CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Mozione n. 5

MOZIONE BRUNO - URAS - SALIS - AGUS - BARRACCIU - BEN AMARA - CARIA - COCCO Daniele Secondo - COCCO Pietro - CUCCA - CUCCU - DIANA Giampaolo - ESPA - LOTTO - MANCA - MARIANI - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI - SANNA Gian Valerio - SECHI - SOLINAS Antonio - SORU - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU sullo spostamento del G8 a L'Aquila.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- il Consiglio dei ministri n. 46 del 23 aprile 2009 ha approvato la proposta del Presidente Berlusconi di organizzare il prossimo G8 nella Regione Abruzzo, trasferendolo dalla sede, originariamente prevista, di La Maddalena;
- la seduta del sopra citato Consiglio dei ministri si è tenuta senza l'intervento del Presidente della Regione autonoma della Sardegna;

CONSIDERATO che:
- l'articolo 47, comma secondo, dello Statuto speciale per la Sardegna dispone che il Presidente della Regione "interviene alle sedute del Consiglio dei ministri, quando si trattano questioni che riguardano particolarmente la Regione";
- la norma statutaria costituisce applicazione del più generale principio costituzionale della leale collaborazione;
- l'organizzazione del G8 in Sardegna avrebbe rappresentato per il territorio sardo una fondamentale occasione di sviluppo per quanto riguarda servizi e strutture pubbliche nel nord Sardegna;
- gli appalti sono stati assegnati mediante le procedure semplificate previste dalla protezione civile per il G8;
- a seguito dell'inopinata scelta del Governo nazionale dovrà procedersi a una rinegoziazione degli appalti già in essere, salvo il diritto di recesso dell'appaltatore;
- il decreto legge 28 aprile 2009 approvato dal Governo prevede che alle imprese non siano più dovute le maggiorazioni, retroattivamente dal 1° marzo, per le lavorazioni eseguite su più turni di lavoro e il premio di produzione, sicché, non essendovi più benefici legati alla consegna dei lavori entro fine maggio, è concreto il rischio di contenziosi e/o di mancato completamento delle opere;
- tale decreto parla di risparmi per 220 milioni di euro, ma non distingue tra risparmi sui lavori e risparmi sulla sicurezza, per cui non è certa l'esatta entità dei fondi che rimarranno a disposizione per il completamento delle opere;
- sempre tale decreto stabilisce, inopinatamente, che eventuali e del tutto ipotetici risparmi derivanti dallo spostamento siano incamerati dal Ministero dell'economia, senza considerare che si tratta di fondi di sviluppo della Regione;
- secondo quanto appreso dagli organi di stampa, alcune imprese sarebbero intenzionate a lasciare l'Isola e a rinunciare alla gestione delle strutture, come nel caso della Mita resort Srl del gruppo Marcegaglia per l'ex Arsenale;
- gli albergatori a cui erano state bloccate le camere fino a metà luglio, le società che avevano siglato precontratti per la fornitura di servizi alle delegazioni del G8, gli imprenditori che avevano fatto investimenti in vista dell'importante evento, hanno denunciato il rischio di subire danni economici di decine di milioni di euro per lo spostamento del G8 a L'Aquila;
- risultano essere stati definitivamente cancellati, o rinviati senza poter utilizzare le procedure accelerate semplificate, gli investimenti collaterali al G8 tra cui la 4 corsie Sassari-Olbia per un valore di circa 800 milioni di euro;
- con lo spostamento dell'evento viene a mancare la possibilità di un ritorno d'immagine su scala internazionale dell'arcipelago maddalenino del valore di decine di milioni di euro che poteva contribuire, insieme al completamento delle opere principali e di quelle collaterali, al rilancio complessivo in chiave turistica dell'economia del nord Sardegna e in particolare dell'arcipelago di La Maddalena, da decenni soggetto a gravami e servitù militari;

RITENUTO che:
- siano stati lesi gli interessi della Regione autonoma della Sardegna e violato l'articolo 47 dello Statuto speciale;
- l'improvvisa scelta del Governo lasci nella più completa incertezza centinaia di persone già al lavoro e decine di imprese, che si chiedono cosa succederà del loro domani, chi pagherà le opere quasi ultimate, chi farà fronte alle centinaia di contenziosi che si apriranno;
- insieme agli investimenti pubblici precedentemente stanziati rischiano di andare in fumo decine di milioni di investimenti privati;
- viene a mancare il progetto di rilancio turistico, economico e sociale dell'arcipelago maddalenino di cui l'evento G8 doveva rappresentare l'evento più significativo,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

1) ad assumere, nei confronti del Governo nazionale, tutte le opportune iniziative per difendere gli interessi, le risorse finanziarie, le opere infrastrutturali e le prerogative statutarie della Regione autonoma della Sardegna, conformemente al suo mandato istituzionale;
2) a riferire al Consiglio regionale sulle mancate ricadute economiche e strutturali causate dallo spostamento del G8;
3) a illustrare i piani delle opere che saranno effettivamente completati, lo stato di avanzamento dei lavori e i tempi di realizzazione previsti;
4) a identificare con certezza le risorse finanziarie già erogate e quelle disponibili per il completamento delle opere;
5) a promuovere, con il coinvolgimento del Governo nazionale, un progetto di sviluppo complessivo del territorio maddalenino che tenga conto delle aspettative di quella comunità e di tutta la Sardegna e della funzione risarcitoria e di definitivo riscatto economico e sociale che gli investimenti, i progetti e le opere collegate all'evento del G8 dovevano rappresentare dopo decenni di vincoli allo sviluppo economico causati dalla presenza militare italiana e americana.

Cagliari, 8 maggio 2009