CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1262/A

INTERROGAZIONE CUCCUREDDU, con richiesta di risposta scritta, sull'emergenza ambientale venutasi a creare nei territori di Arzachena ed Olbia a seguito del nubifragio del 18 novembre 2013.

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Il sottoscritto,

premesso che, in seguito all'evento alluvionale che ha interessato la Gallura lo scorso 18 novembre, si è verificata una situazione di emergenza ambientale all'interno di un impianto per la produzione di bitume ubicato nel territorio comunale di Olbia e precisamente sulla strada statale n. 125 (Olbia-Arzachena), che ha riguardato:
- lo sversamento, a seguito del ribaltamento di un serbatoio, di una quantità imprecisata di olio combustibile denso sul suolo del perimetro aziendale e sul Rio San Giovanni, corso d'acqua che attraversa l'impianto produttivo e che sfocia sulla spiaggia di Cannigione;
- lo sversamento di una quantità imprecisata di gasolio per autotrazione su un terreno agricolo nel territorio comunale di Arzachena, in seguito al trascinamento di un altro serbatoio, dallo stesso impianto, fino ad una distanza di circa 4 km a valle;

constatato che:
- le amministrazioni comunali di Olbia ed Arzachena, hanno comunicato la situazione di emergenza agli enti preposti ed attivato, mediante incarico con notifica, ai sensi degli articoli 242 e 304, comma 2, del decreto legislativo n. 152 del 2006, ad una ditta specializzata, un servizio di pronto intervento di emergenza ambientale, richiedendo di porre in essere le attività di messa in sicurezza di emergenza, indagini preliminari ed eventuale successiva caratterizzazione del sito;
- gli interventi attuati sono finalizzati all'esecuzione delle attività di pronto intervento ambientale e messa in sicurezza di emergenza al fine di evitare l'ulteriore propagazione, nelle varie matrici ambientali coinvolte, della potenziale contaminazione da idrocarburi, ed all'indagine preliminare su tutte le aree potenzialmente interessate da contaminazione sulle matrici suolo ed acqua;
- i risultati dell'indagine preliminare, effettuata sulle matrici suolo ed acqua, hanno evidenziato che il livello delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) stabilite dalla normativa ambientale è superato dai parametri ricercati nelle analisi di indagine, per cui il sito risulta potenzialmente contaminato ai sensi dell'articolo 240 del decreto legislativo n. 152 del 2006;
- tali risultanze sono state trasmesse alla Provincia di Olbia-Tempio affinché metta in essere quanto previsto dall'articolo 245 del decreto legislativo n. 152 del 2006;

avuta notizia che:
- le amministrazioni comunali di Olbia ed Arzachena hanno richiesto formalmente alle istituzioni coinvolte (Provincia di Olbia-Tempio, Regione, commissario straordinario per l'emergenza alluvione, Ministero dell'ambiente) riposte in ordine alla competenza delle operazioni e sulla copertura finanziaria degli interventi già posti in essere e su quelli da realizzarsi senza ricevere riscontro alcuno;
- l'onere finanziario per il proseguo delle attività previste dalla normativa in materia ambientale è insostenibile per le amministrazioni comunali coinvolte;
- in seguito all'assenza di risposte da parte degli enti coinvolti, le amministrazioni comunali di Olbia e Arzachena hanno comunicato alla ditta incaricata di interrompere le attività di messa in sicurezza di emergenza e di procedere con il solo presidio dei luoghi;

ritenuto che:
- vi è la concreta possibilità che le sorgenti di inquinanti non ancora rimosse possano favorire la propagazione della contaminazione, compromettendo ulteriormente le matrici ambientali coinvolte fino ad interessare la foce del fiume con conseguenze pesantissime su ecosistemi ed aree ad elevato pregio ambientale quali l'area, sito di interesse comunitario (SIC), dello stagno di Cannigione ed il prospiciente Parco nazionale dell'arcipelago della Maddalena;
- soltanto interventi tempestivi e specialistici possono evitare effetti disastrosi per l'ecosistema, la salute pubblica e, indirettamente, per il turismo, fulcro dell'economia del territorio,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente al fine di conoscere:
1) se la situazione descritta sia stata inserita fra le priorità del programma degli interventi urgenti da realizzare con i poteri commissariali;
2) se esista un coordinamento fra comuni interessati, provincia, Regione e commissario per affrontare questa specifica emergenza ambientale;
3) quale soggetto ed in quali tempi dovrà intervenire per attribuire l'incarico dell'effettuazione degli interventi urgenti, da giorni sospesi, finalizzati ad limitare la contaminazione dei siti e possibili gravi conseguenze ambientali e sanitarie.

Cagliari, 10 dicembre 2013