CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 968/A

INTERROGAZIONE BRUNO - SANNA Gian Valerio, con richiesta di risposta scritta, sui gravi problemi che affrontano le scuole dell'infanzia non statali in Sardegna.

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I sottoscritti,

considerato il valore sociale e il servizio qualificato che le circa 270 scuole dell'infanzia non statali offrono agli oltre novemila alunni (di cui circa 50 diversamente abili) e alle loro famiglie in Sardegna;

constatato che, soprattutto nei centri più piccoli e disagiati, esse rappresentano l'unico presidio scolastico esistente;

premesso che la legge regionale n. 31 del 1984 (Norme sul diritto allo studio) prevede l'erogazione di contributi alle scuole dell'infanzia non statali nella misura del 75 per cento, comprese le spese di gestione e gli oneri per il personale;

rilevato che gli stanziamenti per il 2010, 2011 e 2012 coprono appena il 40 per cento delle spese ammissibili e non sono stati adeguati alle reali esigenze delle scuole costrette, in questi anni, a sostenere maggiori oneri dovuti all'aumento del costo della vita;

considerato che a subire le conseguenze di tale situazione è stato soprattutto il personale che, in qualche caso, su tredici mensilità ne ha percepito appena sei, e il rischio è che il costo venga scaricato sugli utenti già penalizzati dalla grave crisi economica,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere:
1) come intendano intervenire al fine di adeguare gli stanziamenti alle attuali esigenze onde scongiurare la possibile chiusura delle scuole, soprattutto nei centri più periferici e poveri, con il conseguente licenziamento di lavoratori specializzati del settore;
2) se non ritengano, inoltre, nella fase di predisposizione del bilancio, di operare una ricognizione tra i capitoli che vedono cospicui residui non spesi e non spendibili per destinarli alla riqualificazione e messa a norma degli edifici scolastici, finanziando opere immediatamente cantierabili, considerata la grave crisi occupazionale che interessa l'Isola.

Cagliari, 16 ottobre 2012