CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1301/A

INTERROGAZIONE SABATINI - SANNA Gian Valerio, con richiesta di risposta scritta, sulle assunzioni e sui concorsi che vengono indetti in periodi elettorali e privi di qualunque corretta programmazione.

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I sottoscritti,

premesso che:
- il 10 dicembre 2013 il Sottosegretario di Stato alla salute ha emanato una direttiva alle Regioni per la proroga sino al 31 dicembre 2016 di tutti i contratti di lavoro precari in sanità, compresi quelli atipici e flessibili, e ha invitato a non ricorrere a forme di precariato non previste da leggi e contratti, compreso il rifiuto a forme di esternalizzazione delle funzioni assistenziali;
- le aziende sanitarie devono provvedere ai propri compiti con la propria organizzazione ed il proprio personale secondo il dettato costituzionale di cui all'articolo 97 della Costituzione e sulla considerazione che "atteso che ogni ente pubblico ha una sua organizzazione ed un suo personale, è con essi che deve ottemperare alle sue funzioni. Il ricorso al personale esterno va ammesso solo nei limiti ed alle condizioni in cui la legge lo preveda o quando la necessità fa legge laddove sia impossibile procedere altrimenti ad esigenze impreviste ed eccezionali, di natura transitori";

evidenziato che le aziende sanitarie locali e le aziende ospedaliere della Sardegna, come denunciato di recente dalle segreterie territoriali delle categorie della funzione pubblica Cgil-Cisl-Uil all'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, utilizzano in maniera indiscriminata cooperative di lavoro, agenzie interinali ed appalti di servizi a ditte esterne; questa prassi comporta oltre che ulteriore precarietà, un aumento dei costi, in quanto non si riduce parallelamente il personale interno già destinato a tali incombenze, né lo si riconverte ad altre mansioni;

rilevato che detti contratti di lavoro interinale implicano un aumento dei costi nel bilancio regionale rispetto a quelli che si sarebbero sostenuti se si fosse proceduto ad assunzione diretta sopratutto per gli oneri aggiuntivi rispetto all'intero costo del personale comprensivo degli oneri sociali che l'agenzia di lavoro interinale fattura all'azienda sanitaria;

tenuto conto inoltre che in quest'ultimo periodo, e in strana coincidenza con la fasi elettorali di rinnovo del Consiglio regionale, le selezioni pubbliche indette dalle diverse ASL della Sardegna per il personale sanitario si traducono in rapporti di lavoro anche per brevissimo tempo al fine di massimizzare l'effetto numerico delle persone interessate;

ricordato che le aziende sanitarie italiane nel rispetto della legge n. 190 del 2012 sono tenute, entro il 31 gennaio 2014, a rispettare i tre principali parametri sui quali viene valutata la trasparenza: nominare il responsabile locale anticorruzione, pubblicare online il piano triennale anticorruzione e fornire informazioni complete sui vertici dell'organo di indirizzo politico; l'ultimo report sullo stato di applicazione dei tre parametri previsti dalla legge, condotto nelle 237 aziende sanitarie italiane, ha attribuito in ambito di enti pubblici alla Sardegna un livello di trasparenza pari al 12 per cento (dicembre 2013),

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere se non ritengano necessario:
1) verificare se i conferimenti di incarichi e di consulenze esterne da parte delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere della Sardegna siano evenienza eccezionale dati dalla reale necessità di professionalità specifiche e non attività volte alla mera speculazione elettorale;
2) dotare il sistema sanitario regionale di adeguati strumenti di programmazione che abbiano come obbiettivo una gestione della sanità trasparente e non clientelare e dunque, come previsto dalla legge n. 190 del 2012, disporre che le ASL sarde si dotino di un piano anticorruzione o sulla trasparenza;
3) considerate le ripetute denunce della Corte dei conti in materia di deficit finanziario sanitario, vigilare sulla spesa sanitaria che è chiaramente e irresponsabilmente fuori controllo e gravata costantemente da disavanzo.

Cagliari, 11 febbraio 2014