CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1078/A

INTERROGAZIONE PIRAS, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione di immobilismo che si è venuta a creare in merito alle concessioni per l'installazione di minieolico in seguito all'articolo 8 della legge regionale 17 dicembre 2012, n. 25.

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Il sottoscritto,

premesso che, l'allegato A alla deliberazione della Giunta regionale n. 27/16 del 1° giugno 2011, all'articolo 4, comma 2, non ritiene necessaria l'autorizzazione unica per gli impianti eolici di potenza complessiva inferiore a 60 kW che quindi rientrano in una procedura semplificativa (PAS/DUAP);

vista la legge regionale 17 dicembre 2012, n. 25, che modifica gli articoli 5 e 6 della legge regionale n. 3 del 2009 che all'articolo 8, comma 1, riporta testualmente: "sia gli impianti inferiori ad 1 MW che quelli inferiori a 60 kW sono sottoposti a procedura di valutazione di impatto ambientale qualora rientranti nella fattispecie di cui all'allegato 3, lettera c bis), della seconda parte del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modifiche ed integrazioni"; nella fattispecie l'allegato 3, lettera c bis), della seconda parte del decreto legislativo n. 152 del 2006 riporta: "impianti eolici per la produzione di energia elettrica, con procedimento nel quale è prevista la partecipazione obbligatoria del rappresentante del ministero per i beni e le attività culturali";

rilevato che, a seguito dell'articolo 8 della legge regionale 17 dicembre 2012, n. 25, le amministrazioni comunali, tramite lo sportello SUAP stanno rigettando tutte le richieste di installazione di impianti di minieolico che non sono accompagnate da valutazione di impatto ambientale anche se non ricadenti in zone previste dal decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modifiche e integrazioni e che non risulta esista una circolare da parte dell'Assessore regionale della difesa dell'ambiente (Servizio SAVI) verso le amministrazioni comunali che disciplini tale materia;

sottolineato che, l'articolo 12 della legge regionale n. 15 del 2010 consentiva l'installazione all'interno delle aziende agricole, su strutture appositamente realizzate, nelle aree immediatamente prospicienti le strutture al servizio di attività produttive, di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili aventi potenza fino a 200 kW, assoggettandoli alla disciplina della denuncia di inizio attività (DIA);

saputo che, il Servizio SAVI dell'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente e il Servizio energia dell'Assessorato dell'industria danno indicazioni verbali ai comuni senza rilasciare comunicazioni o direttive ufficiali e questo, di fatto, crea ulteriore incertezza negli operatori del settore e nelle aziende che necessitano della risorsa eolica; il tutto in considerazione del fatto che gli incentivi GSE risentono anch'essi di un regime di incertezza e stante la situazione nessuno realizzerà tali impianti con le ovvie conseguenze che tutto ciò comporterà;

si ricorda che il minieolico è normalmente utilizzato da aziende agricole, artigiane e simili per il proprio fabbisogno energetico e molte di queste avevano già avviato i progetti ed ottenuto contributi da parte delle banche (garantiti dal fondo della legge n. 15 del 2010 della SFIRS) e ora si trovano in una situazione di incertezza; tale procedura ha inoltre bloccato l'attività lavorativa di numerose piccole aziende di installazione che traevano profitto e creavano un indotto di posti di lavoro appunto da tale attività; il tutto, è bene ricordarlo, in perfetta antitesi con quanto fino ad oggi predisposto dall'Assessorato regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale in sinergia con la SFIRS e nel pieno rispetto della normativa in vigore,

chiede di interrogare l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente e l'Assessore regionale dell'industria affinché riferiscano quali misure la Giunta regionale intenda adottare al fine di fare chiarezza sulla situazione sopra descritta e garantire ai piccoli imprenditori la possibilità di far fronte alle esigenze di autoconsumo energetico per le proprie aziende in accordo con la normativa vigente.

Cagliari, 26 marzo 2013