CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 967/A

INTERROGAZIONE LOTTO - SOLINAS Antonio - CUCCA, con richiesta di risposta scritta, sulle politiche dell'Assessorato regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale relativamente al rilancio e valorizzazione delle produzioni sarde a marchio di qualità ed in particolare dell'agnello di Sardegna IGP.

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I sottoscritti,

premesso che:
- l'agricoltura in Sardegna sta attraversando un profondo stato di crisi e necessita di politiche regionali adeguate per la valorizzazione delle produzioni locali e la salvaguardia dei redditi degli agricoltori;
- le produzioni sarde con marchio riconosciuto non sono poche, ma solo in alcuni casi hanno raggiunto livelli di sviluppo delle rispettive filiere tali da consentire una presenza consolidata nei mercati extra isolani;
- le produzioni di qualità certificata rappresentano comunque il principale strumento in mano al mondo agricolo sardo per rilanciare il settore e creare condizioni di crescita per le imprese agricole;

considerato che:
- il comparto ovicaprino, accanto ai marchi di qualità relativi ai formaggi Pecorino sardo DOP, Pecorino romano DOP e Fiore sardo DOP, dispone anche del marchio di qualità per l'agnello di Sardegna IGP;
- l'agnello rappresenta per l'azienda pastorale il prodotto di maggior valore dopo il latte e, se opportunamente valorizzato, potrebbe contribuire in maniera significativa all'incremento della produzione lorda vendibile senza comportare significativi costi di trasformazione;
- in Europa vengono consumati oltre 6.000.000 di agnelli di cui buona parte spacciati per agnelli sardi; se ciò rappresenta la testimonianza di una grande potenzialità di mercato per l'agnello di Sardegna IGP, può anche rappresentare una delle motivazioni più forti da parte del mondo estraneo alla produzione per ostacolare con ogni mezzo il percorso di sviluppo ed affermazione in tutte le aziende agro-pastorali sarde della produzione e certificazione dell'agnello;
- in Sardegna vengono macellati ogni anno circa 2.500.000 agnelli e nel 2010 sono stati certificati solamente 68.000 agnelli IGP, mentre nel 2011 il numero è aumentato fino a 137.500, con una incidenza dei capi certificati sul totale dei capi macellati intorno al 5,5 per cento del totale;
- una delle principali cause che ha finora frenato l'attività degli operatori, produttori e macellatori, è rappresentata dalle modalità di tracciabilità del prodotto, attualmente legata a procedure lunghe e complicate, ma che potrebbero essere notevolmente semplificate adottando il sistema di tracciabilità elettronica;

verificato che:
- la legge regionale n. 15 del 2010, all'articolo 21, prevede lo stanziamento di 300.000 euro per avviare le procedure di tracciabilità elettronica;
- a tutt'oggi non un euro è stato utilizzato di tale finanziamento, rinunciando in partenza ad ogni azione tendente ad agevolare lo sviluppo della filiera dell'agnello di Sardegna IGP,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale all'agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) quali passi intendano fare per coinvolgere l'Assessorato, l'Agenzia LAORE, l'Agenzia AGRIS, il consorzio di tutela, le organizzazioni dei produttori e dei macellatori per avviare un programma di rilancio delle filiere dei prodotti a marchio di qualità;
2) quali passi intendano fare in particolare per la filiera dell'agnello di Sardegna, la cui stagione sta per avere inizio;
3) quanto si intenda attendere ancora prima di mettere a disposizione dell'Agenzia LAORE e AGRIS lo stanziamento di 300.000 euro per la sperimentazione ed avvio della tracciabilità elettronica.

Cagliari, 10 ottobre 2012