CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1172/A
INTERROGAZIONE SOLINAS Antonio, con richiesta di risposta scritta, sulla grave carenza d'organico relativa ai comandi dei vigili del fuoco in Sardegna.
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Il sottoscritto,
premesso che i vigili del fuoco sardi in servizio permanente, operanti fuori dal territorio sardo, da anni conducono una protesta per veder loro riconosciuto il diritto di svolgere la loro attività nella regione di appartenenza dopo aver prestato servizio presso comandi extraregionali; tale diritto, peraltro, è riservato ai colleghi delle altre regioni d'Italia;
osservato che i vigili del fuoco sardi sono costretti, prestando servizio in altre regioni d'Italia, alla lontananza dai propri affetti familiari, ma soprattutto a lunghi ed onerosi spostamenti per raggiungere le proprie famiglie;
considerato che i vigili del fuoco sardi che da anni chiedono l'intervento delle istituzioni regionali, affinché intervengano presso il Governo nazionale per porre fine alla differenza di trattamento rispetto ai colleghi di altre regioni italiane, sono circa 300: essi chiedono il rispetto della normativa vigente, la quale prevede per tutti i vigili del fuoco del territorio italiano, il diritto a svolgere l'attività lavorativa all'interno della propria regione di appartenenza;
appurato che i comandi dei vigili del fuoco operanti in Sardegna soffrono di una continua carenza di organico, dato, questo, che diviene ancor più sensibile se si pensa sia alla considerevole estensione del territorio sardo, sia alla situazione di estrema criticità che il territorio attraversa soprattutto nei periodi di caldo estivo per la continua minaccia di incendi, non ultimi quelli che hanno interessato la Regione nelle scorse settimane;
considerato che la situazione di sottodimensionamento del personale in Sardegna trova implicitamente conferma nella prassi di far fronte alla carenza di organico con continua e massiccia assunzione di personale precario nel territorio sardo; si pensi, ad esempio, che nel 2012 il comando di Sassari ha richiamato in servizio 845 vigili discontinui (personale precario);
osservato che:
- alla deficienza di organico nei comandi della Sardegna consegue una mancanza di sicurezza, elemento che si fa maggiormente sensibile se si tiene conto, inoltre, dell'inadeguatezza della rete stradale isolana e della distribuzione dei comandi nel territorio (elementi che spesso non consentono il rispetto dei tempi standard minimi di intervento: a questo proposito, elementi su cui riflettere sono i devastanti e catastrofici episodi, in termini di vite umane e di danni alle cose, del 2008 e 2009 dove e i primi interventi nelle aree colpite si ebbero solo dopo 48 ore, in quanto si attese l'arrivo dei vigili del fuoco da altre regioni d'Italia, causando,con il ritardo nei soccorsi, danni enormi ai territori interessati);
- il nuovissimo distaccamento di Porto Torres, inaugurato dal Ministro Cancellieri, è già stato dichiarato a rischio chiusura per carenza di personale, mentre, paradossalmente, numerosi vigili dei fuoco sardi chiedono ed attendono di essere trasferiti in Sardegna,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale degli affari generali, personale e riforma della Regione per conoscere se non ritengano opportuno un intervento presso il Ministro dell'interno affinché venga rispettata la normativa vigente, anche alla luce di quanto stabilito dalla convenzione firmata in data 1° luglio 2012 fra il Ministero dell'interno e la Regione in materia di interventi di protezione civile, la quale impone il rispetto della normativa vigente in materia di mobilità per tutti i vigili dei fuoco del territorio italiano, che devono svolgere l'attività nell'ambito della propria regione di appartenenza anche al fine di rendere operativi i numerosi presidi decretati, ma mai aperti, e quelli aperti, ma mai resi operativi per mancanza di personale e quelli che rischiano di essere chiusi per carenza di personale.
Cagliari, 12 luglio 2013