CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 926/A
INTERROGAZIONE VARGIU - DEDONI - COSSA - FOIS - MELONI Francesco - MULA, con richiesta di risposta scritta, sulla destinazione dl'ex Ospedale Marino di Cagliari.
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I sottoscritti,
considerato che:
- nell'attuale, gravissima situazione di crisi economica, sia il Governo regionale, che l'Amministrazione comunale di Cagliari hanno individuato nello sviluppo della filiera economica turistica una delle principali opportunità per rilanciare l'economia regionale e ribadire il ruolo trainante della città di Cagliari;
- lo sviluppo turistico della città di Cagliari passa anche attraverso la riqualificazione di imponenti cubature già esistenti, di grande pregio potenziale, in parte in dismissione dal demanio, in parte sin d'ora nella disponibilità regionale, la cui destinazione a fini turistici appare senz'altro strategica per il rilancio economico del territorio;
- nella spiaggia urbana cagliaritana del Poetto è ubicata la struttura dell'ex Colonia DUX, opera di pregio architettonico progettata da Ubaldo Badas e successivamente trasformata in Ospedale Marino;
- dopo la dismissione delle attività assistenziali presso l'Ospedale Marino ed il loro trasferimento nell'ex albergo ESIT (attualmente "Nuovo Ospedale Marino" della ASL 8 di Cagliari), la vecchia struttura ospedaliera è rimasta per decenni in totale abbandono, sino all'attuale stato di fatiscenza che costituisce un pericolo reale per la balneazione nel corrispondente tratto di litorale;
- in data 24 luglio 2006, la Regione ha pubblicato un bando di gara "per la valorizzazione dell'ex Ospedale Marino, ubicato in località Poetto, del Comune di Cagliari";
- tale bando di gara segue le linee guida della deliberazione n. 12/10 del 28 marzo 2006 della Giunta regionale e dispone che la valorizzazione dell'immobile debba essere orientata "verso destinazioni turistiche non residenziali", privilegiando quelle "legate alla cura, al benessere e ai servizi alla persona";
- in data 30 maggio 2007, l'Assessorato regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica, con determinazione n. 1364, individuava il soggetto aggiudicatario provvisorio del bando, che aveva proposto la realizzazione di un "Centro benessere - health farm-termale talasso terapica";
- dopo l'attivazione di lunghe ed estenuanti conferenze di servizio, il soggetto aggiudicatario avrebbe infine deciso di rinunciare all'opportunità di realizzare il proprio progetto;
- a seguito della rinuncia dell'aggiudicatario, di cui alla determinazione enti locali n. 1364 del 30 maggio 2007, la Regione avrebbe ipotizzato l'annullamento della gara, incontrando l'opposizione dell'Istituto Prosperius, proponente del progetto classificatosi al secondo posto, che avrebbe pertanto adito alle vie legali;
- lo stesso Istituto Prosperius avrebbe visto tutelati i propri diritti con sentenza n. 2188/2010 del Consiglio di Stato, che avrebbe riconosciuto la sua legittima aspettativa di portare a compimento il proprio progetto di valorizzazione dell'ex Ospedale Marino di Cagliari;
- in data 20 dicembre 2011, al termine delle conferenze di servizio, con delibera n. 73, il Comune di Cagliari ha approvato una prima variante del PUC, finalizzata a consentire la realizzazione del progetto di riqualificazione dell'ex Ospedale Marino, presentato dall'Istituto Prosperius;
- in data 22 maggio 2012, con delibera n. 33/2012, il Comune di Cagliari ha approvato un'ulteriore variante del PUC, anch'essa necessaria per consentire la realizzazione del progetto della Prosperius;
- il Comitato tecnico regionale per l'urbanistica (CTRU), esaminata la delibera n. 33/2012 del Comune di Cagliari, ha espresso parere di coerenza con prescrizioni e raccomandazioni, richiedendo al Comune "idonea documentazione di recepimento delle citate prescrizioni, completa della relativa documentazione", per poter disporre l'autorizzazione alla relativa pubblicazione sul BURAS;
- il Comune di Cagliari ha pertanto un'ulteriore occasione di riflessione sul futuro destino dell'ex Ospedale Marino che non può essere disgiunta dalla verifica finale di coerenza con il vincolo di destinazione turistica che appare intrinseco per un manufatto sito nel contesto della spiaggia del Poetto di Cagliari;
- la stessa Regione non può certo esimersi dalla valutazione di merito sulla destinazione finale della struttura dell'ex Ospedale Marino di Cagliari;
