CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 960/A
INTERROGAZIONE COCCO Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sugli aumenti applicati al servizio mensa dall'ERSU di Sassari.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- l'ERSU di Sassari ha pubblicato le "nuove tariffe" dei pasti mensa che saranno applicate a partire dal mese di ottobre 2012;
- si tratta di un'autentica stangata: partendo da un aumento minimo che va da 1,90 euro a 2,10 o 2,30 euro a pasto per gli studenti le cui famiglie hanno un reddito compreso nella prima fascia, ma con variazioni a seconda dei crediti scolastici maturati, fino ad arrivare ad autentico salasso per la quinta fascia di reddito, con un aumento pari al 100 per cento, da 3,5 a 7 euro a pasto;considerato che:
- uno studente con reddito della prima fascia dovrà spendere per la mensa tra 4,20 e 4,60 euro al giorno e nella fascia n. 5 la bellezza di 14 euro;
- una famiglia media, con due figli, per farli studiare all'Università di Sassari, in prima fascia dovrà sborsare, solo per la mensa, da 126 o 138 euro al mese per ognuno, per arrivare all'assurdo della quinta fascia con 420 euro per ogni figlio per un totale di 840 euro per due al mese;
- da un attento esame e da un confronto con le tariffe delle università delle altre città in Italia, risulta che le tariffe per la mensa sono nettamente inferiori: ad esempio la Toscana, con le prestigiose sedi di Firenze, Pisa e Siena, per la fascia con reddito da 36.000 euro fino, addirittura, a 75.000 euro, stabilisce un costo di 3 euro a pasto completo, mentre alla Sapienza di Roma, la terza e quarta fascia di reddito, col reddito oltre 56.917,86 euro, pagano, rispettivamente, 4 e 5,75 euro;sottolineato che:
- l'Università di Sassari, nel servizio ristorazione per gli studenti, va così a collocarsi tra le più care d'Italia;
- peraltro in nessun'altra città italiana si sono registrati aumenti così elevati da configurare una vera e propria stangata per gli studenti e le loro famiglie;
- il consiglio di amministrazione ha giustificato i gravosi aumenti operati sulla base della maggiore inflazione e del conseguente aumento dei costi;
- tale giustificazione risulta invalidata dal fatto che l'inflazione e l'aumento dei costi dei prodotti alimentari colpiscono, in ugual misura, tutte le regioni, mentre si ribadisce che gli aumenti imposti dall'ERSU di Sassari sono i più alti in Italia;
- una politica di aggravio intollerabile per un servizio essenziale, avrebbe un effetto deterrente e mortificante sulle immatricolazioni e quindi andrebbe ad incidere negativamente sul numero di studenti dell'ateneo, di fatto rivelandosi una scelta pregiudizievole per il polo universitario sassarese;chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere:
1) se siano a conoscenza dell'ulteriore stangata imposta dal consiglio di amministrazione dell'ERSU agli studenti dell'Università di Sassari;
2) se ritengano legittime ed accettabili le motivazioni addotte dal consiglio di amministrazione, per giustificare aumenti che vanno ad aggravare le tariffe della mensa da un minimo del 20 per cento fino al 100 per cento;
3) quali azioni intendano avviare per impedire che la stangata annunciata dall'ERSU di Sassari si abbatta sugli studenti universitari e le loro famiglie già duramente colpite dalla più grave crisi economica che abbia mai investito la nostra Isola ed il territorio del nord Sardegna in particolare.Cagliari, 2 ottobre 2012