CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 947/A

INTERROGAZIONE COCCO Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sull'iniziativa del Ministro Francesco Profumo di dotare gli insegnanti delle Regioni Puglia, Calabria, Sicilia e Campania di un tablet.

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Il sottoscritto,

premesso che:
- è notizia recente che lo Stato Italiano ha deciso di destinare 24 milioni di euro alle scuole italiane al fine di attuare il progetto di digitalizzazione della scuola;
- nello specifico, si è appreso, 8,647 milioni serviranno a fornire di un computer le 34.558 classi di scuole medie e 15,650 milioni serviranno per rifornire le 62.600 classi delle superiori;
- per Puglia, Campania, Sicilia e Calabria l'intervento è più capillare e prevede il coinvolgimento di 2.128 scuole (il 64,5 per cento del totale) nelle quali sarà assegnato un tablet ad ogni docente, per un finanziamento complessivo di 31,8 milioni di euro, provenienti da fondi europei destinati solo alle regioni del sud, che vanno subito investiti pena la restituzione a Bruxelles;

ritenuto che:
- la volontà dello Stato Italiano di investire sulla digitalizzazione della scuola non può che suscitare approvazione e asseveramento da parte della nostra Regione che condivide il pensiero del Ministro nei termini in cui il rinnovamento deve partire dalle aule scolastiche;
- non altrettanto condivisibile appare l'iniziativa dello Stato di utilizzare, in un momento quale quello attuale, caratterizzato da necessità sussistenziali di ben altro spessore, un ragguardevole investimento di ben 31,8 milioni di euro, al fine di dotare un certo numero di insegnanti di un tablet;
- inoltre non ci si può che rammaricare dell'atteggiamento dello Stato che, ancora, una volta palesa la scarsa attenzione nei confronti della nostra terra;
- la Sardegna, infatti, non è stata inclusa nel novero di quelle destinatarie del finanziamento di 31,8 milioni di euro volto a dotare gli insegnati di un tablet;
- tale esclusione appare essere violativa del principio di uguaglianza e pari opportunità che inevitabilmente genererà discrasie tra le varie scuole;
- invero, nell'ambito della scuola pubblica tutti gli istituti dovrebbero essere accomunati da una base standard comune ed uniforme;
- infatti, attraverso tale incomprensibile scelta si verranno ad avere scuole pubbliche di serie A e scuole pubbliche di serie B;

considerato che:
- la Regione, grazie anche alla vicinanza culturale, è sempre stata accomunata, in tutte le iniziative, anche in ambito governativo, al sud Italia;
- pertanto, non è dato capire il motivo dell'esclusione, da parte dello Stato Italiano, della Regione dal progetto di fornire il tablet agli insegnanti;
- tale decisione appare ancora più incomprensibile se si considera il particolare periodo storico che sta interessando la nostra terra, la grande ondata di crisi che si sta riversando sulla stessa e la necessità di potenziare e rinnovare i canali scolastici;
- infatti, il rinnovamento può e deve arrivare dalla scuola, attraverso la formazione di nuove e giovani menti,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere quali azioni intendano porre in essere al fine di garantire anche alla Sardegna le medesime opportunità che sono state riconosciute agli insegnati delle Regioni Puglia, Calabria, Sicilia e Campania.

Cagliari, 20 settembre 2012