CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1181/A

INTERROGAZIONE LAI, con richiesta di risposta scritta, sull'insufficienza di uomini e mezzi specializzati nella lotta agli incendi, con particolare riferimento alla possibilità di avvalersi di personale residente in Sardegna che, nel ruolo di vigili del fuoco, presta servizio in altre regioni.

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Il sottoscritto,

premesso che:
- quest'anno, come in passato, molti roghi hanno colpito la Sardegna, interessando aree di notevole valore naturalistico, com'è accaduto il 25 giugno a Capo Figari, nel Comune di Golfo Aranci, dove un vasto incendio ha distrutto parte di un'area protetta di 600 ettari di macchia mediterranea, determinando il contestuale allontanamento di decine di bagnanti e di numerose famiglie;
- da molte parti, comuni, Regione e opinione pubblica, si è chiesto il potenziamento di uomini e mezzi specializzati nella lotta agli incendi perché l'attuale dotazione di organico dei vigili del fuoco della Sardegna è insufficiente, soprattutto durante la stagione estiva;

considerato che il Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi dovrebbe superare i limiti della legge quadro sugli incendi boschivi 21 novembre 2000, n. 353, affinché sia reso centrale il ruolo dei vigili del fuoco in sede di coordinamento in un contesto complesso, delicato e pericoloso sia per gli addetti specializzati nello spegnimento dei roghi sia per i civili;

preso atto che è urgente e strategico il potenziamento dell'organo dei vigili del fuoco a costo zero, avvalendosi delle risorse dedicate attualmente ad impiegare il personale precario destinato a coprire le carenze di organico;

appurato che sulla grave carenza di organico dei vigili del fuoco della Sardegna è stata già presentata in data 12 luglio l'interrogazione n. 1172/A, che ha come primo firmatario Antonio Solinas;

rilevato che:
- anche ai circa 300 vigili del fuoco sardi, in servizio permanente in altre regioni, dovrebbe essere riconosciuto il diritto di operare presso i comandi della Sardegna;
- esiste la possibilità di impiegare, nell'immediato, personale residente in Sardegna che presta servizio in altre regioni, con un trasferimento temporaneo straordinario;
- tale trasferimento permetterebbe ai vigili del fuoco sardi che operano fuori dalla Sardegna di poter essere più vicini alle famiglie d'origine;

constatato che:
- la riduzione dei mezzi aerei dedicati alto spegnimento dei roghi estivi impone una maggiore presenza di operatori, particolarmente specializzati, a terra;
- chi ha la residenza in Sardegna e conosce meglio i luoghi ha migliori e più efficaci possibilità di successo nella lotta agli incendi;
- tali richieste sono state formulate dal CONAPO (Sindacato autonomo vigili del fuoco) a tutte le autorità preposte: Ministro dell'interno, Sottosegretario all'interno, Capo dipartimento dei vigili del fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere:
1) quali misure intendano adottare affinché il Ministero dell'interno e il Dipartimento dei vigili del fuoco rendano possibile il trasferimento in Sardegna dei vigili del fuoco sardi che prestano servizio fuori dalla nostra Regione;
2) quale ruolo la Regione intenda svolgere per indurre il Ministero degli interni a potenziare l'organico dei vigili del fuoco a costo zero, avvalendosi delle risorse destinate al personale precario che copre le carenze di organico;
3) se la Regione possa inoltrare al Governo, al Ministero degli interni e al Dipartimento dei vigili del fuoco una nota urgente per sollecitare forme di mobilità temporanee che permettano di fronteggiare con efficacia l'emergenza degli incendi boschivi.

Cagliari, 24 luglio 2013