CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 964/A

INTERROGAZIONE COCCO Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sulle ulteriori riduzioni, previste nel Piano di riorganizzazione scolastica 2012/2013, del personale ATA dell'Istituto comprensivo di Bono.

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Il sottoscritto,

premesso che:
- secondo le previsioni del Piano di riorganizzazione scolastica per l'anno scolastico 2012/2013, l'Istituto comprensivo di Bono, si trova a comprendere, oltre alla sede centrale nella quale è ubicata la scuola secondaria di 1° grado, anche 13 plessi o sedi staccate, tra l'altro ubicate in cinque comuni diversi, Anela, Bottidda, Burgos, Esporlatu, Illorai;
- all'aumento delle sedi staccate viene fatta conseguire, contro ogni logica e legittima aspettativa, una pesante riduzione del personale ATA destinato all'Istituto comprensivo, per il quale il Piano suddetto attribuisce, per l'anno scolastico appena avviato, 16 unità in organico di diritto, più 1 unità ex LSU, più un'ulteriore unità per consentire l'apertura di tutte le sedi, mentre, solo valutando gli accorpamenti, l'organico in oggetto dovrebbe contare su almeno 20 unità;
- nell'anno scolastico 2011/2012, l'Istituto comprensivo di Illorai poteva infatti contare, per l'organizzazione del servizio ausiliario, su 10 unità di collaboratori scolastici, più un part time di 18 ore;
- sempre per il 2011/2012, l'Istituto comprensivo di Bono aveva un organico di 15 unità di collaboratori scolastici (CS), più 1 unità di LSU per cui, pur depurando tale organico della quota assegnata al Comune di Bultei (4 unità su 3 scuole) assorbito, nel piano di dimensionamento, dall'Istituto comprensivo di Benetutti e dell'unità assegnata alla scuola primaria di Anela, attualmente soppressa, l'organico residuo dovrebbe essere di 10 unità più 1 di LSU che, sommati a quelli dell'ex Istituto comprensivo di Illorai, determinano un organico complessivo di 20 unità, più 18 ore, più 1 unità di LSU;
- la situazione assume i contorni del grottesco se si pensa che gli alunni residenti nel Comune di Anela, per un totale di 19 bambini, sono stati iscritti alla scuola primaria di Bono, complicando ulteriormente la gestione del personale;

considerato che:
- l'Istituto comprensivo di Bono appartiene ad un'area geografica fortemente caratterizzata da un'economia agro-pastorale debole, in perenne crisi di risorse e di strutture che presenta, e non da oggi, evidenti segnali di degrado e di disgregazione sociale per cui la scuola si è impegnata su questo fronte attivando ogni forma di collaborazione interistituzionale con gli enti locali, per contrastare i preoccupanti fenomeni di dispersione e di abbandono scolastico;
- questo territorio, quindi, rientra a pieno titolo fra quelli individuati come zone a rischio per cui le istituzioni scolastiche, attraverso lo specifico progetto organizzato in rete, vengono sovvenzionate annualmente con le apposite risorse previste dal contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL);
- la circolare ministeriale n. 5060 del 3 luglio 2012 contenente lo schema del decreto interministeriale conferma l'impianto normativo previsto dal decreto interministeriale del 29 luglio 2011, n. 66, che portava a compimento il piano di razionalizzazione triennale previsto dall'articolo 64 della legge n. 133 del 2008;
- nella stessa circolare si acclara, con toni altisonanti, la volontà di voler tutelare situazioni locali di particolare disagio e complessità stabilendo anche l'accantonamento di una quota di posti pari al 3 per cento della dotazione organica provinciale, situazioni che l'Istituto comprensivo di Bono rappresenta in tutta la loro gravità;

