CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 980/A

INTERROGAZIONE AGUS - BARRACCIU - CORDA - ESPA, con richiesta di risposta scritta, in merito ad un possibile sostegno finanziario al Centro di ricerca per le staminali.

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I sottoscritti,

premesso che:
- la terapia cellulare basata sull'uso delle cellule staminali è ormai riconosciuta universalmente come uno tra i più promettenti strumenti in mano alla moderna medicina per combattere e sconfiggere moltissime malattie ad alto impatto sociale, nelle quali la terapia rigenerativa costituisce la sola arma contro la perdita irreversibile di cellule tessuti e organi;
- le enormi potenzialità che le cellule staminali offrono in campo terapeutico hanno generato in tutto il mondo un crescente interesse scientifico e tecnologico che si è rapidamente tradotto in forti investimenti finanziari pubblici e privati, che a loro volta grazie alle conoscenze scaturite dalle progetto di sequenziamento del genoma umano hanno portato a una rapidissima crescita di conoscenze sui vari tipi di cellule staminali, culminata in recenti scoperte riguardanti le cellule staminali indotte (TPS) per le quali proprio in questi giorni è stato assegnato il Premio Nobel agli scienziati Yamanaka e Gurdon;

preso atto che:
- per molte malattie è prevedibile un rapido passaggio dalla fase sperimentale a quella applicativa clinica, come risulta dal sito del National institutes of health (NTH), nel quale alla data del 24 ottobre 2012 erano registrati 1.557 trials terapeutici riguardanti il trapianto di cellule staminali, di cui più del 15 per cento riguardava studi in fase 3 e 4;
- per effetto dei tempi estremamente rapidi di evoluzione della ricerca sulle cellule staminali e per la mancanza ormai cronica di investimenti privati nel settore, l'Italia in generale, e la Regione in particolare, sta accumulando un grave ritardo di know-how sul tema delle cellule staminali; ciò soprattutto per quanto concerne i metodi di selezione, manipolazione e transdifferenziazione di queste cellule che, essendo destinate all'uso clinico, devono comunque essere certificate per standard di sicurezza e qualità stabiliti sia livello nazionale che comunitario;

considerato che:
- il trapianto di cellule staminali emopoietiche costituisce già una risorsa per la cura della maggior parte delle malattie ematologiche maligne o ereditarie in cui il Sistema sanitario della Regione Sardegna ha dimostrato di essere all'avanguardia sia in campo nazionale che internazionale (si consideri il primo trapianto al mondo di cellule staminali da donatore non correlato per la cura della talassemia effettuato nel 1992 dall'equipe della Cattedra di genetica medica dell'Università di Cagliari, e dei CTMO Osseo ASL Cagliari);
- lo stesso gruppo di ricerca negli anni seguenti ha proseguito l'attività clinica e di ricerca sulle cellule staminali mesenchimali;
- attualmente è impegnato a estendere gli studi applicativi a nuove fonti e tipi di cellule staminali come quelle presenti nel liquido amniotico o alle cellule staminali indotte (IPS) a partire da fibroblasti di pazienti con sclerosi laterale amiotrofica (SLA),

chiedono di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere se non sia il caso di intervenire attraverso un finanziamento specifico del settore finalizzato a generare una struttura inquadrata nell'ambito del suddetto gruppo di ricerca che possegga i requisiti previsti dalle linee guida internazionali per la selezione, caratterizzazione espansione e trasdifferenziazione di cellule staminali umane col compito di:
1) produrre attività di ricerca preclinica su cellule staminali animali e umane;
2) attività di supporto a trials terapeutici locali, nazionali e internazionali, anche finalizzata all'autofinanziamento;
3) generare know-how per medici, biologi e tecnici di laboratorio.

Cagliari, 31 ottobre 2012