- il progetto finale dell'Istituto Prosperius sembrerebbe conservare una incontrovertibile destinazione a fini sanitari della struttura stessa;
- in particolare, la stessa lettura della delibera n. 73/2011 del Consiglio comunale di Cagliari consente di desumere come l'Istituto Prosperius intenda realizzare un "centro di riabilitazione di alta specialità", con "sezione di riabilitazione intensiva ed estensiva e sezione di eccellenza per ricovero riabilitativo";
- nella stessa Presentazione generale della proposta, l'Istituto Prosperius rileva, in premessa, come "il Piano sanitario regionale 2006-2008 dimostra che la Sardegna presenta una forte carenza di posti letto post-acuzie e per la lungodegenza";
- nella stesso studio della Prosperius è ribadito come "è fondamentale precisare che la sezione socio-sanitaria rappresenta il fulcro del nostro progetto. Da essa dipende la possibilità della copertura economica di un'attività per tutto l'anno";
- lo stesso studio della Prosperius ribadisce che è indispensabile che l'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale "riconosca una effettiva utilità al servizio di riabilitazione da noi proposto e sia disponibile ad inserire tali servizi tra quelli erogabili ai cittadini sardi, italiani ed europei, nell'ambito delle prestazioni (e delle dovute regole) del Sistema sanitario nazionale";
- lo stesso Istituto Prosperius gestisce già presso Umbertide una struttura ottenuta dalla riconversione di un vecchio ospedale, con caratteristiche assai simili a quelle proposte per la valorizzazione dell'ex Ospedale Marino e con ben duecento posti letto;
- l'esame del progetto della Prosperius indurrebbe pertanto a pensare che l'obiettivo principale della nuova struttura sia quello di realizzare un'offerta di tipo socio-assistenziale, anche rivolta al "turismo sanitario", attraverso l'attività di "riabilitazione di eccellenza" che troverebbe allocazione nell'ex Ospedale Marino;
- appare davvero difficile comprendere come tali attività assistenziali terapeutiche, con utilizzo di spazi di degenza e "attrazione di turismo sanitario" nazionale e internazionale possano conciliarsi con il vincolo "non residenziale" imposto dal bando di gara regionale;
- appare inoltre davvero difficile come possa essere comunque ipotizzata una struttura sanitaria con riabilitazione intensiva ed estensiva e sezione di eccellenza, priva della preventiva autorizzazione pianificatoria dei relativi posti letto di degenza da parte dell'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e della Giunta regionale;
- sarebbe assolutamente intollerabile e schizofrenico, rispetto ai progetti di sviluppo turistico della città di Cagliari, se la "valorizzazione dell'ex Ospedale Marino" si traducesse alla fine nella riapertura di una clinica privata, addirittura accreditata con il Sistema sanitario regionale, nell'unica cubatura sulla spiaggia disponibile al Poetto di Cagliari,chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere se:
1) corrisponda al vero che il progetto Prosperius prevede la realizzazione di una grande piscina per la riabilitazione nella porzione di spiaggia anteriore allo stabile, prospiciente il mare, dove attualmente si è formata una grande duna naturale di sabbia che verrebbe inevitabilmente rimossa;
2) le "nuove attività assistenziali complesse previste dal progetto Prosperius siano davvero compatibili con il vincolo di "destinazione non residenziale" previsto dal bando di gara;
3) corrisponda al vero che nella struttura dell'ex Ospedale Marino sia previsto il mantenimento dell'attività socio-assistenziale, che rappresenterebbe, anzi, il "core business" dell'iniziativa;
4) l'Istituto Prosperius abbia mai richiesto alla Regione la disponibilità ad autorizzare nuovi posti letto di riabilitazione all'interno della struttura dell'ex Ospedale Marino;
5) la Regione preveda di autorizzare eventuali posti letto di degenza, accreditati con il Servizio sanitario regionale, condizione ritenuta indispensabile dal progetto dell'Istituto Prosperius;
6) in definitiva, abbiano esaminato nel dettaglio il "progetto di valorizzazione e riqualificazione" della struttura dell'ex Ospedale Marino di Cagliari e siano pertanto in grado di escludere il rischio di una nuova destinazione a carattere prevalentemente sanitario, con attività assistenziali che richiederebbero inevitabilmente la residenzialità esplicitamente esclusa dal bando di gara e addirittura l'autorizzazione dei posti letto per ricovero e cura da parte della Regione.Cagliari, 27 luglio 2012