CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 978/A
INTERROGAZIONE LOTTO - SABATINI - SOLINAS Antonio - CUCCA, con richiesta di risposta scritta, sullo stato di attuazione del piano di intervento straordinario per la lotta alla peste suina africana ed il rilancio del settore suinicolo sardo.
***************
I sottoscritti,
premesso che il giorno 15 maggio 2012 presso Villa Devoto è stato sottoscritto un protocollo d'intesa tra la Regione autonoma della Sardegna e le organizzazioni professionali agricole (OOPPAA) per il superamento dell'emergenza peste suina africana (PSA) e per la valorizzazione e tutela delle produzioni del comparto suinicolo sardo;
considerato che detto protocollo prevedeva tra l'altro che la Regione si impegnasse:
1) a completare l'anagrafatura di tutto il patrimonio suinicolo sardo attraverso un piano straordinario da realizzarsi a cura dei competenti servizi veterinari delle ASL, che dovrà concludersi entro il 30 luglio 2012, con la collaborazione dell'Associazione regionale allevatori (ARA) e delle associazioni provinciali allevatori (APA), delle OOPPAA che cureranno ogni opportuna azione di sensibilizzazione;
2) ad intensificare contestualmente il controllo sul territorio da parte degli organi di vigilanza al fine dell'emersione del sommerso;
3) a porre sotto sequestro, dopo tale data, gli animali non anagrafati, animali sui quali sarà effettuato il controllo sierologico, l'anagrafatura e affidando di seguito gli stessi in custodia;
4) a realizzare, al fine di migliorare dal punto di vista genealogico e sanitario l'allevamento dei suini in Sardegna, nonché valorizzare il suino di razza sarda, un centro di fecondazione artificiale con 40 verri di cui 2 di razza sarda in collaborazione con ARA e ARPAS;
5) ad attivare lo studio di una eventuale misura incentivante per il benessere animale nella filiera suinicola, con un piano pluriennale (almeno triennale) da realizzarsi d'intesa con le OOPPAA;
6) a valutare il danno causato alle aziende suinicole, in regola con le norme sanitarie e non interessate dalla PSA, dalla mancata movimentazione conseguente alle restrizioni sanitarie imposte dall'autorità sanitaria a seguito della comparsa, in altre aziende, di focolai di PSA e ad attivare in loro favore un sostegno compensativo per gli allevamenti;
7) a dare celere attuazione alla deliberazione della Giunta regionale n. 46/63 del 16 novembre 2011, che prevede aiuti a favore delle aziende suinicole della Sardegna, con priorità per quelle situate nella zona ad alto rischio come definita dal Piano di eradicazione delle pesti suine, per il miglioramento, l'adeguamento o la realizzazione delle strutture aziendali di allevamento, nel rispetto delle norme sanitarie vigenti, a valere sulle risorse recate dall'articolo 14 della legge regionale 17 novembre 2010, n. 15;
8) a inserire delle premialità nei diversi bandi regionali a favore delle aziende virtuose che hanno saputo mantenere gli allevamenti indenni;
9) a promuovere ed accompagnare la costituzione di uno o più comitati promotori per il riconoscimento di DOP o IGP della carne e/o degli insaccati di suino prodotti in Sardegna, in particolare di quelli ottenuti dal "Suino di razza sarda";
10) a sollecitare il Governo nazionale perché provveda all'emanazione dei decreti attuativi di cui all'articolo 4 della legge 3 febbraio 2011, n. 4, recante "Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari", in armonia con il dettato del regolamento (CE) n. 1169/2011 del 25 ottobre 2011 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, al fine di consentire che nelle etichette delle carni e dei salumi venga resa obbligatoria l'indicazione dell'origine delle materie prime, nel rispetto del quadro normativo comunitario e nazionale in materia di etichettatura;
11) ad attivare politiche per la promozione del consumo di prodotti della "filiera suinicola sarda" nel circuito regionale, prevedendo, nel rispetto del quadro normativo comunitario e nazionale in materia, la tutela sui circuiti distributivi e nei luoghi di somministrazione, delle produzioni regionali e, se trasformate, di quelle realizzate con carni derivanti da animali nati, allevati e macellati in Sardegna;
12) a porre in essere azioni amministrative capaci di incoraggiare l'utilizzo del riferimento alla Sardegna solo per le produzioni di origine regionale, valutando la possibilità di introduzione di specifiche sanzioni per l'abuso nell'utilizzo dei riferimenti territoriali per prodotti di origine non regionale;visto che:
- con deliberazione n. 38/16 del 18 settembre 2012 la Giunta regionale ha ritenuto di dare corso, con un ritardo di ben due anni, a quanto previsto dall'articolo 14 della legge regionale 17 novembre 2010, n. 15, al sostegno alle aziende suinicole sarde ed ha pertanto previsto la programmazione dell'utilizzo di euro 5.600.000;
- con deliberazione n. 38/17 del 18 settembre 2012 la Giunta regionale ha ritenuto di dare corso, anche in questo caso con un inspiegabile ritardo, a quanto previsto dall'articolo 23 della legge regionale 11 marzo 1998, n. 8, aiuto alle aziende del comparto suinicolo per i maggiori oneri di alimentazione sostenuti in conseguenza delle misure sanitarie restrittive disposte per il controllo della peste suina africana, approvando le direttive per l'utilizzo, allo scopo, di euro 1.500.000;tenuto conto che esiste una situazione di conflittualità non risolta, relativa allo status giuridico e alle funzioni dei veterinari della medicina specialistica in rapporto convenzionale con le ASL, che sta creando non pochi problemi nel settore specie in vista dei gravosi impegni che l'attuazione dei programmi regionali per l'eradicazione della peste suina africana comporta e che va pertanto affrontata e ricomposta quanto prima;
preso atto che:
- quasi nulla è stato fatto per dare corso agli impegni di cui al citato protocollo d'intesa, nessuna delle scadenze indicate è stata finora rispettata e gli amministratori locali sono sempre più soli nel far fronte alle incombenze derivanti dal proprio ruolo di principali interlocutori di tutti quei soggetti localmente protagonisti dell'allevamento suino;
- lo stesso incontro tenuto dall'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale con le organizzazioni di categoria, in data 19 ottobre 2012, ha evidenziato l'insufficienza dell'azione della Regione, tutta volta al pur necessario controllo delle esportazioni di carne, ma assolutamente assente nella fase di rilancio del settore e nella costruzione di tutte quelle misure tendenti ad agevolare l'opera delle imprese suinicole sarde,chiedono di interrogare il Presidente della Regione l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) quali misure abbiano già adottato o intendano adottare affinché sul fronte della lotta alla peste suina africana e del rilancio del settore suinicolo sardo si eviti di accumulare ulteriori ritardi;
2) quale supporto intendano dare alle amministrazioni locali nei loro compiti istituzionali legati al progetto di eradicazione della peste suina africana;
3) quale azione di coordinamento intendano promuovere affinché il programma di anagrafatura di tutto il bestiame suino venga avviato e portato a termine in tempi compatibili con gli obbiettivi del progetto;
4) cosa pensino di fare per affrontare in via definitiva il problema dei veterinari della medicina specialistica in rapporto convenzionale con le ASL, anche per evitare che le attuali situazioni si riverberino negativamente sulla attività delle istituzioni regionali sul fronte del controllo della peste suina africana.Cagliari, 31 ottobre 2012