CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 1000/A
INTERROGAZIONE COCCO Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sui gravi problemi causati a tante famiglie disagiate dagli aumenti stabiliti dall'Ente foreste sul prezzo del legnatico.
***************
Il sottoscritto,
premesso che:
- sull'argomento si richiama integralmente la precedente interrogazione n. 963/A - COCCO Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sulla deliberazione del consiglio di amministrazione dell'Ente foreste n. 95 del 13 luglio 2012, già presentata in Consiglio regionale in data 8 ottobre 2012;
- come ampiamente prevedibile ed illustrato nella suddetta interrogazione, i pesantissimi aumenti sul prezzo del legnatico, stabiliti dall'Ente foreste con deliberazione n. 95 del 13 luglio 2012, con incrementi superiori al 50 per cento, sono andati a colpire le fasce più deboli della popolazione, più deboli in quanto appartenenti alle fasce a basso reddito, già messe in ginocchio dalla gravissima crisi, e doppiamente più deboli in quanto prevalentemente residenti in quelle zone interne che di fatto, partendo già da situazioni di estremo svantaggio, negli ultimi decenni hanno vissuto la continua espoliazione e la progressiva dissolvenza del proprio tessuto economico e sociale;
- le condizioni sempre più drammatiche delle popolazioni delle zone svantaggiate, per le quali reiteratamente le istituzioni e le competenti autorità hanno lanciato allarmi sul forte rischio di tensione sociale, non sono più in grado di assorbire ulteriori aggravi che ormai vanno spesso ad incidere sulle stesse possibilità di sopravvivenza;
- proprio perché il prezzo era tenuto fermo dal 2005, l'acquisto del legnatico è rimasto o è divenuto l'unico mezzo di riscaldamento di una gran parte della popolazione di territori come quelli del Goceano, sia per la prevalenza delle zone montane destinate a legnatico per usi civici, sia per la particolare rigidità delle stagioni invernali, sia per la tipologia delle abitazioni che, nei piccoli centri, dispongono esclusivamente del tradizionale camino e non utilizzano altre forme di riscaldamento;considerato che:
- l'ennesima beffa consumatasi con il quasi raddoppio dei costi del legnatico sta contribuendo ad aggravare le già pesanti condizioni di vita in territori già gravemente penalizzati;
- l'aumento del prezzo del legnatico appare essere ancora più gravoso se si ritiene che le zone ove maggiormente lo stesso viene consumato sono caratterizzate da un tasso di disoccupazione elevatissimo e moltissimi soggetti vivono di pensioni minime;
- in molti comuni delle zone interne ed in particolare del Goceano, sta montando la protesta perché per numerose famiglie è diventato ormai impossibile provvedere al riscaldamento delle proprie abitazioni, mettendo così a forte rischio la stessa salute dei cittadini, in particolare bambini, anziani ed ammalati;
- ormai il livello di disperazione che si registra soprattutto tra le popolazioni dei piccoli comuni dell'interno ha da tempo raggiunto limiti di intollerabilità e cresce esponenzialmente il rischio dell'esplosione di forti tensioni sociali ogni qualvolta c'è un aggravarsi delle già compromesse condizioni di vita che subiscono un ulteriore peggioramento,chiede di interrogare l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere se non ritenga necessario ed improcrastinabile porre in essere con urgenza un provvedimento per l'annullamento del nuovo prezziario e il ripristino delle tariffe precedenti, considerando le gravi difficoltà in cui versano tante famiglie sarde utenti del servizio erogato dall'Ente foreste e il conseguente rischio di accrescimento di atti di protesta e gravi tensioni sociali.
Cagliari, 4 dicembre 2012