CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 986/A

INTERROGAZIONE DEDONI, con richiesta di risposta scritta, sulla dismissione di diversi campi sperimentali dell'agenzia regionale AGRIS Sardegna.

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Il sottoscritto,

premesso che la situazione occupazionale in Sardegna è aggravata ulteriormente dalla feroce crisi che interessa tutti i settori produttivi e che nella Provincia di Oristano è sicuramente più pesante perché incide in modo sostanziale, nel settore primario, essendo questo territorio particolarmente vocato all'agricoltura in tutte le sue possibilità produttive;

atteso che alcune decisioni di ordine-politico amministrativo hanno concretizzato una situazione di crisi, ma ancor di più potrebbero compromettere il livello occupazionale in questo importante settore; inoltre con tali atti si rischia di vanificare i risultati sinora ottenuti anche utilizzando i finanziamenti dell'Unione europea per mantenere un congruo numero di lavoratori nei campi; vieppiù con questi atti si pongono in essere ulteriori fattori discriminanti e chiaramente non in linea il desiderio della stragrande maggioranza dei sardi di veder implementare l'occupazione finalizzandola ad una crescita possibile nella ricerca e valorizzazione delle varie coltivazioni;

constatato che alcuni campi sperimentali che fanno capo all'agenzia AGRIS, ubicati per la gran parte nel territorio della Provincia di Oristano, sono destinati alla dismissione con conseguente compromissione dei livelli occupazionali, fatto questo che oltre a realizzare un mancato sviluppo incidendo sulle presenze dei lavoratori in quelle aziende, crea diseconomie ed esborsi di finanziamenti pubblici nei comuni cui tali campi verrebbero destinati;

considerata la necessita di tutelare il gruppo di lavoratori stagionali che hanno operato finora nelle aziende sperimentali di AGRIS, interessate al processo di ristrutturazione coinvolgendo anche altri enti del comparto agricolo e non solo;

atteso che nel riassetto dell'Agenzia AGRIS sono stati ritenuti prioritari il riordino e la razionalizzazione delle strutture presenti in tutto il territorio regionale e tale razionalizzazione riguarda anche l'aspetto occupazionale, interessando tutto il personale operante prima della riforma e, in modo ancor più significativo, i lavoratori stagionali, contraddicendosi nel significato più pregnante di razionalizzazione e riordino, poiché si vengono a perdere tutte le capacità acquisite nel tempo ed il know-how;

ritenuto che la ridefinizione dei compiti istituzionali di AGRIS potrebbe vedere ridimensionati in particolare il vivaismo su specie arboree e la sperimentazione in ortoflorofrutticoltura e che i tagli andrebbero ad incidere specificatamente sulle aziende presenti nel territorio dell'Oristanese di Pesaria, Palmas Arborea, Azienda Palloni di Nuraxinieddu e San Nicolò d'Arcidano;

constatato che se verrà apportata una riduzione delle strutture sperimentali, questa porterebbe, sicuramente, la compromissione a discapito delle aziende oristanesi, quindi tutto il grande lavoro di ricerca e sperimentazione che ha garantito un miglioramento sostanziale nelle imprese agricole della nostra Isola; a tal riguardo sembrerebbe superfluo rammentare la vocazione agricola della Provincia di Oristano che rischia di promuovere un esodo dai lavori delle terre in un ambito in cui il tessuto produttivo è fortemente radicato e motivato, e non supportato da diverse alternative produttive;

preso atto che qualsiasi ipotesi di dismissione delle aziende e delle attività finora presenti rischia di determinare una drastica e pesante riduzione del personale che potrebbe essere invece in tempi di crisi incrementato con la possibilità di ottenere un alto valore aggiunto su tutta la produzione agricola isolana;

evidenziato che "a contraris" si rischia di appesantire il fardello già pesante di alcuni comuni che verrebbero interessati, senza un reale utilizzo di quei fertili terreni con l'aggravante di dover aggiungere ulteriori finanziamenti pubblici senza reali risultati che in tempi di grave crisi dovrebbero essere veicolati e finalizzati per uno sviluppo futuro rendendo competitiva la nostra economia agricola; in particolare si segnala la necessità di potenziare tutta la parte riguardante la sperimentazione nell'ortoflorovivaistica che invece, da qualche anno, segna in negativo la produzione nelle aziende agricole presenti nel mercato, che avrebbero una grande necessità di collaborazione e nuove tecniche colturali in costanza anche di una mutazione climatica che riduce la produttività ed il guadagno dell'impresa agricola,

chiede di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale e l'Assessore regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica per sapere se:
1) siano a conoscenza delle problematiche sopra esposte;
2) non ritengano necessario valutare con attenzione le ricadute negative che le dismissioni in oggetto determinerebbero in particolare su alcuni campi sperimentali del territorio della Provincia di Oristano, compromettendo seriamente, oltre ai posti di lavoro effettivi e stagionali, risultati importanti nella sperimentazione e innovazione;
3) non ritengano di dover adottare gli opportuni provvedimenti al fine di valutare, sotto il profilo economico, i notevoli investimenti effettuati anche recentemente che hanno consentito il realizzarsi di strutture aziendali modello ed in perfetto stato d'uso, fornite di una dotazione di macchine e strumenti di prim'ordine e di un gruppo di lavoro effettivo e stagionale di elevata professionalità.

Cagliari, 9 novembre 2012