CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1041/A

INTERROGAZIONE ZUNCHEDDU, con richiesta di risposta scritta, sulla carenza di trasparenza e tempestività nell'informazione dei cittadini rispetto ai frequenti episodi di anomalie all'interno della raffineria Saras e sulle misure che intendono intraprendere al fine di attivare tutti i dovuti piani di prevenzione, protezione ed eventualmente di evacuazione.

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La sottoscritta,

premesso che:
- in questi ultimi giorni si ripropone la questione ancora irrisolta del controllo delle emissioni in atmosfera entro i limiti consentiti dalla normativa vigente e della carenza di azioni concrete finalizzate non solo al monitoraggio e alle rilevazioni di inquinanti nell'aria, ma soprattutto alla tutela della salute dei cittadini, oltre che del territorio e dell'ambiente;
- infatti, oltre ai vari episodi che si sono verificati e continuano a verificarsi negli anni, tra dicembre 2012 e gennaio 2013 si sono registrate diverse "situazioni limite" che hanno messo in allarme la popolazione dell'area intorno alla raffineria della Saras e in particolare i cittadini di Sarroch, rafforzandone preoccupazioni e perplessità sulle ripetute segnalazioni che si sono succedute nel tempo riguardo al superamento della soglia di rischio prevista per molti agenti inquinanti e dannosi per la salute dell'uomo;
- già nell'interrogazione n. 649/A del 27 luglio 2011 si era portata all'attenzione del Presidente della Regione e dei competenti Assessorati dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e della difesa dell'ambiente la problematica dello stato di inquinamento dell'aria a Cagliari e in provincia, come già fortemente denunciato anche dai Medici per l'ambiente (ISDE) e dalle competenti associazioni ambientaliste (Amici della Terra e Gruppo d'intervento giuridico);
- in particolare erano stati riportati i dati del report dell'ARPAS sulla qualità dell'aria:
- già nel marzo 2011 la centralina CENSA1 (Sarroch - Guardia di finanza) in relazione alle polveri sottili (PM10), registra 9 superamenti complessivi della media giornaliera, con un valore massimo di 112 microgrammi per metro cubo nella CENSA1 (Sarroch - Guardia di finanza);
- nel giugno 2011 nella centralina CENSA8 Cagliari-Macchiareddu in relazione alle polveri sottili (PM10) ci sono stati 6 superamenti complessivi della media giornaliera, con un valore massimo di 162 microgrammi per metro cubo;
- dati allarmanti non solo relativamente ai valori relativi al PM10 che non corrispondono ancora ai valori della direttiva del Consiglio europeo 1999/30/EC, ma soprattutto al fatto che continuano a non far riferimento al PM2,5 (ritenuto dagli studiosi ben più nocivo del PM10, in quanto contiene nanoparticelle, di dimensioni inferiori a 100 nm e che pertanto possono indurre una serie di eventi avversi a livello polmonare, cardiocircolatorio e anche a livello di sistemi e organi diversi, incluso il sistema nervoso centrale);
- fra i dati più allarmanti si ricordano quelli registrati in occasione di un altro episodio, analogo a quelli riscontrati negli ultimi mesi e nella giornata del 24 gennaio 2013, verificatosi nel febbraio 2008, quando infatti, come anche riportato dalla stampa "per molte ore il valore del solfuro di idrogeno rilevato dal sistema antinquinamento successivo all'incidente, e cioè alla rottura di un impianto Cracking, era di 134,10 alle quattro del pomeriggio, di 291,63 alle 17, di 611.44 due ore più tardi, di 434,39 alle 19 di mercoledì, di 222,33 alle 21";
- oltre alla gravità dei dati sopra riportati, che negli anni continuano a registrare un progressivo incremento di tali anomalie, a causare dubbi e preoccupazioni è anche il mancato rispetto del diritto alla trasparenza e alla tempestività nell'informazione dovuta ai residenti; di fronte a situazioni anomale e allarmanti come quelle verificatesi il 24 gennaio 2013 e negli ultimi tempi, la Saras non può trincerarsi dietro tardivi e vacui comunicati stampa, ma dovrebbe attivarsi con le istituzioni preposte, di ogni ordine e grado, affinché questi eventi non abbiano più ad accadere;
- anche nel caso in oggetto, le poche e frammentarie informazioni ricevute dai cittadini sono arrivate solo a seguito delle forti e continue sollecitazioni di questi ultimi (questa volta la causa dell'incidente sarebbe riconducibile ad un blackout che avrebbe mandato in tilt la rete elettrica della raffineria, causando la fuoriuscita di idrocarburi gassosi nell'aria e, quindi, la fumata nera che si è estesa per diversi chilometri, tanto che alcune segnalazioni sono arrivate anche da persone residenti in aree che distano decine di chilometri dalla raffineria); inoltre, a rafforzare le perplessità e le paure dei cittadini è il fatto che tali episodi, ormai sempre più frequenti, possano essere ricondotti a falle e/o criticità all'interno degli impianti, per cui sarebbe doveroso intraprendere urgenti misure atte a evitare il verificarsi di situazioni ben più gravi,

chiede di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere:
1) quali siano i dati di cui dispongano in relazione alle emissioni nell'aria relative ai giorni in cui tali episodi si sono verificati, con particolare riferimento a quelli citati in premessa del dicembre 2012 e del 24 gennaio 2013;
2) se in merito abbiano ricevuto note e chiarimenti da parte della Saras;
3) se non ritengano opportuno attivarsi, in sinergia con tutte le autorità competenti a tutti i livelli, per studiare delle misure finalizzate non solo al monitoraggio e alle rilevazioni di inquinanti nell'aria, ma soprattutto alla tutela della salute dei cittadini, oltre che del territorio e dell'ambiente;
4) se, nel rispetto della massima trasparenza dovuta ai cittadini e al fine di evitare future situazioni di allerta, intendano adottare un sistema di informazione immediato e celere per le popolazioni nei momenti in cui si verificano episodi come quelli descritti in premessa e se sia nelle loro intenzioni di predisporre e attivare i dovuti piani di prevenzione, protezione ed eventualmente di evacuazione.

Cagliari, 5 febbraio 2013