CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1282/A

INTERROGAZIONE COCCO Daniele Secondo - ZUNCHEDDU, con richiesta di risposta scritta, sulla inadeguatezza dei fondi destinati dalla Regione a favore delle aziende sarde che hanno subito gli effetti della blue tongue.

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I sottoscritti,

premesso che:
- la Sardegna è una Regione a vocazione agro-pastorale;
- in Sardegna, invero, vengono allevati 3 milioni di capi ovini, ossia quasi il 50 per cento dei capi allevati in Italia pascolano nella terra sarda; infatti, in Italia vengono allevati complessivamente 7 milioni di capi ovini;
- nel corso degli ultimi anni il comparto agro-pastorale è stato vittima degli eventi più disparati e gli effetti della blue tongue hanno dato il colpo di grazia;
- gli ultimi dati dell'Osservatorio epidemiologico veterinario regionale, aggiornati al 17 dicembre 2013, parlano di numeri allarmanti;
- nella Provincia di Sassari i capi di bestiame vittime della blue tongue sono 23.094, di cui quasi 3.000 solo nel Goceano;
- come incidenza la zona più colpita è il distretto sanitario di Ozieri, con il 6,32 per cento dei capi morti;
- con questi numeri si rischia la perdita di un intero comparto ed il collasso della nostra terra basata, prevalentemente, su una economia agro-pastorale;
- infatti, le aziende sarde colpite dagli effetti della patologia sono 4.778, con circa 1 milione e mezzo di capi interessati dal focolaio;
- la Regione ha previsto di destinare la somma di poco più di 18 milioni di euro al fine di indennizzare le aziende sarde colpite dalla patologia;
- il tempo del rimpallo delle responsabilità ha lasciato spazio alla disperazione ed alle lungaggini burocratiche che poco si attagliano alla fattispecie concreta;

considerato che:
- la somma posta a disposizione della Regione al fine di risarcire gli allevatori sardi per i danni subiti come conseguenza della blue tongue appare essere allo stato insufficiente;
- infatti, a parte i ritardi e le lungaggini nella distribuzione delle somme poste a disposizione dalla Regione, rileva che le stesse appaiono essere a mala pena sufficienti a coprire il 50 per cento dei danni causati al patrimonio ovi-caprino dalla patologia;
- si stima, infatti, che al fine di poter ridare respiro al comparto e rendere effettivo l'intervento indennizzatorio della Regione, necessiterebbero altri 30 milioni di euro;
- di fatto la responsabilità di questa gravissima situazione risiede proprio nella cattiva gestione della problematica da parte del governo regionale e, pertanto, è giusto che sia lo stesso ad adoperarsi tempestivamente al fine di reperire le risorse mancanti; infatti, questa patologia esiste dal 2001 e ogni anno, piuttosto che programmare ed evitare il proliferare della stessa si pensa solo a rincorrere l'emergenza alle spalle dei malcapitati allevatori che si ritrovano solo a fare la conta dei danni;
- i sottoscritti consiglieri già più volte hanno, in Commissione bilancio, inoltrato la richiesta di stanziamento di ulteriori 30 milioni di euro al fine di dare un concreto ristoro alle aziende sarde, istanza che verrà reiterata nei prossimi giorni stante la gravità della situazione e lo stato di prostrazione in cui versa l'intero comparto,

chiedono di interrogare l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per conoscere:
1) se siano a conoscenza della insufficienza della somma stanziata al fine di risarcire le aziende sarde dei danni subiti;
2) quali siano gli intendimenti e le tempistiche al fine di reperire le ulteriori risorse mancanti;
3) quali siano gli interventi in programma per gli anni a venire al fine di scongiurare questa epidemia.

Cagliari, 8 gennaio 2014