CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 932/A

INTERROGAZIONE MELONI Valerio - BRUNO - LOTTO - MANCA - CORDA, con richiesta di risposta scritta, sulla insostenibile condizione gestionale in cui si trova il Parco di La Maddalena.

***************

I sottoscritti,

preso atto che:
- dal sito istituzionale del Parco di La Maddalena in riferimento alle finalità e agli obiettivi dello stesso parco si legge testualmente:
"Tutela, economia e cultura sono linee di riferimento fondamentali e su questi assunti l'Ente definisce la sua azione che, sviluppandosi dalle finalità istitutive delle aree protette individuate dalla Legge 394/1991, può essere riassunta nei seguenti obiettivi fondamentali: preservare i beni ambientali, culturali e storici dell'Arcipelago di La Maddalena; favorire la conoscenza dell'ambiente naturale, anche mediante attività di educazione ambientale e di sensibilizzazione sui temi connessi alla tutela dell'ambiente; valorizzare le attività economiche tradizionali; favorire una corretta e più qualificata fruizione dei beni ambientali, anche promuovendo la fruizione destagionalizzata del territorio del Parco; promuovere nuove forme di economia parallele alle attività di tutela ambientale; favorire le attività giovanili legate all'ambiente; favorire gli scambi di esperienze con altre aree protette nazionali ed internazionali, con particolare riferimento allo spazio transfrontaliero tra Sardegna e Corsica (Parco Marino Internazionale), anche stimolando la conoscenza, l'amicizia e gli scambi culturali fra i popoli. Al Parco dunque è stata affidata una parte significativa delle responsabilità di dare risposte positive che, salvaguardando l'interesse della generalità dei cittadini, tuteli il bene primario costituito dall'ambiente che la comunità della Maddalena ha saputo conservare, a fronte di un territorio contiguo, troppo spesso visto solo come un contenitore di cubature per seconde case.";
- tali significative iniziative sono poste principalmente in capo alla responsabilità del presidente del Parco, che avrebbe dovuto assumere in tutti questi anni decisioni conseguenti e volte al raggiungimento degli obiettivi su menzionati;
- l'attuale presidente del Parco, Giuseppe Bonanno, nominato con decreto ministeriale nel maggio 2007, dopo essere stato commissario straordinario, è alla guida dell'ente da più di sei anni;

considerato che:
- al di là dei proclami, poco o nulla è stato fatto rispetto ai compiti e agli obiettivi istituzionali dell'ente, soprattutto in relazione alla salvaguardia ambientale del Parco messa a rischio dal dissennato permesso che consente l'approdo di migliaia di turisti negli arenili delle isole minori e da una mancanza di controllo che permette perfino di rottamare, sempre nelle stesse spiagge e come si legge nella stampa locale, carcasse di elettrodomestici;
- è inaccettabile che strumenti di pianificazione quali il piano e il regolamento del Parco non sono ad oggi ancora definiti e accumulano un ritardo di sedici anni in quanto non si riesce a trovare il concerto con le istituzioni comunali, fatto gravissimo che delinea una mancanza di dialogo che pregiudica ovviamente l'attività dell'ente;
- è assolutamente indispensabile chiarire la vicenda legata alla redazione del piano e del regolamento che presenta aspetti poco trasparenti e censurabili in quanto sono state impegnate cospicue somme di risorse pubbliche per studi e progetti che non hanno assolutamente prodotto alcun risultato;
- non si capiscono le ragioni per cui per il progetto Bike Sharing, partecipato da parco e comune e totalmente finanziato dalla Regione, ad oggi non è stato neppure bandito il concorso per la sua realizzazione, con la nefasta conseguenza che, a causa del rifiuto del presidente di firmare il progetto predisposto dal direttore e dal responsabile dell'area tecnica, tale finanziamento è stato perduto;
- sono attribuibili al presidente prese di posizione assolutamente ingiustificate e decisioni che hanno impedito la realizzazione di progetti importanti quali la ristrutturazione del Forte Arbuticci e opere stradali a Caprera che ne hanno compromesso la sicurezza della circolazione;
- è sempre da addebitare al presidente l'irragionevole decisione di posizionare campi boe senza essere in possesso né di una concessione, né di autorizzazione da parte del demanio regionale e tanto meno della autorizzazione comunale, fatto che ha procurato una denuncia alla Procura della Repubblica e che se acclarato purtroppo denota scarso rispetto delle leggi regionali e statali che regolano la materia paesaggistica e demaniale nella nostra Isola;

considerato inoltre il frequente avvicendamento dei direttori, ben quattro in sei anni, che hanno lasciato l'incarico dopo aspri conflitti con il presidente e considerato che è assolutamente necessario chiarire i criteri per mezzo dei quali si stanno dando incarichi di diversa natura all'interno dell'ente,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere:
1) se non ritengano urgente, necessario e opportuno adottare tutte le iniziative necessarie per far luce sulla gestione del Parco di La Maddalena che allo stato presenta numerose criticità ed è completamente mancante di una strategia di pianificazione nel breve, medio e lungo periodo;
2) quali provvedimenti intendano prendere affinché cessi il moto di disaffezione presso la popolazione locale nei confronti del parco oggi percepito come un nemico ostile piuttosto che una opportunità di straordinaria importanza ambientale capace di dare benefici;
3) quali atti la Regione intenda mettere in essere perché la nomina del presidente sia concertata con le amministrazioni locali e non calata dall'alto di un ministero romano.

Cagliari, 2 agosto 2012