CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1290/A
INTERROGAZIONE AGUS - CORDA - CUCCU - LOTTO - MELONI Valerio, con richiesta di risposta scritta, sulla gestione dei rifiuti speciali pericolosi nel sistema produttivo di Ceramica Mediterranea Spa di Guspini.
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I sottoscritti,
premesso che:
- con la deliberazione n. 19/46 del 14 maggio 2013, la Giunta regionale decideva, senza sottoporre a procedura di valutazione di impatto ambientale, di dare l'autorizzazione alle operazioni di recupero e messa in riserva di rifiuti speciali pericolosi alla Ceramica Mediterranea Spa di Guspini;
- il 5 per cento dei rifiuti pericolosi costituiti da catalizzatori esausti proveniente dal ciclo di cracking catalitico (CER 160807*), pari a 5.500 tonnellate all'anno, verranno inserite nella produzione degli impasti e degli smalti delle piastrelle ad uso edilizio;preso atto che:
- il suddetto 5 per cento va ad aggiungersi ad una ulteriore quota di sostanze non inerti, come i fanghi di risulta di impianti di depurazione provenienti da Abbanoa;
- i fanghi provenienti dal ciclo di depurazione sono spesso contaminati con sostanze tossiche e pertanto devono subire anch'essi una serie di trattamenti necessari a renderli idonei allo smaltimento ad esempio in discariche speciali o al riutilizzo previo trattamento disidratante o di essicazione.
- l'articolo 127 del decreto legislativo n. 152 del 2006, nell'attuale stesura, fornisce un'ulteriore indicazione per meglio stabilire il momento in cui la disciplina dei rifiuti deve applicarsi ai fanghi, che viene individuato nella fine del complessivo trattamento il quale č effettuato presso l'impianto e finalizzato a predisporre i fanghi medesimi per la destinazione finale, smaltimento o riutilizzo, in condizioni di sicurezza per l'ambiente mediante stabilizzazione, riduzione dei volumi ed altri processi;considerato che:
- l'inserimento dei suddetti elementi, gią in parte, come i fanghi e successivamente i rifiuti pericolosi, sono e faranno parte integrante del processo produttivo nella formazione di piastrelle ad uso domestico ed industriale;
- i fanghi sono stoccati in forma umida all'aperto e soggetti ad un processo di essicazione naturale;
- i due componenti che integreranno le materie prime saranno immessi nel sistema produttivo con una macinazione a secco e l'impianto dei mulini non č certamente stagno, e pertanto č soggetto a perdite di polveri fini nell'area;
- nei componenti chimico-fisici dei catalizzatori esausti classificati CER 160807*, si ritrovano sostanze pericolose come il nichel, il molibdeno, il cobalto, il rame, il ferro, il zinco ed altri elementi combinati,chiedono di interrogare l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per conoscere se:
1) i fanghi trasferiti dalla societą regionale Abbanoa Spa e gią inseriti nel ciclo produttivo di Ceramica Mediterranea Spa siano stati sottoposti alle procedure previste dalle norme e certificati all'uso ed all'attuale forma di stoccaggio, precedentemente menzionato;
2) i catalizzatori esausti CER 160807* siano stati gią utilizzati in altre ceramiche nazionali e con quali precauzioni, visti gli effetti diretti sulla salute;
3) la lavorazione a secco prevista nella nostra ceramica sia compatibile con le sostanze pericolose contenute nei catalizzatori esausti, in quanto sarą impossibile inibirne la dispersione delle polveri fini;
4) negli atti di valutazione esista una scheda della sicurezza relativa alle problematiche legate all'usura degli smalti, costituiti in parte dalle sostanze pericolose, non decomponibili e non solubili che potrebbero poi esser disperse nell'ambiente domestico.Cagliari, 21 gennaio 2014