CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1148/A

INTERROGAZIONE MULAS - DIANA Mario - CAMPUS, con richiesta di risposta scritta, sulle interferenze politiche e istituzionali della Regione nelle attività di trasporto e collegamento marittimo con la Penisola.

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I sottoscritti,

premesso che:
- la convenzione siglata dallo Stato italiano con la Compagnia italiana di navigazione, con la quale sono state determinate le condizioni per la cessione del ramo d'azienda Tirrenia, è attiva ormai da nove mesi e mediante tale convenzione è in atto un ampio processo di razionalizzazione delle risorse, con l'impegno di rendere Tirrenia un valido ed efficiente strumento di collegamento tra l'Isola e il continente;
- sempre col fine ultimo di perseguire una sinergia tra efficienza ed efficacia del servizio di trasporto passeggeri e merci, la convenzione sopra citata può essere modificata in corso d'opera per offrire tempestivamente le soluzioni più adeguate ad abbattere spese inutili e per restituire quanto prima ai sardi una valida alternativa di trasporto;
- la Compagnia italiana di navigazione, perseguendo tali premesse, ha suggerito precise indicazioni su determinate linee di intervento da apportare alla convenzione sopra citata, quali:
- l'obbligo di avere una nave di riserva (la vecchia Aurelia) armata e pronta a partire, in caso di avaria delle navi in convenzione, comporta enormi spese per l'azienda; in caso di necessità, potrebbe essere una soluzione più ragionevole quella di ricorrere al noleggio di una nave dotata di standard qualitativi superiori al mezzo di riserva attuale;
- il prolungamento verso Arbatax nella tratta Genova-Olbia, che mediamente nei mesi invernali viene effettuato per trasportare solo venti persone, potrebbe essere sostituito, appunto nel periodo invernale, da un bus gran turismo;
- si potrebbero favorire le esigenze degli autotrasportatori con l'ottimizzazione degli orari della Genova-Porto Torres e l'adeguamento, nei mesi invernali, del mezzo per compensare la minor richiesta di traffico passeggeri con un rilevante bisogno di metri lineari per le merci;

constatato che;
- la Regione, con grande premura del Presidente della Regione, ha intrapreso un'azione politica che, di fatto, coincide in toto con un'iniziativa armatoriale pubblica, contraddistinta da una dotazione finanziaria regionale rilevante, che però non ha sortito in questi anni i risultati auspicati, ma che, al contrario, rischia di diventare l'ennesimo carrozzone pubblico, insufficiente a rimanere nei parametri di economicità ed inadeguato alle necessità dei sardi;
- in un contesto generale di grande instabilità, in cui sia l'utenza diretta, sia intere categorie produttive come, ad esempio, il comparto turistico isolano hanno subito gravi ingiustizie, la dovuta attenzione e il pieno sostegno andrebbero rivolti agli autotrasportatori sardi, che tutt'oggi denunciano una situazione impossibile da sostenere e per i quali, è evidente, le condizioni economiche e operative del trasporto marittimo sono determinanti per la sopravvivenza;

ritenuto che sarebbe opportuno un cambio di rotta dell'Amministrazione regionale, affinché riprenda a svolgere la funzione di pubblica utilità e assuma un atteggiamento di collaborazione con chi, professionalmente, già svolge attività di trasporto e si manifesti, per l'appunto, disponibile ad attuare le modifiche alla convenzione sopra citate per favorire il miglioramento dei servizi,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione per sapere quale sia la ragione che preclude la possibilità che la politica svolga il suo moto di mediatore istituzionale e sottragga la Sardegna da un contesto generale che limita la mobilità dei sardi e impedisca un utilizzo poco parsimonioso delle risorse pubbliche.

Cagliari, 13 giugno 2013