CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1143/A
INTERROGAZIONE COCCO Daniele Secondo - SECHI, con richiesta di risposta scritta, sul bando di gara approvato dalla ASL n. 1 di Sassari per l'affidamento dei servizi integrati ospedalieri.
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I sottoscritti,
premesso che:
- con deliberazione del direttore generale della ASL n. 1 di Sassari n. 909 del 31 dicembre 2012, è stato approvato il bando di gara per l'affidamento dei servizi integrati ospedalieri;
- in particolare, attraverso l'approvazione del bando di gara, la ASL n. 1 ha manifestato la volontà di voler esternalizzare i servizi di assistenza sanitaria, di pulizia e sanificazione, nonché i servizi di movimentazione interna di rifiuti;
- il valore dell'appalto è di 75 milioni di euro, oltre IVA, per una durata di sei anni;
- pertanto, la ASL n. 1, attraverso tale bando, ha voluto accorpare in un unico fornitore i servizi, tra di loro differenti, che sino ad ora, per ovvie ragioni, venivano svolti da tre diversi soggetti;
- tale scelta desta non poche perplessità;
considerato che:
- infatti, la gara proposta dalla ASL n. 1 va a produrre effetti all'interno di un delicatissimo contesto, quale quello sanitario, ove il bilanciamento dei costi/benefici di ogni singola azione deve sempre essere animato dal precipuo interesse alla tutela e cura del paziente, quindi del bene salute in tutte le sue sfaccettature;
- non tutto può ridursi, pur in ambito di spending review, ad uno sterile conteggio economico;
- tali elementi valutativi, che dovrebbero essere alla base delle scelte programmatiche della ASL n. 1, dovrebbero fondersi con le norme di rango costituzionale, le quali ultime impongono l'accesso agli impieghi presso le pubbliche amministrazioni per il tramite di concorsi pubblici;
- ciò al fine di garantire il buon funzionamento e l'imparzialità della pubblica amministrazione stessa;
- principi che parrebbero non essere noti alla ASL n. 1, o per meglio dire dalla stessa non condivisi;
- invero, è allarmante che servizi quali quelli resi dagli ausiliari, dagli operatori socio-sanitari, dagli infermieri, vengano esternalizzati; ciò, infatti, equivale a dire che nelle degenze dei presidi di Ozieri, Sassari e Alghero, l'assistenza diretta al paziente sarà garantita, organizzata e gestita da personale che non è dipendente della ASL;
- la situazione che si verrebbe a creare sarebbe, evidentemente, caratterizzata da immensi disagi a discapito dei poveri utenti i quali si troverebbero, ancora una volta, a pagare il prezzo di scelte operative sbagliate;
- sarebbe difficile anche l'organizzazione interna tra personale ASL e personale esterno; verrebbero, infatti, meno quelle condizioni di garanzia che l'utente individua nella figura del dipendente pubblico e verrebbe inevitabilmente a pagarne il prezzo la qualità dell'importante servizio;
- in definitiva, per effetto di tale procedura, la ASL n. 1, quindi i presidi di Ozieri, Alghero e Sassari, da erogatore principale del servizio di sanità verrebbe relegata ad un ruolo di mero controllore dell'attività prestata da altri, con il solo fine di verificare il raggiungimento degli standard previsti;
- l'esternalizzazione di tali servizi, in particolare quello dell'ausiliariato, si pone in contrasto con procedure di pubblico concorso in atto e volte ad acquisire le stesse figure che si vogliono esternalizzare, ossia gli operatori socio-sanitari;
- inoltre, non sembrerebbe che la scelta operata dalla ASL n. 1 trovi giustificazione in una riduzione dei costi rispetto alla separazione dei tre servizi; anzi, sembrerebbe che tale farraginosa e prevedibilmente problematica procedura possa generare costi in aumento nella misura del 20 per cento;
rilevato che:
- la scelta della ASL n. 1 di esternalizzare i servizi risulta essere, inoltre, anacronistica rispetto al particolare dramma occupazionale che la nostra Isola sta vivendo;
- infatti, si ritiene che questa singolare procedura di conferimento del lavoro, aggirando l'ostacolo del concorso pubblico, possa soddisfare più esigenze clientelari che diritti meritori, alimentando quella fitta rete di relazioni che da anni si cerca di combattere e che il concorso pubblico dovrebbe e potrebbe maggiormente eliminare;
- pertanto, gli attuali precari e/o coloro che stanno partecipando al concorso per operatori socio-sanitari potrebbero, stando alle scelte della ASL n. 1, verosimilmente ritrovarsi senza occupazione, posto che il servizio verrebbe garantito dalla società vincitrice dell'appalto la quale si avvarrà di personale da lei scelto attraverso criteri di assunzione disancorati dalla garanzie di legge;
- quanto sopra esposto appare essere altamente preoccupante se solo si considera che gli effetti prevedibilmente negativi di tale scelta andranno ad incidere su un settore delicatissimo quale quello della salute;
sottolineato che:
- inoltre, gli elevati requisiti economici richiesti dal bando di gara per la partecipazione alla stessa, inevitabilmente, orientano la scelta dei partecipanti verso società esterne alla realtà sarda;
- infatti, il requisito di capacità economica e finanziaria per la partecipazione impone un fatturato globale d'impresa nell'ultimo triennio di attività, al netto dell'IVA, pari a 75 milioni di euro;
- ben sappiamo che le società sarde difficilmente raggiungono fatturati del genere e, pertanto, l'appalto verrà, presumibilmente, vinto da società esterne alla nostra realtà, le quali, necessariamente, dovranno avvalersi di società locali alle quali verranno riservate le briciole;
- invero, chiunque vincerà l'appalto dovrà sostenere dei costi di gestione dei tre servizi, elevatissimi, ed inevitabilmente verrà a perdere la qualità stessa del servizio reso, a discapito degli utenti,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere se:
1) siano a conoscenza della scelta effettuata dalla ASL n. 1;
2) approvino tale scelta e se la ritengano in linea con i riferimenti normativi in tema di assunzione del personale;
3) intendano intervenire al fine di richiamare la ASL n. 1 di Sassari al rispetto delle procedure e della legislazione vigente, provvedendo all'annullamento della gara ed al ricorso a procedure di assunzione attraverso il pubblico concorso.
Cagliari, 7 giugno 2013