CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1127/A

INTERROGAZIONE COCCO Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sull'aumento delle tariffe applicato dall'Ersu di Sassari al servizio mensa.

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Il sottoscritto,

premesso che:
- l'Ersu di Sassari, per l'anno accademico 2012/2013, ha previsto un aumento delle tariffe dei pasti mensa;
- tale aumento arriva in un momento storico particolare in cui il diritto allo studio dei soggetti, soprattutto quelli fuori sede, andrebbe maggiormente tutelato e caldeggiato;
- infatti, gli studenti fruitori del servizio mensa dell'Ersu sono gli studenti fuori sede che già devono sopportare il costo per la locazione di un immobile presso il quale vivere, il costo delle utenze e di tutto ciò che genera il vivere lontano dalla famiglia;
- in questa ottica l'aumento imposto dall'Ersu si pone come una stangata: partendo da un aumento minimo che va da 1,90 euro a 2,10 o 2,30 euro a pasto per gli studenti le cui famiglie hanno un reddito compreso nella prima fascia, ma con variazioni a seconda dei crediti scolastici maturati, fino ad arrivare ad autentico salasso per la quinta fascia di reddito, con un aumento pari al 100 per cento, da 3,5 a 7 euro a pasto;

considerato che:
- uno studente con reddito della prima fascia dovrà spendere per la mensa tra 4,20 e 4,60 euro al giorno e nella fascia n. 5 la bellezza di 14 euro, considerando due pasti giornalieri;
- una famiglia media, con due figli, per farli studiare all'Università di Sassari, in prima fascia dovrà sborsare, solo per la mensa, da 126 o 138 euro al mese per ognuno, per arrivare all'assurdo, secondo gli intenti dell'Ersu, della quinta fascia con 420 euro per ogni figlio per un totale di 840 euro per due al mese;
- tali aumenti si presentano come una forte limitazione del diritto allo studio, ponendo un serio ostacolo in capo alle famiglie monoreddito e con più figli a carico;
- da un attento esame e da un confronto con le tariffe delle università delle altre città in Italia, risulta che le tariffe per la mensa sono nettamente inferiori: ad esempio la Toscana, con le prestigiose sedi di Firenze, Pisa e Siena, per la fascia con reddito da 36.000 euro fino, addirittura, a 75.000 euro, stabilisce un costo di 3 euro a pasto completo, mentre alla Sapienza di Roma, la terza e quarta fascia di reddito, col reddito oltre 56.917,86 euro, pagano, rispettivamente, 4 e 5,75 euro;

sottolineato che:
- l'Università di Sassari, nel servizio ristorazione per gli studenti, va così a collocarsi tra le più care d'Italia;
- peraltro in nessun'altra città italiana si sono registrati aumenti così elevati da configurare una vera e propria stangata per gli studenti e le loro famiglie;
- il consiglio di amministrazione ha giustificato i gravosi aumenti operati sulla base della maggiore inflazione e del conseguente aumento dei costi e soprattutto sulla circostanza che si vuole elevare il livello della mensa per gli studenti;
- tale giustificazione risulta invalidata dal fatto che l'inflazione e l'aumento dei costi dei prodotti alimentari colpiscono, in ugual misura, tutte le regioni, mentre si ribadisce che gli aumenti imposti dall'Ersu di Sassari sono i più alti in Italia;
- aggiungasi che, salvo errore dello scrivente, l'Ersu di Cagliari, per esempio, non ha apportato gli aumenti nella misura stabilita da quello di Sassari, eppure gli studenti dell'Ateneo cagliaritano nulla hanno mai lamentato in termini di qualità del servizio offerto;

rilevato che una politica di aggravio intollerabile per un servizio essenziale, avrebbe un effetto deterrente e mortificante sulle immatricolazioni e quindi andrebbe ad incidere negativamente sul numero di studenti dell'ateneo, di fatto rivelandosi una scelta pregiudizievole per il polo universitario sassarese e per la garanzia del diritto allo studio,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere:
1) se siano a conoscenza dell'ulteriore stangata imposta dal consiglio di amministrazione dell'Ersu agli studenti dell'Università di Sassari;
2) se ritengano legittime ed accettabili le motivazioni addotte dal consiglio di amministrazione per giustificare aumenti come quelli sopra rappresentati;
3) quali azioni intendano avviare per impedire che la stangata imposta dall'Ersu di Sassari si abbatta sugli studenti universitari e le loro famiglie già duramente colpite dalla più grave crisi economica che abbia mai investito la nostra Isola ed il territorio del nord Sardegna in particolare.

Cagliari, 24 maggio 2013