CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1043/A
INTERROGAZIONE PIRAS, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata proroga del progetto di riutilizzo dei circa 130 lavoratori in CIGS che per ultimi, ma in tempo utile, hanno inoltrato la domanda alla Regione.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- in data 9 gennaio 2013, presso l'Assessorato regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, è stato sottoscritto, fra l'Assessore competente e i rappresentanti delle amministrazioni provinciali e dell'ANCI, la Direzione regionale INPS, Italia lavoro Spa, le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro, delle organizzazioni delle professioni e del sistema bancario, il verbale di accordo istituzionale per il rinnovo della concessione degli ammortizzatori sociali in deroga per l'anno 2013;
- questo accordo avrebbe dovuto consentire la proroga, per l'anno 2013, dei trattamenti di CIGS e mobilità in deroga, già autorizzati ed erogati per il 2012;
- in questo modo, i lavoratori avrebbero potuto proseguire nel progetto di riutilizzo presso le pubbliche amministrazioni o associazioni onlus territoriali che ne avevano fatto richiesta;
- avrebbe dovuto consentire, inoltre, l'autorizzazione per l'anno 2013 delle nuove concessioni di CIGS e mobilità in deroga;
considerato che:
- entrambi i benefici sarebbero stati concessi nel limite delle risorse finanziarie disponibili;
- la richiesta di intervento di proroga, inoltre, doveva essere presentata per via telematica tramite un apposito sito internet dedicato messo a disposizione dalla Regione;
- i lavoratori interessati, in numero di circa 600, quindi, nel volgere di poche ore, avrebbero dovuto inviare la domanda, confidando di riuscire a rientrare nel numero previsto in relazione alle risorse disponibili limitate;
preso atto che:
- al termine della procedura non tutti i lavoratori hanno potuto godere della proroga, in quanto, come detto, le risorse erano limitate a causa della mancata erogazione dei finanziamenti quota parte del Governo nazionale;
- la graduatoria finale è stata redatta in modo cronologico, vale a dire tenendo conto della data e dell'orario in cui questi lavoratori hanno potuto collegarsi al sito, penalizzando, evidentemente, gli ultimi che hanno potuto collegarsi e inoltrare la richiesta;
- un numero consistente di 130 lavoratori, quindi, non potrà più beneficiare della proroga sul progetto di riutilizzo, penalizzando questi stessi lavoratori e le loro famiglie, private di un necessario sussidio economico, ma anche le amministrazioni in cui lavoravano e che, nel volgere di pochi giorni si sono trovate a fronteggiare una emergenza in organico relativamente ai progetti e ai programmi a cui erano destinati questi lavoratori;
evidenziato che:
- questa situazione provocata, parrebbe, da una visione ossessivamente burocratica sul procedimento, ha provocato l'assurda situazione che, nello stesso comune, alcuni lavoratori potranno riprendere il lavoro, mentre ad altri questo non viene più concesso;
- in tanti, soprattutto alcune organizzazioni sindacali, hanno denunciato la procedura adottata in quanto priva delle più elementari condizioni di giustizia sociale,
chiede di interrogare l'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per sapere:
1) quali iniziative si intendono avviare al fine di rimuovere eventuali e palesi sperequazioni fra lavoratori in CIGS e mobilità in deroga, inseriti lo scorso anno nel progetto di riutilizzo presso le pubbliche amministrazioni o associazioni onlus territoriali che ne avevano fatto richiesta;
2) quali iniziative si vorrebbero mettere in campo al fine di reperire ulteriori risorse finanziarie così da tutelare anche quei circa 130 lavoratori i quali, pur avendo diritti e titoli, sono stati esclusi dal progetto di riutilizzo solo perché, pur in tempo utile, sono stati gli ultimi a inoltrare la richiesta di proroga attraverso il sito internet della Regione;
3) se non ritengano opportuno programmare ulteriori incontri con le organizzazioni di categoria al fine di dirimere l'incresciosa vertenza di questi lavoratori esclusi dal programma.Cagliari, 5 febbraio 2013