CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 913/A
INTERROGAZIONE ZUNCHEDDU, con richiesta di risposta scritta, in merito alla mancata partecipazione dell'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale e di referenti della Regione all'incontro sul Distretto produttivo della pesca e sulla valorizzazione del pescato nel bacino del Mediterraneo tenutosi a Mazara del Vallo all'interno dell'evento internazionale Slow Sea Land nel giugno 2012.
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La sottoscritta,
premesso che:
- in data 8, 9 e 10 giugno 2012 si è tenuto a Mazara del Vallo "Slow Sea Land", un importantissimo evento a livello internazionale sul Distretto produttivo della pesca e sulla valorizzazione del pescato nel bacino del Mediterraneo;
- a tale evento hanno partecipato soggetti pubblici, privati e scientifici di tutti gli stati che si affacciano nel bacino del Mediterraneo, dai paesi del nord Africa, a quelli della fascia sub-sahariana, dal Medio Oriente, alla Turchia e al Mozambico, nonché numerose regioni italiane, di cui non tutte sul mare;
- quest'appuntamento internazionale nasce come una grande opportunità di confronto tra i paesi del Mediterraneo che si contraddistinguono in quanto eccellenze sul piano delle produzioni della filiera ittica, e per promuovere il dialogo e le relazioni interculturali ed economiche fra i paesi partecipanti;
- purtroppo risulta che, seppure a fronte di numerosi inviti istituzionali e sollecitazioni da parte delle istituzioni che hanno organizzato la manifestazione, la Regione, non ha mai dato alcuna risposta manifestando il totale disinteresse su un tema che dovrebbe essere di prioritaria importanza nel contesto dello sviluppo e della conservazione delle risorse naturali della nostra Isola;
- l'assenza della Sardegna, vista anche la sua posizione geografica strategica, è stata interpretata dagli operatori internazionali del settore come una mancanza di interesse alle problematiche economiche e sociali legate al comparto della pesca nel Mediterraneo e quindi anche nella nostra Isola;
- la partecipazione della Regione a tale evento era non solo necessaria, ma dovuta soprattutto alla luce del caos, anche normativo, che si registra a tutt'oggi nel settore della pesca in Sardegna: si pensi ad esempio alle criticità che anno dopo anno penalizzano il distretto del tonno, in particolare quello rosso; al blocco delle concessioni demaniali; all'assenza di iniziative che mirino alla valorizzazione delle professionalità scientifiche del settore; alla gestione delle lagune e alla tutela e alla conservazione delle specie e delle risorse ittiche, soprattutto quelle mediterranee ed esclusivamente locali che popolano i nostri mari; un esempio è la Pinna nobilis con la tradizionale lavorazione del suo filato, il bisso, che pur essendo una eccellenza economica e culturale, rischia di scomparire; inoltre manca ogni controllo reale sulle operazioni di pesca, tendenti a salvaguardare il patrimonio ittico e occupazionale dei nostri mari, quali ad esempio i recentissimi casi sulla pesca al "cianciolo" effettuata con modalità predatorie da parte di pescherecci toscani in prossimità di Bosa; tutto ciò richiede da parte delle autorità politiche e universitarie l'avvio di studi mirati in questo settore per proteggere, conservare e sviluppare la risorsa ittica e i posti di lavoro della nostra economia tradizionale;
- la Sardegna, pur presentando tutti i requisiti per potersi confermare all'interno dell'area del Mediterraneo come una realtà d'eccellenza nel comparto della pesca, si ritrova purtroppo ad oggi, nonostante le continue sollecitazioni da parte di consorzi, comitati, associazioni e addetti del settore, in uno stato di arretratezza e di impreparazione totale che pone a repentaglio questa grande risorsa;
- purtroppo le autorità regionali competenti, a tutt'oggi si dimostrano inefficienti e inadeguate a portare avanti iniziative mirate a valorizzare e tutelare le ricchezze peculiari dei nostri mari;
- proprio a fronte di tali problematiche, la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni sarde a tale manifestazione, avrebbe sicuramente portato ad un confronto positivo con gli altri paesi del bacino del Mediterraneo; inoltre avrebbe permesso alle nostre istituzioni di essere tra i componenti dell'Osservatorio del Mediterraneo del quale risulta invece facciano parte operatori del settore ma non rappresentanti delle istituzioni,
chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) quali siano stati i motivi che hanno impedito la sua partecipazione all'evento organizzato a Mazara del Vallo;
2) perché non abbia provveduto a farsi sostituire da tecnici competenti e accreditati;
3) se non ritenga grave l'assenza della Regione all'interno dell'Osservatorio del Mediterraneo, nato al termine della manifestazione in oggetto e del quale fanno parte altre regioni italiane.Cagliari, 10 luglio 2012