CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1107/A

INTERROGAZIONE CUCCUREDDU, con richiesta di risposta scritta, sulla tutela delle imprese isolane verso i consorzi, le associazioni di impresa e gli accorpamenti con altre regioni del continente in fase di gare di appalto per l'acquisizione di beni e servizi. Caso Equitalia.

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Il sottoscritto,

premesso che:
- le imprese sarde sono penalizzate e non riescono ad essere competitive nelle loro attività a causa della carente continuità territoriale;
- la grave crisi economica colpisce maggiormente chi ha un'area di mercato limitata e non può esportare i propri prodotti e servizi creando così un'economia "sedentaria";

considerato che:
- l'accorpamento delle sedi Equitalia dell'Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Marche, Umbria e Sardegna porterà alla centralizzazione delle gare di fornitura di beni e servizi;
- le sedi Equitalia nelle suddette regioni sono 125, di queste 21 in Sardegna;
- Equitalia, a torto o a ragione, è indicato come uno dei fattori determinanti della crisi che coinvolge la maggior parte delle aziende isolane;
- non esiste una centrale di committenza regionale per gli acquisti di beni e servizi;
- le recenti norme cosiddette "spending review" stanno centralizzando le gare di appalto a livello nazionale con l'inserimento di Consip in tutte le procedure, e conseguentemente la Sardegna sta divenendo terra di conquista per le imprese della Penisola;

verificato che:
- non può esistere una leale concorrenza con le regioni del continente soprattutto se in esse si deve svolgere l'83 per cento dei servizi (accorpamento delle sedi Equitalia della Sardegna con quelle delle regioni del centro);
- non viene mostrato alcun interesse da parte di enti ed agenzie nazionali e da parte dell'apparato periferico dello Stato circa la necessità di consentire la partecipazione, dando uguali opportunità, alle imprese del territorio nel quale operano;
- nella maggior parte dei casi si opta per l'assegnazione alla Consip, al solo fine di evitare le gare d'appalto o, più semplicemente, effettuare l'indagine di mercato nel territorio;
- i consorzi che detengono i lavori sono in tutti i lotti gli stessi e facenti parte in maggioranza della Lega Coop;
- questi ultimi non eseguono mai il lavoro ma demandano in sub e sub-subappalto i servizi,

chiede di interrogare il Presidente della Regione per sapere se non ritenga:
1) che le centrali di committenza e la progressiva centralizzazione delle gare siano un fattore penalizzante per le imprese sarde (e conseguentemente per il bilancio regionale, per via del meccanismo di compartecipazione nelle entrate fiscali);
2) di intervenire presso il Governo per prevedere che le imprese sarde possano concorrere, in condizioni di pari opportunità, inserendo apposite clausole che tengono conto del fattore insulare;
3) che le norme della spending review causino, di fatto, l'isolamento economico nei confronti delle imprese sarde ed una palese sperequazione a vantaggio di quelle del continente;
4) degradante che le imprese sarde siano costrette d'ora in avanti a ricoprire il ruolo di subappaltatori e mai più quello di aggiudicatari dei servizi, lavorando così spesso sottocosto ma, paradossalmente, con maggiori oneri per gli enti appaltanti, sui quali graverà la remunerazione dell'impresa (continentale) aggiudicataria dei servizi.

Cagliari, 3 maggio 2013