CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1081/A
INTERROGAZIONE SANNA Giacomo - BARRACCIU, con richiesta di risposta scritta, sulla nuova PAC 2014-2020.
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I sottoscritti,
premesso che:
- l'evoluzione della società, il cambiamento dei consumi, la tutela dell'ambiente e l'emergere del tema dei cambiamenti climatici hanno modificato il ruolo dell'agricoltura;
- da una parte, l'agricoltura deve essere sempre più orientata al mercato; dall'altra, si amplifica sempre più il suo ruolo di produzione di beni pubblici, i quali, non essendo remunerati dal mercato, sono al centro del sostegno della nuova PAC 2014-2020; in tal modo potrà finalmente essere riconosciuta allo stesso modo delle agricolture delle aree più fertili;
considerato che:
- la nuova PAC 2014-2020 assegna ad ogni paese un massimale (circa 4 miliardi di euro annui per l'Italia) e stabilisce l'obiettivo di arrivare ad un'equa distribuzione degli aiuti tra tutti gli agricoltori sulla base della superficie agricola;
- per l'Italia il premio medio per ettaro è di 300 euro, che è più del doppio rispetto a quanto sino ad oggi percepito mediamente dagli agricoltori che operano in aree svantaggiate;
- gli stati membri hanno la possibilità di gestire il massimale a livello nazionale, oppure di suddividere il massimale tra le regioni;
- la decisione, su alcuni aspetti di modalità e tempistica della cosiddetta "convergenza interna", spetterà anche al Governo nazionale, e già in queste settimane è oggetto di confronto tra Parlamento europeo, Commissione europea e Consiglio europeo; se i premi saranno distribuiti a livello nazionale, tutte le aree agricole italiane avranno un pagamento di 300 euro/ettaro; se invece i premi saranno distribuiti in base allo status quo, si mantiene una forte discriminazione tra le aree agricole, con agricoltori che riceveranno 130 euro/ettaro e agricoltori delle zone ricche che riceveranno 500 euro/ettaro,
chiedono di interrogare l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere come intenda intervenire affinchè:
1) il sostegno della nuova PAC sia nei tempi più brevi uniformemente distribuito a livello regionale;
2) le terre pubbliche, compresi gli usi civici, vengano assegnate e gestite direttamente dagli agricoltori per un periodo congruo alla possibilità di realizzare attività agricole;
3) la nuova PAC venga orientata agli agricoltori attivi, cioè a coloro che traggono il loro reddito principale dall'attività agricola, contrastando tutte le situazioni di rendita fondiaria.Cagliari, 29 marzo 2013