CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1088/A

INTERROGAZIONE COSSA, con richiesta di risposta scritta, sul ruolo della Direzione delle scuole civiche di musica della Regione.

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Il sottoscritto,

considerato che.
- le scuole civiche di musica esercitano in Sardegna un ruolo importantissimo per la promozione e la diffusione della cultura e della pratica musicale, svolgendo uno specifico ruolo di aggregazione sociale di grande rilievo nelle comunità locali
- per tale motivo, le scuole civiche di musica, pur nelle ristrettezze economiche dell'attuale bilancio regionale, sono supportate dalla Regione, sia per quanto attiene ai finanziamenti, sia per quanto attiene alla definizione del quadro normativo generale di riferimento
- la Regione definisce pertanto i criteri generali nell'ambito dei quali avviene il funzionamento delle scuole civiche di musica, con particolare riferimento alle figure professionali che devono essere presenti all'interno della struttura della scuola stessa
- in tal senso, l'allegato A alla deliberazione della Giunta regionale n. 41/3, del 15 ottobre 2012, prevede al punto D che le scuole civiche di musica debbano "avere un direttore artistico-didattico in possesso di comprovata professionalità ed esperienza nel settore, documentate da adeguati titoli e/o valido curriculum, selezionato attraverso una delle procedure ad evidenza pubblica previste dalla normativa vigente e che non ricopra, di norma, il medesimo ruolo in altre scuole civiche di musica della Regione"
- l'attuale disposto di tale punto D appare decisamente generico e comunque tale da aver consentito a diversi comuni sardi di pubblicare bandi per la ricerca della figura del direttore artistico-didattico che, troppo spesso, parrebbero ritagliati ad personam, con attribuzioni di punteggio ai candidati decisamente sbilanciate sul versante didattico (esageratamente valorizzato) e assai poco premianti per le capacità artistiche pure altrettanto (se non maggiormente!) importanti
- sembra dunque acclarato come la discrezionalità, che la Regione ha giustamente deciso di lasciare ai comuni, se grossolanamente gestita dagli stessi comuni, rischi di penalizzare professionalità di grande rilievo artistico la cui competenza e capacità rappresenterebbe, invece, un indubbio valore aggiunto per la qualità complessiva dell'intera attività delle scuole civiche di musica della Sardegna,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, per sapere se non ritengano opportuna la revisione della deliberazione della Giunta regionale n. 41/3 del 2012, in particolare per quanto attiene alla rimodulazione del disposto del punto D dell'allegato A, introducendo una normativa più dettagliata per quanto riguarda l'individuazione dei titoli dei direttori artistico-didattici delle scuole civiche di musica, che consenta di accertare l'effettiva valorizzazione delle competenze musicali specifiche, garantendo piena dignità ai curriculum artistici dei candidati.

Cagliari, 10 aprile 2013