CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1236/A

INTERROGAZIONE DEDONI, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione del terzo polo per il trattamento dei rifiuti e la valorizzazione della raccolta differenziata del Consorzio provinciale industriale di Oristano (CPIOR).

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Il sottoscritto,

premesso che il Consorzio provinciale industriale di Oristano (CPIOR) con deliberazione della Giunta regionale 18 luglio 1986, n. 36/107, è stato individuato, anche dal Piano regionale di gestione dei rifiuti, quale soggetto attuatore dell'impianto di trattamento dei rifiuti solidi urbani e valorizzazione delle raccolte differenziate al servizio dell'ambito territoriale ottimale della Provincia di Oristano;

considerato che il CPIOR si occupa del controllo della gestione dell'impianto per la selezione e il trattamento dei rifiuti solidi urbani di Arborea, realizzato dall'ente, costato 22 milioni di euro ed operativo dal 2012;

valutato che l'impianto, situato nelle campagne di Arborea su un'area di quindici ettari, è composto da tre lotti, di cui solo due, allo stato, funzionanti per il trattamento del rifiuto indifferenziato secco non riciclabile e per l'umido organico da trasformare in compost di qualità per l'agricoltura;
verificato che la valorizzazione dei materiali riciclabili carta e cartone, vetro, metallo, plastica,

ingombranti, non è ancora operativa e dovrebbe essere effettuata nel terzo lotto, per il quale risulta essere ancora in corso di attuazione l'iter della gara d'appalto per la parte finanziata;

considerato che si rende comunque necessario definire l'operatività del terzo lotto dell'impianto, regolamentandone i rapporti relativi alla stessa gestione compresa la certa assicurazione della valorizzazione dei materiali riciclabili;

valutato che in base al decreto legislativo n. 22 del 1997 ed alle successive integrazioni ed innovazioni legislative in materia ambientale ed agli indirizzi dei regolamenti comunitari in materia, è oramai acquisito ed acclarato il principio del "riciclo a km 0" dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata dei rifiuti;

verificato, conseguentemente al punto precedente, che la valorizzazione del materiale proveniente dalle raccolte differenziate operate a livello comunale deve rispondere al principio di compatibilità ambientale finalizzato anche al pieno recupero delle parti valorizzabili da immettere nei processi di riciclo rispettando l'individuazione della filiera corta e cioè del ciclo raccolta-trasporto-riciclo e trasformazione in ambiti territoriali su scala provinciale o regionale;

considerato che nel territorio oristanese, a Santa Giusta, opera da circa sessant'anni l'originaria Cartiera Santa Giusta Srl per la produzione di carta per ondulatori dalla carta da macero raccolta in gran parte del territorio provinciale e del Medio Campidano e del nord Sardegna;

valutato inoltre che la medesima iniziativa aziendale, dopo aver avviato anche un sacchettificio, ha proceduto alla costituzione della cartiera Papiro sarda Srl finalizzata ad una nuova produzione di carta per ondulatori di tipo più pregiato e carta accoppiata al polietilene per macellerie e pescherie;

considerato che con la costituzione, nel 2006, della Recupero carta Srl, prende corpo una lungimirante strategia di razionalizzazione delle attività del gruppo Papiro sarda che si arricchisce di un nuovo capannone ad Assemini e, con la creazione della Papiro sarda converting Srl, promuove l'accorpamento dei processi di trasformazione del prodotto finito per meglio soddisfare, per il 30 per cento della propria produzione, il mercato interno, per il 60 per cento il mercato nazionale ed estero delle multinazionali del comparto e per il rimanente 10 per cento i fabbisogni dello stesso gruppo Papiro; la produzione complessiva di carta raccolta è di circa 50 mila tonnellate/annue e circa 20 mila tonnellate/annue di carta trasformata;

constatato che alla fine del 2012 le aziende del gruppo Papiro, unitamente ad altre realtà del comparto ed in particolar modo alla Ondulor di Oristano, hanno costituito il Consorzio regionale carta e cartone Sardegna (CrccS), consorzio di filiera che attualmente è stato riconosciuto come partner da parecchie amministrazioni comunali (ad oggi circa 30) e dall'ANCI Sardegna con il quale si è stipulato specifico protocollo d'intesa, oltre ad aver già avviato incontri e contatti con il competente Assessore regionale della difesa dell'ambiente e con assessori e presidenti di provincia;

considerato che la mission del CrccS tende a riportare nel nostro territorio regionale la cultura e i benefici della raccolta differenziata, aumentandone la produttività, valorizzandone l'imprenditoria locale e nel contempo, promuove progettualità a forte rilevanza sociale finalizzate a orientare opportunità occupative e di reinserimento sociale per giovani a disagio;

valutati i potenziali spazi di crescita della raccolta di materiali cartacei ad opera soprattutto delle famiglie, delle realtà burocratiche, pubbliche e private, e degli uffici e strutture di servizi e consulenza, nel pieno rispetto del principio normativo dei riciclaggio a "km 0";

verificato che la Papiro sarda, in sintonia con le finalità del CrccS, ha formalizzato per tempo una specifica manifestazione di interesse al tonnellate/annue CPIOR per la gestione del terzo lotto dell'impianto finalizzato alla selezione, trattamento e valorizzazione dei materiali riciclabili, in considerazione della lunga esperienza della lavorazione e riciclo della carta e cartone, della professionalità della propria struttura operativa e del management aziendale, capaci di garantire ed assicurare una ottimale gestione dell'impianto in questione;

preso atto che la stessa Papiro sarda, pur avendo in corso la delocalizzazione di parti dei propri impianti per motivi urbanistici, dal centro abitato del Comune di Santa Giusta al Comune di Marrubiu, si mostra disponibile a sospendere l'iniziativa ed indirizzare i propri sforzi, anche di carattere economico, in favore di una gestione unitaria da far gravitare sull'attuale bacino di raccolta della materia prima in questione, in sintonia con l'interesse primario delle strategie di sviluppo del territorio e nel rispetto delle funzioni di indirizzo e controllo del medesimo CPIOR,

chiede di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dell'industria e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere se:
1) siano a conoscenza di quanto su esposto, in rapporto soprattutto alla tempistica della messa a regime delle attività del terzo lotto dell'impianto in questione e delle fattive proposte di collaborazione mosse dal Gruppo Papiro sarda in una più ampia prospettiva di intervento territoriale manifestata dal Consorzio regionale della filiera carta e cartone;
2) intendano intervenire con la dovuta urgenza ed efficacia affinché le proposte di un interlocutore imprenditoriale e lo sforzo innovativo delle aziende del comparto della carta, costituitesi in forma consortile (allo stato unica esperienza a livello nazionale), non risultino trasparenti riguardo le decisioni e le scelte della programmazione e pianificazione territoriale degli interventi in ambito ambientale;
3) valutino positivamente la valorizzazione, soprattutto nella presente fase di acuta crisi economica e, sovente, di valori imprenditoriali e progettuali, delle spinte di singoli imprenditori a superare, associandosi, le difficoltà di mercato e la progressiva caduta di competitività del nostro sistema industriale;
4) ritengano chiedere al CPIOR quali determinazioni nel breve periodo intenda effettuare e quali motivazioni positive o negative abbia rilevato nelle proposte presentate dal Gruppo Papiro sarda.

Cagliari, 29 ottobre 2013