CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1062/A
INTERROGAZIONE SOLINAS Antonio - BARRACCIU, con richiesta di risposta scritta, sulla delibera della Giunta regionale n. 7/16 del 5 febbraio 2013 - Piano dell'offerta formativa, di ridefinizione e di dimensionamento della rete e delle istituzioni scolastiche per l'anno scolastico 2013/2014. Linee guida.
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I sottoscritti,
premesso che con le deliberazioni della Giunta regionale n. 7/4 del 16 febbraio 2012, n. 9/55 del 23 febbraio 2012 e n. 11/2 del 6 marzo 2012 è stato adottato l'ultimo dimensionamento con il quale è stato significativamente ridotto il numero delle autonomie scolastiche in Sardegna, mentre con la delibera n. 7/16 del 5 febbraio 2013 la Giunta regionale approvava le linee guida riguardanti il Piano dell'offerta formativa, di ridefinizione e di dimensionamento della rete e delle istituzioni scolastiche per l'anno scolastico 2013/2014;
osservato che nel processo di definizione del Piano intervengono numerosi soggetti tra i quali le province (che convocano le conferenze provinciali e sono responsabili dei piani provinciali di dimensionamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 233 del 1998, definendo in maniera autonoma gli ambiti funzionali per le procedure programmatorie provinciali, all'interno delle quali organizzare le preconferenze territoriali: unioni di comuni o zone aventi identità storico culturali preminenti) e i comuni, che hanno competenza sul primo ciclo di istruzione ai sensi di quanto previsto dall'articolo 139 del decreto legislativo n. 112 del 1998, per i quali si auspica un forte coinvolgimento delle unioni dei comuni, considerata "l'evoluzione in atto del quadro normativo, nonché l'esigenza di costituire strutture reticolari e poli territoriali di istruzione scolastica capaci di superare le residuali logiche campanilistiche, in favore di una organizzazione che possa garantire adeguati livelli di qualità dell'istruzione, è auspicabile un forte coinvolgimento delle unioni dei comuni";
preso atto che in numerosi territori della nostra Isola gli enti locali e le province cercano, con grande serietà e fatica, di trovare una sintesi ed un equilibrio tra la necessità di garantire "adeguati livelli di qualità nell'istruzione" e l'esigenza di mantenere una presenza diffusa delle istituzioni scolastiche del territorio;
ribadito che l'innalzamento della qualità dell'offerta formativa non può passare solo attraverso processi di razionalizzazione, ma necessita di investimenti importanti sul tempo-scuola, sugli organici sia dei docenti che del personale ATA, sull'edilizia scolastica, sulla sicurezza, sull'innovazione, sulla formazione;
sottolineato che tali investimenti dovrebbero essere prioritariamente garantiti in quei territori delle aree interne dell'Isola che, con senso di responsabilità, hanno già operato, o opereranno, nel senso di dimensionare gli istituti scolastici ed i punti di erogazione in armonia con le disposizioni, anche attraverso accorpamenti;
evidenziato infine che l'iter procedurale prevede l'invio delle proposte dei piani provinciali alla Giunta regionale entro il 20 febbraio 2013;
ritenuto il tempo messo a disposizione dei soggetti interessati non congruo rispetto alla complessità del problema,
chiedono di interrogare l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere se non ritenga:
1) opportuno ed urgente rivedere i tempi per la definizione del Piano, costituendo un congruo allungamento degli stessi;
2) fondamentale ancorare l'approvazione del Piano ad una serie di interventi tesi a garantire l'aumento del tempo scuola, il consolidamento degli organici, gli investimenti infrastrutturali e tecnologici a vantaggio della qualità del sistema formativo isolano.Cagliari, 8 marzo 2013