltre il 22 per cento;
- nello scorso mese di aprile, il livello di fiducia delle imprese sarde, ha perso il 6 per cento, contro una media nazionale che è cresciuta di 3 punti;
- la cassa integrazione interessa 4.000 lavoratori e sono oltre 350 le imprese che ne hanno fatto richiesta, con un aumento nell'ultimo anno di oltre il 500 per cento;
- i sardi occupati sono di poco superiori alle 600.000 unità, di cui 430.000 sono i lavoratori dipendenti, e di questi oltre 100.000 sono con contratti atipici; la dinamica delle trasformazioni dei contratti atipici in contratti a tempo indeterminato è la più lenta del Paese e colloca la Sardegna al primo posto in Italia come percentuale di lavoro precario;
- i redditi da lavoro dipendente sono più bassi del 18 per cento rispetto alla media nazionale, con punte del 22 per cento rispetto al nord Italia;
- il reddito medio mensile delle pensioni INPS è pari a 614,22 euro, la media nazionale è di 781,89 euro, quella del centro di 795,58 euro, mentre quella del nord è di 845,48 euro;CONSIDERATO che questa situazione costringe circa 400.000 persone (il 22 per cento delle famiglie), a vivere sotto la soglia di povertà relativa;
RICORDATO che:
- il 14 luglio 2003, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, è stato sottoscritto l'accordo di programma per la chimica, finalizzato al consolidamento e riqualificazione dei poli chimici (Porto Torres, Ottana, Cagliari);
- tale accordo prevedeva il cofinanziamento di Stato e Regione per un totale di 300 milioni di euro, di cui 200 a carico dello Stato e 100 a carico della Regione; a seguito del citato accordo sono state presentate e approvate dal CIPE numerose proposte di contratti di programma per interventi nei tre siti industriali, in gran parte inattuate e sostanzialmente per due ragioni:
a) dei 300 milioni di euro solo i 100 a carico della Regione sono stati messi a disposizione dalla precedente Giunta regionale, mentre mancano i 200 previsti dal Governo nazionale;
b) l'ENI non ha rispettato il dettato dell'accordo sottoscritto, determinando, di fatto, la progressiva paralisi e chiusura delle produzioni chimiche sarde;
- il 19 dicembre 2003, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri è stato sottoscritto un accordo di programma tra Stato e Regione, che prevedeva la definizione di intese, anche con l'Unione europea, per stabilire in via definitiva un regime tariffario per l'industria energivora della Sardegna, in linea con quella europea;
- tale accordo, ad eccezione degli importanti accordi bilaterali sottoscritti dalla precedente Giunta regionale con ENEL ed ENDESA poi decaduti a seguito della sentenza del TAR del Lazio, risulta ancora inattuato a causa delle contraddizioni tra il Ministero dell'economia e quello dello sviluppo economico; l'inconcludenza del Governo blocca il progetto integrato Carbosulcis e la fornitura di energia elettrica a costi competitivi per l'industria energivora della Sardegna;PRESO ATTO che la Giunta regionale, nell'approvare la finanziaria 2009, ha dato solo una parziale risposta ai 5.000 lavoratori licenziati nell'ultimo anno sprovvisti di ammortizzatori sociali e che niente è stato fatto per la stabilizzazione dei lavoratori precari,
impegna la Giunta regionale a
1) chiedere al Governo e all'ENI di far assumere ai siti di Porto Torres ed Assemini valenza nazionale nel processo di ottimizzazione e razionalizzazione in atto, anche alla luce delle determinazioni che sta assumendo la Regione Veneto;
2) un confronto con il Governo nazionale finalizzato ad ottenere certezze sull'abbattimento dei costi delle tariffe elettriche, in linea con la media dei costi europei per l'industria energivora sarda;
3) negoziare col Governo, nella more della metanizzazione, attraverso la leva fiscale, l'equiparazione del costo della caloria prodotta in Sardegna con combustibili diversi dal metano a quella prodotta nel resto della penisola col metano;
4) reperire nel collegato alla finanziaria regionale le risorse sufficienti per dare risposta a tutti i 5.000 lavoratori privi di ammortizzatori sociali;
5) inserire nel collegato alla finanziaria le norme e le risorse per la stabilizzazione dei tanti lavoratori precari, a partire dalla stessa Amministrazione regionale, degli enti e altre amministrazioni pubbliche e predisporre politiche di incentivazione per le imprese che assumono a tempo indeterminato;
6) dare attuazione al Piano energetico regionale per incentivare le imprese ad investire nelle aree industriali per la riconversione degli impianti di produzione di tipo convenzionale in impianti da fonti rinnovabili;
7) recuperare tutte le risorse disponibili da destinare alla bonifica delle aree industriali e di quelle interessate da attività estrattiva.
Cagliari, 17 giugno 2009