CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 943/A
INTERROGAZIONE AGUS, con richiesta di risposta scritta, in merito al rilevamento da parte dell'ARPAS del grave inquinamento che interessa il Rio Irvi e il compendio di Piscinas nel Comune di Arbus.
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Il sottoscritto,
premesso che ormai è all'attenzione dell'opinione pubblica il gravissimo inquinamento che interessa l'area di ponente della miniera di Montevecchio, lungo il Rio Irvi sino a Piscinas, dovuto al grave stato di abbandono del compendio minerario da oltre venti anni;
preso atto che le concentrazioni di cadmio rilevate dall'Agenzia regionale per l'ambiente, da 1 a 4 microgrammi/litro, vanno ben oltre il limite consentito, e che associate agli altri pesanti inquinanti riscontrati, come l'arsenico, il nichel, il cobalto, lo zinco, il manganese ed il ferro, costituiscono un pesantissimo danno all'ambiente e all'immagine dell'importante area naturalistica, con il rischio di alta compromissione permanente;
considerato che nel decreto del Ministro dell'ambiente 18 settembre 2001 n. 468 (Programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati) sono stati inseriti il Rio Irvi, la diga fanghi di Montevecchio ed il Rio Montevecchio, sino agli stagni di San Giovanni, e finanzianti con circa 23 miliardi di vecchie lire ed a tutt'oggi mai utilizzati per il conflitto giuridico innescatosi tra IGEA Spa, detentrice delle aree e l'ATI individuata quale soggetto attuatore;
ritenuto che alla luce di quanto rilevato, ma che da tempo si conosceva, vi è la necessità di un immediato intervento in capo ad IGEA Spa, ma è anche necessario che altrettanto immediatamente si ritrattino le risorse economiche con il Ministero dell'ambiente, perché i fondi previsti dal decreto ministeriale n. 468 del 2001 per le aree ad alto rischio ambientale lasciateci in eredità dall'ENI, siano trasferiti direttamente alla Regione e gestiti con IGEA Spa, braccio operativo regionale al fine costituito ed oggi società in house,
chiede di interrogare l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente, per conoscere quali atti intenda adottare nell'immediato e nelle more di una nuova intesa, che consenta di utilizzare pienamente le risorse nazionali per le bonifiche, sino alla loro completa attuazione, e se non sia opportuno predisporre presso il cantiere di Telle/Casargiu un impianto di energia da fonti alternative, finalizzato alla produzione di energia elettrica sufficiente ad alimentare un impianto di sollevamento che abbassi il livello piezometrico delle acque sottraendole al contatto con le parti filoniane ancora scoperte e le attrezzature ed impianti lasciati sul fondo delle gallerie nell'atto dell'abbandono e che oggi sono la causa principale del grave inquinamento ambientale e non solo; inoltre, l'impianto da fonti alternative potrebbe essere tarato perché l'eccedenza di energia possa sostenere il funzionamento dell'impianto di trattamento delle acque e recuperare quelle risorse economiche sufficienti alla gestione del sistema integrato, senza ulteriori costi per la collettività.Cagliari, 13 settembre 2012