CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1266/A

INTERROGAZIONE COCCO Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sulle preoccupanti notizie rispetto alla chiusura del nosocomio ozierese.

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Il sottoscritto,

premesso che:
- da giorni l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, attraverso interviste e dichiarazioni sulla carta stampata, ha tranquillizzato gli animi vanificando lo spauracchio trasmesso dal Governo nazionale rispetto alla chiusura dei piccoli ospedali;
- infatti, più volte il nosocomio ozierese, unitamente ad altri piccoli ospedali sardi, è stato oggetto di provvedimenti soppressori costituenti anticamera della chiusura;
- pertanto, l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale da giorni dichiara pubblicamente che nessun ospedale sardo verrà chiuso e, rispetto a tali confortanti asserzioni, si impone la necessità di avere certezze proprio sul nosocomio ozierese;
- invero, le condizioni attuali di abbandono istituzionale, di fatto, fanno mal pensare rispetto al suo destino;
- nonostante le promesse e rassicurazioni, provenienti dall'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e dal Direttore generale della ASL n. 1 rispetto alla volontà di non chiudere la struttura ed investire sulla stessa, ad oggi il distretto di Ozieri è abbandonato a sè stesso;
- infatti, la carenza di personale, la chiusura di alcuni reparti, la fatiscenza di alcuni locali, rendono difficilissima l'operatività dell'Ospedale Segni, con inevitabili disservizi a danno dei numerosi pazienti provenienti da tutto il territorio limitrofo;

considerato che:
- nel luglio del 2013 è stata presentata l'interrogazione n. 1162/A volta a denunciare le gravissime carenze della struttura ospedaliera, in particolare:
- dal 2003 sono stati appaltati i lavori per il reparto di neurologia, ma ad oggi tutto risiede in un nulla di fatto; invero, nonostante sia stato eseguito il 90 per cento dei lavori programmati, il reparto, ad oggi, dopo lunghi dieci anni, risulta essere inoperativo per cause non conosciute;
- il blocco operatorio, ad oggi, non è stato ancora inaugurato;
- i reparti di chirurgia e ortopedia sono accorpati da più di tre anni e ad oggi tutto tace in merito alla loro legittima separazione;
- l'importantissimo punto nascita è stato chiuso e sono stati ridimensionati i reparti di ostetricia e pediatria;
- gli utenti del centro di salute mentale vengono assistiti da anni in locali assolutamente inadeguati, nonostante i lavori dello stabile destinato ad ospitare tale divisione siano terminati da oltre due anni;
- vi è carenza di infermieri e di operatori socio-sanitari (OSS);
- nonostante la denuncia di tale situazione sia stata inoltrata dal sottoscritto in più di una occasione, in concreto, ad oggi, nulla è stato fatto;
- nessuna risposta è pervenuta rispetto alla interrogazione n. 1162/A avente il medesimo contenuto;
- le promesse fatte in sede di visita dai rappresentanti di turno del Governo regionale, suggellate da strette di mano e sorrisi alla telecamera, non hanno sortito effetto alcuno;
- tutto stagna da anni nella medesima situazione, segnando di fatto un destino ineludibile per il nosocomio ozierese;
- infatti, il mancato investimento sulla struttura, la chiusura di alcuni reparti, di fatto, determinano disservizi e malcontento negli utenti i quali, necessariamente saranno costretti a rivolgere le loro istanze ad altre strutture, con conseguente riduzione dell'afflusso e, pertanto, determinando l'anticamera della chiusura;

rilevato che:
- il nosocomio ozierese è abbandonato a sè stesso;
- la ASL n. 1 è sorda alle richieste provenienti dagli operatori della struttura, anche alle richieste basilari, necessarie per poter operare in sicurezza;
- le giustificazioni timidamente addotte dalla ASL n. 1, rispetto alla chiusura di alcuni reparti, risiedono nella nota questione "della mancanza dei numeri";
- tale criterio, prettamente numerico, non può costituire la panacea per tutti i mali; infatti, il territorio della nostra Regione è conformato in maniera tale per cui l'interesse primario del servizio sanitario dovrebbe essere quello di rendere più agevole l'accesso alle strutture da parte del maggior numero dì abitanti delle zone limitrofe;
- pertanto, seppure i numeri, per esempio, delle nascite all'interno dell'ospedale di Ozieri non sono in linea con quelli nazionali, di fatto le scelte che dovrebbero animare e garantire l'operatività della struttura dovrebbero essere, anche, di altra natura;
- non può sfuggire, invero, che altre strutture sarde non vantano i rigidi numeri richiesti dal protocollo nazionale, eppure continuano ad operare in assoluta serenità;

preso atto che:
- oramai è pacifico che la ASL n. 1 sia completamente disinteressata rispetto alle problematiche del nosocomio ozierese e degli abitanti di quel territorio;
- il protrarsi di questa situazione di abbandono porta, inevitabilmente, la struttura a morte sicura;
- le rassicurazioni dell'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale mal si attagliano alla situazione reale;
- infatti, le promesse e le rassicurazioni rispetto alla mancata annunciata chiusura dell'ospedale ozierese hanno poco valore se non accompagnate da fatti concreti tangibili e atti a porre rimedio a quanto più volte denunciato e lamentato,

chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) data la loro conoscenza rispetto alla situazione dell'Ospedale di Ozieri, se sia loro intenzione intervenire, con fatti concreti, per porvi rimedio;
2) in caso di risposta affermativa, quali azioni intendano porre in essere al fine di garantire che la struttura ospedaliera operi a pieno regime ed in sicurezza, nel rispetto degli utenti del presidio e degli operatori.

Cagliari, 12 dicembre 2013