CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1116/A
INTERROGAZIONE PORCU - AGUS - COCCO Pietro, con richiesta di risposta scritta, sulla girandola di revoche e nuove nomine di direttori generali seguita al terzo rimpasto della Giunta regionale.
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I sottoscritti,
premesso che:
- lo scorso mese di marzo 2013 il Presidente della Regione, Cappellacci, ha varato la sua terza Giunta per un totale record di oltre 30 assessori cambiati nel corso della legislatura;
- tale ennesimo rimpasto, reso necessario dall'uscita dalla maggioranza del Partito sardo d'azione e dell'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, č stato l'occasione per la revoca di 6 direttori generali e per il conferimento di 7 nuovi incarichi dirigenziali come evidenziato dalle deliberazioni della Giunta regionale n. 16/31 del 9 aprile 2013 e n. 17/17 del 16 aprile 2013;verificato che:
- tali revoche e nuove nomine hanno riguardato anche direttori generali in precedenza nominati da assessori riconfermati nei propri ruoli;
- le deliberazioni citate offrono un'ampia casistica di sostituzioni: esterni sostituiti con esterni ai ruoli dell'Amministrazione regionale, dirigenti di ruolo interni sostituiti con esterni o viceversa;
- quattro, tra i nuovi conferimenti, hanno riguardato la nomina di direttori generali esterni ripescati tra il personale in quiescenza dell'Amministrazione regionale;
- i dirigenti esterni godono di un contratto privatistico estremamente oneroso per la pubblica amministrazione e lo stesso risultato, sia pure con oneri ridotti, si determina per la revoca di un direttore generale appartenente al ruolo unico regionale;
- tali sostituzioni non sono state in alcun modo motivate da segnalazioni circa il mancato raggiungimento di obiettivi o su altre negligenze;
- non risulta siano state effettuate ricognizioni per valutare la presenza di adeguate professionalitą all'interno dell'Amministrazione regionale;evidenziato che con la citata delibera č stato nominato anche il Direttore generale per la comunicazione, nella persona del coniuge del Capo di gabinetto del Presidente generando un conflitto d'interesse in relazione alle attivitą di diffusione della cultura della trasparenza e della integritą che tale funzione dovrebbe svolgere;
valutato che:
- tali sostituzioni non appaiono giustificate ai sensi dell'articolo 28, comma 9, della legge regionale n. 31 del 1998, che prevede che "l'attribuzione delle funzioni di direzione generale deve essere confermata o revocata entro i tre mesi successivi all'insediamento di una nuova Giunta regionale" e non di una Giunta oggetto di rimpasto;
- l'utilizzo, peraltro dubbio, ai sensi dell'articolo 28, comma 9, della legge regionale n. 31 del 1998, non esime la Giunta regionale ed il suo Presidente dal rispetto del principio che ogni atto che comporti la spendita di denaro pubblico debba essere adeguatamente motivato;
- questa girandola di sostituzioni a pochi mesi dalla fine del mandato, compromettendo l'attuazione di programmi e dei raccordi operativi avviati dai precedenti dirigenti, rischia di essere del tutto vana se non dannosa dal punto di vista organizzativo,chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio per sapere se:
1) prima di procedere siano stati in qualche modo segnalati ai dirigenti revocati i motivi di insoddisfazione legati al mancato raggiungimento di obiettivi;
2) si sia provveduto ad una adeguata ricognizione all'interno dell'Amministrazione regionale di figure idonee agli incarichi assegnati in modo da evitare inutili doppioni di costo a carico dell'Amministrazione e quindi della collettivitą;
3) non si ritenga che la sostituzione di dirigenti a pochi mesi dalla fine del mandato rappresenti un atto in contrasto con la necessaria efficienza ed efficacia dell'agire amministrativo;
4) non si ritenga che la nomina, come Direttore generale della comunicazione, di una persona legata da vincolo coniugale con altra figura di nomina fiduciaria all'interno del Gabinetto politico del Presidente della Regione, determini un inevitabile conflitto di interesse oltre che una palese violazione del principio di separatezza tra funzione politica ed amministrativa;
5) in definitiva, non si ritenga che una tale girandola di sostituzioni, senza alcuna motivazione organizzativa o legata a mancati risultati, rappresenti un inutile sperpero di denaro ed una grave violazione del principio adeguatezza e trasparenza a cui č vincolata una amministrazione pubblica.Cagliari, 14 maggio 2013