CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1231/A
INTERROGAZIONE LOTTO - SOLINAS Antonio, con richiesta di risposta scritta, sulla gestione della grave calamità sanitaria della febbre catarrale degli ovini (blue tongue) ricomparsa negli allevamenti sardi.
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I sottoscritti,
premesso che:
- il virus della blue tongue, ricomparso negli allevamenti sardi nello scorso 2012 dopo anni di tregua, sta creando serie difficoltà presso la gran parte delle aziende agro-pastorali della Sardegna;
- le vaccinazioni effettuate nei primi anni 2000, utilizzando virus attivi, hanno creato serissimi danni presso gli allevamenti interessati, tanto da indurre la gran parte degli allevatori ad opporsi alle misure di intervento programmate negli anni successivi dal Servizio veterinario regionale;
- dai dati diffusi dal Servizio veterinario regionale emerge che una quota significativa degli allevamenti sardi è attualmente interessata dal morbo, la cui trasmissione avviene a mezzo di insetto della famiglia dei culicoides;
- nessuna azione significativa di controllo della diffusione dell'agente vettore è stata finora avviata dalle strutture tecniche presenti in Sardegna e deputate a tali funzioni;
considerato che il Consiglio regionale, con la legge regionale 12 ottobre 2013, n. 25, ha stanziato euro 18.500.000, di cui euro 10.000.000 per fronteggiare i danni causati alle imprese pastorali nel corso del 2013 dalla diffusione del morbo ed euro 8.500.000 per rafforzare l'azione di prevenzione, controllo ed eradicazione dello stesso;
tenuto conto che:
- a differenza che per altre patologie animali, per la blue tongue sono disponibili i vaccini, oggi anche in forma "spenta", per cui è assolutamente possibile evitare il diffondersi della malattia;
- un'azione di controllo potrà avere successo solo se l'Assessorato regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, con la collaborazione dell'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per quanto gli compete, e con il completo coinvolgimento del Servizio veterinario regionale dell'Istituto zooprofilattico di Sassari, dei tecnici delle agenzie agricole regionali e, in particolare, dei tecnici agronomi e veterinari dell'ARAS, riuscirà a predisporre e attuare un piano completo di intervento che preveda, innanzitutto, la consapevole e fattiva collaborazione degli operatori agricoli del settore;
preso atto che:
- si ha notizia che presso i pastori è presente un diffuso clima di sfiducia sulla bontà delle azioni promosse dalla Regione per il controllo della malattia e sulla opportunità delle vaccinazioni;
- l'utilizzo del vaccino è assolutamente indispensabile per prevenire il diffondersi della malattia e ciò presuppone la fiducia degli allevatori in questo importante presidio medico;
appreso che presso alcune ASL della Sardegna, vedasi la denuncia del movimento pastori sardi in data 16 ottobre 2013, viene imposto agli allevatori, pena la non erogazione degli indennizzi, l'obbligo della vaccinazione ancorché in presenza del morbo nell'allevamento, seppure non denunciato come focolaio;
verificato che:
- viene assolutamente sconsigliata dalle tecniche sanitarie la somministrazione del vaccino in allevamenti in cui sia presente il virus;
- qualsiasi azione che possa mettere in discussione l'efficacia del vaccino agli occhi degli allevatori crea nuove difficoltà nel percorso di controllo della diffusione della malattia;
ritenuto che i danni causati dal virus alle aziende sarde sono ingenti e gli stanziamenti finanziari posti in essere dalla Regione per farvi fronte sono alquanto significativi, per cui ogni azione che tende a vanificare gli sforzi fatti ed inficiarne i risultati va combattuta con rigore e fermezza,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione per sapere:
1) quali misure intenda adottare nell'immediato affinché le scelte in materia di controllo delle patologie animali vedano maggiormente coinvolto l'Assessorato regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale;
2) se intenda intervenire per verificare la veridicità della denuncia del movimento pastori sardi circa l'utilizzo improprio dei vaccini presso alcune ASL dell'Isola;
3) quali provvedimenti, politici e amministrativi, intenda adottare, qualora tali notizie dovessero trovare riscontro nella realtà.Cagliari, 23 ottobre 2013