CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 921/A
INTERROGAZIONE MULAS, con richiesta di risposta scritta, sul Piano paesaggistico regionale.
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Il sottoscritto,
premesso che, da alcune dichiarazioni fatte dalla Giunta regionale e dalla sua maggioranza, si intuisce che il Piano paesaggistico, che é uno dei punti forti della tutela ambientale, verrà parzialmente modificato per apportare una revisione alle regole in quanto i veti sono in prevalenza rispetto alle concessioni;
considerato che la Giunta, per rafforzare la sua intenzione, ha ricordato l'utilità di "Sardegna nuove idee", che inizialmente ha visto la partecipazione delle comunità locali per la salvaguardia del territorio ed ha, in maniera improvvida, accostato la crisi che investe l'edilizia con i vincoli del piano in questione che reprimono la capacità imprenditoriale dei cittadini;
visto che il pensiero che ispirava la costituzione di "Sardegna nuove idee" prevedeva la compartecipazione dei rappresentanti degli enti locali ma, sulla base di interlocuzioni intervenute, risulta che i sindaci non abbiano avuto parte in causa: in pratica non sono stati messi nella condizione di intervenire e controbattere nonostante alcuni siano più lungimiranti del legislatore in materia di tutela paesaggistica avendo già attuato i vincoli e avendo di fatto arginato l'edificabilità nella fascia costiera, ed in particolare, un organismo di notevole rilevanza come la Conservatoria delle coste, strumento regionale, che ha tra i suoi obiettivi la gestione e la valorizzazione dei paesaggio costiero e lo sviluppo sostenibile dello stesso su beni di proprietà della Regione o posti a sua disposizione da soggetti pubblici o privati, non è stato interpellato;
ritenuto che la stagnazione del mercato immobiliare non dipenda unicamente dalla rigidità dei vincoli che questo piano impone, ma dalla situazione contingente che stiamo attraversando; sarebbe opportuno concentrare le risorse per il recupero del patrimonio edilizio esistente attuando una sorta di riqualificazione dei complessi immobiliari obsoleti, che in mancanza di adeguata destinazione d'uso rappresentano soltanto oneri per la collettività, per la creazione di strutture ricettive in modo da implementare l'offerta turistica in Sardegna, con la presenza di cantieri che assicurerebbero lavoro sia per quanto riguarda le operazioni di recupero vero e proprio sia, in una prospettiva futura, per l'indotto che verrebbe interessato in questo tipo di intervento,
chiede di interrogare il Presidente della Regione per conoscere in quale modo si sia agito, nell'ambito di "Sardegna nuove idee", quali idee siano emerse in tale contesto e, tra queste, quali siano irrealizzabili a causa del PPR, quanti enti locali si siano dichiarati d'accordo a modificare il concetto di "fascia costiera" come bene paesaggistico di insieme e se siano state prese in considerazione le indicazioni fornite dalle associazioni ambientaliste. Ciò nella considerazione che non si può rinunciare all'idea della fascia costiera sarda come bene paesaggistico d'insieme che la caratterizza in maniera unica e straordinaria a livello europeo e Mediterraneo.Cagliari, 20 luglio 2012