CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1259/A

INTERROGAZIONE COCCO Daniele Secondo - ZUNCHEDDU - SECHI - CUGUSI sulla situazione dei finanziamenti per le bonifiche delle zone minerarie dell'Arburese/Guspinese.

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I sottoscritti,

premesso che:
- il 21 gennaio 2013 è stato firmato un accordo di programma tra la Regione e i Comuni di Arbus, Buggerru, Fluminimaggiore e Guspini, per il Piano strategico sovracomunale "Arbus-Buggerru-Fluminimaggiore-Guspini";
- tale piano prevede la messa a punto di strategie e modalità operative per pervenire al recupero ed alla valorizzazione dei siti minerari presenti nel territorio nonché alla realizzazione di infrastrutture necessarie per lo sviluppo turistico ed ambientale;
- fanno parte del piano, oltre alla Regione e ai comuni, anche l'Igea Spa e il Parco geominerario della Sardegna, con funzioni di "effettuare gli interventi di bonifica compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili" e "coordinare le attività di gestione del patrimonio culturale e naturale";
- per poter arrivare alla fase realizzativa delle infrastrutture e dei progetti proposti da affidare ad investitori privati, con il project financing, saranno necessari ingenti e profondi interventi di bonifica del territorio nei siti minerari con le annesse dighe, fiumi, corsi d'acqua;
- il Presidente della Regione, aveva assicurato, in data 1° agosto 2013, attraverso il sito ufficiale della Regione, che a "settembre sarà firmato un protocollo d'intesa con il governo per un finanziamento da 95 milioni di euro vincolati alla bonifica in particolare delle aree di Montevecchio Ponente, Montevecchio Levante e San Giorgio";
- il Presidente della Regione ha di seguito annunciato l'avvio certo dei lavori di bonifica per l'autunno, grazie ai finanziamenti che sarebbero arrivati dallo Stato, notizia riportata anche dai più importanti quotidiani regionali;
- tali finanziamenti sono previsti dalla delibera n. 87/2012 CIPE che prende atto delle schede informative redatte dalle Regioni Basilicata, Puglia, Campania, Calabria, Sardegna e Sicilia che propongono l'utilizzo di una quota dei fondi FSC in favore di interventi di manutenzione straordinaria del territorio collegati alle priorità ambientali;
- le risorse vengono prese dai residuali del FAS 2000-2006, circa 68,2 milioni di euro, e dal FSC 2007-2013, per un importo di 992,5 milioni di euro; in totale, per queste regioni, viene stanziato circa 1 miliardo di euro: alla Sardegna andranno 110 milioni di euro;
- tali coperture finanziarie sono assicurate, ma gli interventi saranno attuati solo mediante accordi di programma quadro (APQ), in cui saranno individuati i soggetti attuatori, cronoprogrammi e appaltabilità; le risorse assegnate con la delibera, se non saranno impegnate entro il 31 dicembre 2013, saranno revocate attraverso obbligazioni giuridicamente vincolanti;
- le risorse assegnate sono trasferite alle regioni mediante le modalità previste dal punto 7.1 della delibera n. 166/2007, ed utilizzate dalle medesime nel rispetto dei vincoli del patto di stabilità interno;

considerato che:
- la Regione, con delibere e dichiarazioni ufficiali aveva previsto l'arrivo dei finanziamenti per settembre e l'inizio dei lavori in autunno, ma ad oggi di tutto ciò non c'è alcuna traccia;
- se entro il 31 dicembre non sarà concluso l'accordo di programma con lo Stato e impegnate le risorse, esse saranno revocate, causando un danno gravissimo all'economia e alle condizioni ambientali di un territorio in forte crisi come l'Arburese-Guspinese, che perderebbe un'occasione storica;
- l'Igea Spa e il Parco geominerario, in quanto soggetti esecutori delle bonifiche riceveranno le ingenti somme di denaro pubblico in arrivo dal Ministero per effettuare tali interventi;
- l'Igea Spa (Interventi geo-ambientali) detiene dal 1998 quasi tutte le aree ex minerarie presenti nel territorio, con lo scopo di bonificare mettere in sicurezza e restituire a prezzo simbolico le aree ai comuni di proprietà (come previsto dall'articolo 8 della legge regionale n. 33 del 1998);
- dal 1998 ad oggi quasi nessuna di queste aree è stata bonificata e resa ai comuni per fini "economico-sociali" a prezzo simbolico, come previsto dall'articolo 8 della legge regionale n. 33 del 1998, nonostante le casse regionali abbiano stanziato in 15 anni numerosi fondi per le bonifiche;
- in questi mesi sono stati sollevati numerosi dubbi sulla legalità degli atti interni ed esterni dell'Igea Spa;
- i progetti successivi alle bonifiche del territorio prevedono interventi pesanti dal punto di vista delle infrastrutture, della viabilità, della costruzione di strutture alberghiere e campi da golf, della costruzione di reti stradali in zone naturalistiche attraversate da corsi d'acqua e fiumi (Rio Irvi e Rio Piscinas), in territori riconosciuti come patrimonio dell'Unesco (Piscinas);
- la maggior parte dei progetti, evidenziano come criticità realizzative i vincoli paesaggistici di tutela dell'ambiente in quanto le zone coinvolte risultano essere quasi totalmente SIC, SIN e coperte dal PPR,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione per sapere:
1) se abbia dato atto alle dichiarazioni pubbliche rilasciate sul territorio concludendo l'accordo di programma con lo Stato entro settembre;
2) se abbia l'intenzione di farlo entro il 31 dicembre 2013, evitando così di perdere 95 milioni di euro preziosissimi per i territori coinvolti;
3) se, viste le inchieste che hanno coinvolto l'Igea Spa, con l'eventuale arrivo dei 95 milioni di euro esista ancora l'intenzione di affidarne ampia parte all'Igea per le bonifiche delle aree minerarie coinvolte;
4) se intenda confermare l'intenzione prevista nei progetti di costruire una litoranea sulla costa sud occidentale che attraversa le dune di Piscinas e soprattutto i due corsi d'acqua Rio Irvi e Rio Piscinas, anche alla luce delle recenti tragedie causate dall'alluvione nelle strutture e infrastrutture costruite in zone limitrofe a fiumi dighe e torrenti;
5) qualora non si riuscirà a concludere questo accordo entro fine 2013, perdendo così in totale 110 milioni di euro per la Sardegna, come intenda giustificare politicamente una mancanza di tale gravità.

Cagliari, 4 dicembre 2013