CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1089/A

INTERROGAZIONE ZUNCHEDDU, con richiesta di risposta scritta, sui sempre più ricorrenti casi di violazione dei diritti contrattuali e di mancata corresponsione degli stipendi di insegnanti e personale ATA che lavorano nelle scuole sarde non statali.

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La sottoscritta,

premesso che:
- in Sardegna sono sempre più numerosi i casi di dipendenti di scuole private convenzionate, sia insegnanti che operatori ATA, che denunciano la mancata corresponsione delle dovute retribuzioni mensili anche per periodi sempre più lunghi;
- nelle ultime settimane, la stampa (con particolare riferimento alla realtà cagliaritana), ha riportato gli ennesimi episodi di dipendenti che lamentano la violazione dei diritti contrattuali, visto che non percepiscono stipendio da ormai un anno e che vivono da troppo tempo situazioni economiche insostenibili e disperate, tanto da ritrovarsi costretti a licenziarsi (e in questi casi anche senza la liquidazione del TFR);
- coloro che invece continuano a lavorare e a prestare la propria professionalità, con difficoltà e sacrifici anche per anticipare gli stessi costi per il raggiungimento del posto di lavoro, vivono in un clima generale di forte preoccupazione per la condizione di totale precarietà e di incertezza;
- come risulta dalla stampa del 6 marzo 2013 e dal comunicato sindacale del 10 dicembre 2012, a Cagliari è stato proclamato lo "stato di agitazione per mancato pagamento degli stipendi" da parte dei dipendenti di un asilo che, di fronte ad una situazione oramai insostenibile, sono costretti a indire uno sciopero per denunciare il forte stato di disagio per il mancato pagamento degli stipendi da ormai 12 mesi, tutto ciò, nonostante i ripetuti solleciti da parte dei dipendenti e del sindacato;
- nonostante tutto, il personale continua a garantire al meglio il proseguimento delle attività didattiche e di cura dei bambini ad esso affidati;
- nella maggior parte dei casi in oggetto, la responsabilità delle situazioni che vengono denunciate dai dipendenti, sarebbe da attribuire ai ritardi con cui la Regione eroga i finanziamenti alle strutture interessate;

preso atto che:
- a fronte degli ingenti finanziamenti pubblici che ogni anno sono assegnati dalla Regione alle scuole materne non statali, è inspiegabile e paradossale la violazione dei diritti alla regolare remunerazione dei dipendenti che operano all'interno di queste scuole private;
- altresì, alla luce della grave crisi finanziaria in corso, che ha colpito con pesanti tagli il settore della pubblica istruzione e della cultura, è allarmante che gli assessori competenti, per ovviare al problema, trovino come unica soluzione quella di assegnare ulteriori stanziamenti di diversi milioni di euro che vanno ad aggiungersi alle decine di milioni già in dotazione per ogni anno scolastico (si veda per esempio il decreto assessoriale n. 28/14408 del 10 agosto 2011 dell'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport con cui "sono stati assegnati a favore delle scuole materne non statali, ulteriori 2.000.000,00 di euro all'anno che vanno ad incrementare, per l'anno scolastico 2010-2011, la dotazione di 21.000.000,00 di euro sul capitolo di competenza dell'esercizio finanziario 2010", provvedimento finalizzato ad abbattere i costi di gestione e oneri del personale);

tenuto conto che con deliberazione n. 44/7 del 7 novembre 2012 il Vicepresidente della Regione (nonché Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio) approvava in via definitiva la delibera n. 38/21 del 18 settembre 2012 con cui l'attuale Giunta ha predisposto un finanziamento di 22 milioni di euro alle scuole non statali per l'anno scolastico 2012/2013, soldi finalizzati prioritariamente, da quanto si apprende, proprio al pagamento del personale,

chiede di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, l'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio e tutti gli assessori competenti per sapere:
1) se la mancata erogazione delle retribuzioni dei dipendenti delle scuole sarde non statali siano da attribuire alla gestione amministrava della Regione o alle strutture beneficiarie degli stanziamenti;
2) entro quale arco di tempo tali retribuzioni verranno liquidate;
3) abbiano predisposto particolari iniziative e misure urgenti mirate al superamento delle sempre più numerose e insostenibili situazioni denunciate dagli stessi dipendenti e soprattutto al fine di evitare il mancato rispetto delle condizioni contrattuali;
4) se il finanziamento di euro 22.000.000 predisposto con delibera n. 38/21 del 18 settembre 2012 e approvato in via definitiva dal Vicepresidente della Regione (nonché Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio) con deliberazione n. 44/7 del 7 novembre 2012 siano già stati impegnati nelle diverse strutture sarde e in tal caso:
a) presso quali strutture;
b) in quale misura;
c) con quali fini;
5) per quali ragioni, a fronte dei notevoli finanziamenti pubblici a carico della Regione devoluti alle scuole non statali, si registrino sempre più frequentemente casi di mancato rispetto dei diritti contrattuali e di mancata retribuzione dei dipendenti delle stesse;
5) se dai rendiconti in loro possesso si rilevino eventuali irregolarità in merito.

Cagliari, 10 aprile 2013