CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1063/A

INTERROGAZIONE ESPA - SOLINAS Antonio - CUCCA - LOTTO - COCCO Pietro - BRUNO - BARRACCIU, con richiesta di risposta scritta, sugli interventi urgenti per combattere l'infestazione del punteruolo rosso e la perdita di altre migliaia di palme in Sardegna.

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I sottoscritti,

premesso che:
- tutta l'area del Mediterraneo è vittima della progressiva infestazione di un coleottero tropicale, meglio noto come punteruolo rosso, che non ha antagonisti naturali, le cui larve si cibano della parte interna delle palme fino a provocarne la morte;
- tale insetto è stato importato in Sardegna da alcuni commercianti di piante che incoscientemente hanno introdotto nell'ambiente regionale palme infestate;
- pur avvisati degli effetti devastanti della diffusione dei punteruolo rosso, una vera e propria pandemia, i controlli successivi al manifestarsi dei primi fenomeni di invasione in Sardegna sono stati tardivi e ampiamente insufficienti;
- la Sardegna, in quanto isola, si trova comunque avvantaggiata nel limitare i danni di questo parassita delle palme, potendo evitare ulteriori contagi esterni, mediante severi e sistematici controlli;
- le palme costituiscono anche per la Sardegna un prezioso bene ambientale e identitario che ha generato decine di toponimi (il quartiere della Palma a Cagliari, Santa Maria la Palma, Palmadula, Palmas Arborea, Monti Pramma, ecc), culturale (in ogni corte del Campidano si era soliti piantare una palma in segno augurale), paesaggistico (sono parte integrante del paesaggio del Poetto, di Nora, del bastione di Santa Croce e della via Roma a Cagliari, del lungomare di Alghero, di Piazza Italia a Sassari, del litorale che va da Capoterra a Santa Margherita di Pula, ecc.); tale patrimonio è destinato a una perdita totale e definitiva, se non si interviene tempestivamente;
- la palma è un segno di culto religioso, celebrata dai cristiani nella Domenica delle Palme e la stessa iconografia di Sant'Efisio lo raffigura con una foglia di palma nella mano sinistra;
- nell'ultimo anno la diffusione incontrollata del punteruolo rosso ha determinato l'agonia e poi la morte di centinaia di palme (soprattutto della specie Canariensis che è la più diffusa in Sardegna), con seri pericoli per l'incolumità e la sicurezza delle persone e delle cose per lo schianto delle foglie e di parti consistenti del tronco;
- le palme sono un bene economico estremamente significativo (una palma alta tra i 70 e i 90 cm costa in vivaio 700 euro, ma arriva, da adulta ai 15.000 e anche 20.000 euro) e a causa della diffusione incontrollata del punteruolo rosso la Sardegna rischia di perdere centinaia di milioni di euro in patrimonio arboreo e di affossare ancora di più le imprese vivaistiche locali, che hanno nelle palme uno dei prodotti più venduti;
- l'intervento di eradicazione del punteruolo rosso è efficace solo se estensivo, pervasivo e integrato e in tal senso sorprende come la Giunta regionale non abbia promosso un'informazione capillare, coinvolgendo tutti i sindaci in un'azione coordinata;

considerato che la Regione:
- ha una competenza primaria nella salvaguardia dell'ambiente, nella valorizzazione del paesaggio e nella difesa del patrimonio vegetazionale in particolare;
- con deliberazione della Giunta regionale n. 47/49 del 30 dicembre 2010, ha approvato il Programma triennale di eradicazione del punteruolo rosso delle palme e ha indicato quale soggetto delegato all'attuazione del Programma triennale sopra richiamato la Provincia dell'Ogliastra;
- con deliberazione della Giunta regionale n. 28/17 del 21 luglio 2010, ha autorizzato l'Ente foreste della Sardegna all'utilizzo di proprio personale ed attrezzature per gli interventi di abbattimento e distruzione delle palme infestate ai sensi della legge regionale n. 24 del 1999, articolo 3, lettera d bis);
- con deliberazione della Giunta regionale n. 56/58 del 29 dicembre 2009, ha indicato quale soggetto affidatario di uno specifico intervento di lotta obbligatoria contro il parassita l'Agenzia LAORE;

considerato che per le finalità sopra esposte l'Agenzia LAORE ha stipulato, in data 23 novembre 2010, apposita convenzione con l'Ente foreste della Sardegna;

considerate le determinazioni del direttore del Servizio produzioni dell'Assessorato regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale:
- n. 12527/436 del 27 giugno 2008, recante le prescrizioni per impedire la diffusione di punteruolo rosso in Sardegna;
- n. 17721/676 del 18 settembre 2008, recante le misure fitosanitarie urgenti per l'eradicazione di due focolai d'infestazione di punteruolo rosso rinvenuti nel sud ovest della Sardegna;
- n. 24701/945 del 5 dicembre 2008, recante le misure fitosanitarie urgenti per l'eradicazione dei focolai d'infestazione di punteruolo rosso rinvenuti in Provincia dell'Ogliastra;
- n. 2241/62 del 9 febbraio 2010, recante l'individuazione di nuovi focolai d'infestazione di punteruolo rosso in Sardegna e le misure fitosanitarie urgenti per il contenimento e l'eradicazione del fitofago;

considerato che:
- tutte le precedenti misure per combattere la diffusione del punteruolo rosso si sono dimostrate in gran parte inattuate (non risulta che l'Ente foreste stia procedendo all'abbattimento e smaltimento delle piante infette o morte) e in ogni caso del tutto inefficaci rispetto agli obiettivi dati; non si può pensare che la battaglia al punteruolo rosso sia una questione che debba interessare esclusivamente i privati colpiti dall'insetto;
- in funzione del ciclo biologico del coleottero infestante, a fine marzo o al massimo ai primi di aprile da ogni palma infestata sfarfalleranno 300-350 nuovi coleotteri per andare a condannare ciascuno altre 200-300 palme nel raggio di 5 km.
- gli scriventi ritengono che non tutto è perduto e che molto si possa fare se tempestivamente la Regione, assumendo il ruolo guida che le compete, interviene senza indugi e in maniera globale sul territorio regionale, anche mediante l'utilizzo di risorse umane, tecnologiche, organizzative e finanziarie straordinarie, commisurate all'imponenza della perdita di tutte le palme dell'Isola,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere se verranno assunte immediatamente iniziative per:
1) combattere la diffusione del punteruolo rosso entro l'ulteriore periodo primaverile di infestazione del 2013;
2) evitare la perdita totale delle patrimonio economico, culturale, paesaggistico costituito dalle palme della Sardegna;
3) responsabilizzare massicciamente tutti i cittadini della Sardegna sui rischi che la Regione corre e contenere la diffusione del punteruolo rosso con l'aiuto dei cittadini, delle imprese e degli enti regionali;
4) adottare strategie di lotta adeguate e rimedi scientifici efficaci e attuabili di medio periodo;
5) coinvolgere tutte le autorità locali, regionali e richiedere un supporto alle autorità nazionali e comunitarie.

Cagliari, 8 marzo 2013