CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Mozione n. 1/2

MOZIONE CAPELLI - PITTALIS - LADU - MULA - MANINCHEDDA - BARRACCIU - CUCCA sulla vendita della sede della Banca d'Italia di Nuoro.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- lo smantellamento di settori importanti dell'amministrazione statale e regionale sta producendo il depauperamento e talvolta la scomparsa dei servizi essenziali nella città e nella Provincia di Nuoro: la chiusura di scuole, banche e poste, enti turistici e della formazione professionale, ISOLA, uffici dei giudici di pace, comunità montane e consorzi, soprintendenza archeologica, uffici periferici del Ministero dell'interno - per citarne solo alcune verificatesi negli ultimi anni - sono il segno tangibile del lento ma inarrestabile abbandono del territorio nuorese da parte di Stato e Regione;
- detta soppressione di uffici e servizi, inoltre, è stata condotta senza alcuna effettiva contropartita verso gli abitanti dell'interno, e ciò nonostante le legittime aspettative suscitate ed incrementate con impegni e promesse dai governi regionali e statali che si sono susseguiti nel tempo;
- la popolazione del nuorese attende, infatti, da anni la realizzazione di progetti importanti per la città e il suo territorio, come la Scuola forestale - per la quale si sono fatti finora accordi di programma e grandi proclami, ma senza alcuna certezza sugli stanziamenti e sulla scelta della sede - e l'Università, che rischia invece un lento declino;

CONSIDERATO che:
- diversi impegni assunti per la realizzazione di importanti servizi nella città di Nuoro sono finora rimasti sulla carta e che spesso i relativi stanziamenti sono stati destinati ad altre realtà territoriali, come di recente è accaduto per la sede di Abbanoa;
- la popolazione della Sardegna centrale da troppo tempo subisce il disfacimento del proprio sistema economico, ed ora assiste all'ulteriore smantellamento dei servizi da parte di Stato e Regione;

CONSTATATO che la decisione di chiudere, fin dal prossimo 2 ottobre 2009, la sede provinciale della Banca d'Italia infligge un nuovo dolorosissimo taglio ai servizi, ai posti di lavoro e un durissimo colpo alla economia, resa ormai asfittica, incerta e traballante anche a causa del continuo e progressivo smantellamento operato dal Governo nazionale;

APPRESO dagli organi di stampa che la sede della stessa Banca d'Italia sarebbe stata posta in vendita per una somma pari a 10.500.000 euro;

RITENUTO che:
- lo Stato Italiano, e per esso il Governo, debba riconoscere alla città e alla Provincia di Nuoro un risarcimento dovuto ai danni conseguenti alla chiusura di importanti servizi pubblici primari;
- a parziale riconoscimento di tali danni, l'immobile della sede provinciale nuorese della Banca d'Italia debba essere trasferito all'amministrazione provinciale o a quella comunale,

impegna il Presidente della Regione

ad assumere nei confronti del Governo nazionale tutte le opportune iniziative affinché i vertici della Banca d'Italia dispongano la cessione della sede provinciale nuorese all'amministrazione provinciale o comunale di Nuoro al prezzo simbolico di 1 euro.

Cagliari, 19 marzo 2009

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La presente mozione è stata approvata dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 14 maggio 2009.