evidenziato che:
- se la dotazione organica regionale dei CS per l'anno scolastico 2012/2013 prevede solo 7 unità in meno in tutta la Sardegna è abbastanza singolare che, di queste, ben 4 unità vengano meno nell'organico di diritto dell'Istituto comprensivo di Bono;
- nonostante con l'organico di fatto 1'Ufficio scolastico provinciale (USP) di Sassari abbia attribuito altri 3 posti in deroga, che porterebbero la dotazione complessiva dell'Istituto comprensivo di Bono a 19 CS più 1 unità di LSU, le scuole presentano condizioni di problematicità tali che è assolutamente necessario un ulteriore incremento delle unità a disposizione;
- in particolare, per la scuola primaria di Bono la frequenza di 230 alunni, compresi i 19 provenienti dal Comune di Anela, con 9 alunni disabili, di cui alcuni particolarmente gravi, rende molto problematica la gestione del servizio ausiliario, attualmente 2 unità più un lavoratore ex LSU, e a questa si aggiungono la scuola primaria di Esporlatu e la scuola primaria di Burgos entrambe con 2 pluriclassi funzionanti a tempo normale con 30 ore settimanali distribuite su 5 giorni con 2 rientri e la scuola primaria di Illorai, con 2 pluriclassi funzionanti a tempo pieno con 40 ore settimanali distribuite su 5 giorni;
- nella scuola dell'infanzia (tutte le sedi) la presenza di un'unica unità di collaboratore scolastico, distribuita sulle 7 scuole dell'infanzia localizzate in 6 comuni diversi, qualcuna addirittura funzionante nello stesso edificio con la scuola primaria (Illorai), rende impossibile il funzionamento delle scuole in orario pomeridiano;
- nella scuola secondaria di 1° grado di Bono il funzionamento di 8 classi localizzate in 2 piani diversi, la palestra, le attività didattiche che con il tempo prolungato e l'indirizzo musicale si protraggono oltre le ore 19.00, la presenza degli uffici di presidenza e segreteria rendono necessaria la presenza di almeno 4 unità per garantire l'orario di funzionamento dalle ore 7.30 alle ore 20.00;
- deve essere inoltre garantito il funzionamento della scuola secondaria di 1° grado di Burgos che comprende 3 classi a tempo prolungato e la scuola secondaria di 1° grado di Illorai: 1 classe e 1 pluriclasse a tempo prolungato con 36 ore settimanali con 2 rientri pomeridiani;

sottolineato che risulta assolutamente inaccettabile e paradossale che la nuova configurazione amministrativo-scolastica con cui è stato ridisegnato l'ambito territoriale porti in dote anche questo ulteriore sacrificio in termini di posti di lavoro ad un territorio, quello del Goceano che ha già. ampiamente contribuito con la chiusura di 2 presidenze e il cui sistema scolastico da diversi anni viene ormai costantemente falcidiato anche con la chiusura di classi di vario ordine e grado,

chiede di interrogare l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per conoscere:
1) se sia a conoscenza dell'ulteriore contrazione prevista dal suddetto Piano di riorganizzazione scolastica per l'Istituto comprensivo di Bono, che renderebbe intollerabile una situazione già giunta al limite per la costante erosione della dotazione organica;
2) quali azioni intenda avviare nei confronti del Ministero dell'istruzione, università e ricerca al fine di ottenere la legittima applicazione dei principi previsti nella circolare ministeriale n. 5060 del 3 luglio 2012 a tutela delle aree geografiche svantaggiate e con situazioni di particolare complessità, per consentire che all'Istituto comprensivo di Bono sia riassegnato l'organico del personale ATA nella misura sufficiente richiesta dalla nuova configurazione prevista dal Piano di riorganizzazione scolastica 2012/2013;
3) se non ritenga opportuno attivarsi nei confronti del Governo nazionale, alla luce dei continui tagli che comportano sacrifici sempre più intollerabili per la una gran parte della nostra popolazione scolastica, personale docente, personale ATA, studenti di ogni ordine e grado, per ottenere una programmazione degli interventi sul sistema scolastico della Sardegna che tenga conto della ben nota complessità e peculiarità della realtà isolana.

Cagliari, 8 ottobre 2012