CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 974/A

INTERROGAZIONE MELONI Marco, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata previsione dei comuni sardi all'interno delle zone franche urbane di cui al decreto legge n. 179 del 2012.

***************

Il sottoscritto,

premesso che:
- l'articolo 1, comma 340 e seguenti, della legge n. 296 del 2006, così come modificato dall'articolo 2, comma 561, della legge n. 244 del 2007, aveva previsto l'istituzione di zone franche urbane (ZFU), aree di dimensione minima prestabilita dove concentrare programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese;
- al contempo detta disposizione di legge aveva istituito, nello stato di revisione del Ministero dello sviluppo economico, un apposito fondo con una dotazione di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009, per finanziamento di programmi di intervento da realizzarsi nelle ZFU;
- il Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), con delibera del 23 giugno 2009, aveva individuato 22 zone franche urbane ammesse ai benefici finanziari anzidetti di cui 3 nel territorio della Sardegna, ricadenti nei Comuni di Quartu Sant'Elena, Iglesias e Cagliari;
- per rendere effettivi tali stanziamenti, era necessaria l'emanazione dei regolamenti di attuazione, da effettuarsi entro dicembre 2010, termine entro il quale nessun regolamento attuativo è stato emanato;
- tale lacuna regolamentare è perdurata per tutto il 2011, a causa del lassismo del precedente Governo, che ha di fatto vanificato le citate disposizioni normative;
- nel decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179 (Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese), pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 19 ottobre 2012, n. 245, il Governo ha previsto la riproposizione delle zone franche urbane;
- il finanziamento delle esenzioni totali dalle tasse e delle imposte verrà finanziato con i fondi comunitari che le regioni potranno riprogrammare e così evitare di perdere per incapacità di spesa;
- il decreto legge sopra richiamato dispone che possano essere riprogrammati solo i fondi delle regioni appartenenti all'area "Convergenza", escludendo quelle, come la Sardegna, che per i parametri positivi registrati in passato, non sono più considerate tra quelle con più forte ritardo di sviluppo,

chiede di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio e l'Assessore regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica per sapere:
1) se, e in che modo, la Giunta regionale abbia rappresentato al Governo la richiesta di consentire anche alle regioni al di fuori dall'obiettivo "Convergenza" la riprogrammazione dei fondi comunitari;
2) se, e in che modo, la Regione intenda attivarsi al fine di anticipare al Governo la sua disponibilità ad effettuare una rapida riprogrammazione delle risorse necessarie a finanziare la misura che prevede l'istituzione delle zone franche urbane, che troverebbe applicazione nelle città di Cagliari, Quartu Sant'Elena ed Iglesias;
3) se non si ritenga opportuno, in considerazione dell'importanza delle zone franche urbane, quale prima sperimentazione di forme di fiscalità di vantaggio compatibili con la disciplina dell'Unione europea in materia, rappresentare al Governo l'opportunità che anche altri centri della Sardegna siano coinvolti in questo progetto;
4) in che modo la Giunta regionale voglia sensibilizzare il Governo ad attivarsi, anche in sede europea, per incrementare le opportunità offerte dalla fiscalità di vantaggio, quale strumento per la promozione dello sviluppo nei territori svantaggiati o in ritardo di sviluppo.

Cagliari, 23 ottobre 2012