CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1274/A

INTERROGAZIONE LOTTO, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione dell'ossigenoterapia iperbarica nella Provincia di Sassari.

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Il sottoscritto,

premesso che:
- l'ossigenoterapia iperbarica è praticata per una serie di patologie elencate a livello nazionale ed europeo dalle linee guida della Simsi - Siaarti - Ancip - del marzo 2007, e della ECHM 7th European Consensus Conference di Lille - dicembre 2004;
- nell'allegato D alla deliberazione della Giunta regionale n. 41/29 del 29 luglio 2008 sono riportate le patologie che, per la particolare importanza che rivestono, sia per le possibili conseguenze invalidanti, sia per il disagio e la sofferenza che comportano, sono ammesse al trattamento nei centri accreditati dotati di specifiche caratteristiche strutturali e di personale ed inseriti nella rete dell'emergenza/urgenza;
- alcune di tali indicazioni rivestono particolare urgenza e il trattamento di ossigenoterapia deve essere praticato con estrema urgenza;

considerato che:
- in Sardegna esistono tre centri iperbarici tra cui quello di Sassari che è autorizzato e pratica la terapia da diversi anni in convenzione;
- dal 2010 a questo centro è stato ridotto il numero di terapie da 4.000 a 2.500, pur in presenza di un aumentato numero di richieste;
- al centro di Cagliari sono autorizzate ben 5.000 pratiche con evidente disparità di trattamento per il territorio del nord Sardegna;

tenuto conto che le limitazioni di cui sopra comportano una serie di inconvenienti:
- si allunga la lista d'attesa e i tempi di intervento;
- circa il 30 per cento dei pazienti rinunciano alla terapia;
- di frequente non si completano i protocolli terapeutici in quanto afferiscono sempre nuovi pazienti con problemi urgenti, e vengono così impediti i successivi cicli terapeutici per i pazienti già in terapia;
- il ritardo legato alla lista d'attesa porta ad un aggravamento delle lesioni, come ad esempio ulcere cutanee croniche, un aumento dell'altezza delle amputazioni nel piede diabetico grave, peggioramento delle necrosi ossee asettiche, osteomieliti e complicanze da radioterapia, o alla cronicizzazione della patologia come nel caso dell'ipoacusia improvvisa;
- la conseguenza ultima di questo stato di cose è che oltre al disagio sociale generato, si creano degli invalidi civili con un aggravio dei costi per la gestione di queste patologie e un aumento dell'ospedalizzazione;

preso atto che:
- in Sardegna, pur avendo la Regione recepito con apposita legge le indicazioni della società italiana di medicina subacquea ed iperbarica e pur essendo, la terapia iperbarica, compresa tra i livelli essenziali di assistenza (LEA), i cittadini non possono usufruire pienamente di questo servizio;
- attualmente al centro iperbarico di Sassari vi è una lista d'attesa di oltre 50 pazienti con patologie più o meno gravi corrispondenti a circa 2.000 terapie che potranno essere eseguite, stando così le cose, solo nell'anno successivo con comprensibili disagi per i pazienti interessati e con impossibilità, per i più, a portare a termine i protocolli terapeutici,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere quali atti intendano porre in essere affinché:
1) vengano riequilibrate, nell'intero territorio regionale, le opportunità di utilizzo delle strutture deputate alla pratica dell'ossigeno terapia iperbarica;
2) presso il Centro iperbarico di Sassari vengano ripristinate le condizioni per una piena operatività in sintonia con le reali esigenze del territorio del nord Sardegna;
3) presso il Centro iperbarico di Sassari vengano create le condizioni affinché l'ossigenoterapia possa essere effettuata nel pieno rispetto dei protocolli terapeutici.

Cagliari, 23 dicembre 2013