CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1141/A
INTERROGAZIONE DIANA Giampaolo - FLORIS Vincenzo - LOTTO - SOLINAS Antonio, con richiesta di risposta scritta, sulle problematiche del volontariato della Regione, inerenti all'organizzazione della campagna antincendi 2013 da parte della Direzione generale della protezione civile della Regione autonoma della Sardegna.
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I sottoscritti,
premesso che:
- è istituita in Sardegna la Direzione generale della protezione civile della Regione, la quale esercita le funzioni che il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della L. 15 marzo 1997, n. 59), articolo 108, comma 1, lettera a), punti 1, 2, 3, 4, 6 e 7, conferisce alle regioni e quelle di cui alla legge regionale n. 9 del 2006, articolo 69, e coordina le attività di protezione civile delle strutture della Regione, delle province, dei comuni e delle associazioni di volontariato;
- il Presidente della Regione ha conferito delega, con nota n. 1858 del 27 gennaio 2011, all'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per le funzioni di protezione civile;
- la programmazione, l'indirizzo e il coordinamento degli interventi di organizzazione e di utilizzo del volontariato sono funzioni primarie della protezione civile che cura anche la predisposizione e l'attuazione del piano per lo spegnimento degli incendi boschivi;
considerato che:
- la Direzione generale della protezione civile, nel programmare l'impegno dei fondi necessari per consentire un regolare svolgimento della prossima campagna antincendio, ha pensato di impegnare la somma complessiva di euro 120.000 per sostenere l'operatività dei volontari che svolgono attività antincendio nelle otto province della Sardegna;
- anche le associazioni che svolgono attività di salvamento a mare nell'imminente stagione turistica hanno difficoltà finanziarie per poter avviare le loro regolari ed importanti attività di presidio delle spiagge;
- risulteranno insufficienti i fondi da destinare alle spese per l'acquisto di carburanti, per le manutenzioni dei mezzi e le quote dei 5/12 previste da sempre per concorrere a decurtare il costo delle assicurazioni dei mezzi di proprietà delle associazioni;
- nulla è stato deliberato dalla Giunta regionale per rendere esecutiva la legge regionale 30 giugno 2011, n. 12, che all'articolo 15, comma 17 prevedeva: "Al fine della necessaria operatività i componenti delle compagnie barracellari e delle associazioni che svolgono attività di tutela ambientale in regime di convenzione con le pubbliche amministrazioni sono sottoposti, a carico del sistema sanitario regionale, agli accertamenti obbligatori di idoneità";
- pertanto rimane ancora in carico alle associazioni il costo delle visite mediche;
- alcune province della Sardegna, ma in particolare quella di Cagliari, dove operano ben 34 associazioni nel settore antincendio, non daranno più nessun aiuto economico alle associazioni di volontariato;
ritenuto che si renderebbe:
- necessario che nel Piano regionale antincendio (PRAI), come già previsto per le altre istituzioni preposte alla lotta attiva agli incendi (CFVA, Ente foreste e barracelli) si preveda un fondo distinto anche per sostenere i costi vivi di tutte le associazioni di volontariato che si adoperano nell'attività antincendio;
- utile predisporre la proroga per gli anni a venire della legge regionale n. 12 del 2011, nel punto che prevede la convenzione con il sistema sanitario regionale per le visite mediche di idoneità per gli operatori antincendio, estendendo i benefici della norma (ad oggi mai usufruiti da nessuno), oltre a barracelli e volontari, anche al personale del CFVA e dell'Ente foreste, che annualmente pagano direttamente le visite mediche per i propri operatori;
- opportuno, in funzione di tutte le attività che annualmente le associazioni di volontariato di protezione civile svolgono nell'operatività speciale, per la ricerca di dispersi, per il presidio del territorio nelle allerta meteo e per il monitoraggio del rischio idrogeologico, il totale rimborso del costo delle assicurazioni dei mezzi e di tutte le spese sostenute per l'operatività complessiva e non per i soli 5/12 relativi ai mesi di campagna antincendio,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere:
1) quali siano stati i motivi che hanno impedito l'applicazione della legge regionale n. 12 del 2011;
2) quali risorse finanziarie intendano destinare per consentire il regolare svolgimento delle attività antincendio alle associazioni di protezione civile della Regione;
3) come intendano intervenire per dare pari dignità al volontariato, con il giusto riconoscimento anche in termini d'inquadramento all'interno del PRAI, visto il grande impegno in tutte le emergenze che le associazioni di protezione civile svolgono con grande spirito di abnegazione e per il compito di coesione sociale che assumono all'interno delle singole comunità.
Cagliari, 6 giugno 2013