CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 909/A

INTERROGAZIONE CUCCU, con richiesta di risposta scritta, sulla soppressione delle sedi distaccate di tribunale presenti in Sardegna.

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Il sottoscritto,

premesso che:
- l'articolo 1 della legge n. 148 del 2011, recante misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo, ha conferito la delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari;
- secondo quanto disposto dal citato articolo il Governo, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge, dovrà adottare uno o più decreti legislativi di revisione della geografia giudiziaria seguendo alcuni parametri e criteri direttivi, tra cui la riduzione degli uffici giudiziari di primo grado, garantendo la permanenza nei comuni capoluoghi di provincia, la ridefinizione dell'assetto territoriale degli uffici giudiziari secondo l'estensione del territorio, il numero degli abitanti, i carichi di lavoro, l'indice di sopravvenienze, la specificità territoriale e la situazione infrastrutturale del bacino di utenza e il tasso d'impatto della criminalità organizzata, nonché la soppressione delle sezioni distaccate di tribunale;
- in data 10 febbraio 2012 è stato audito in Commissione giustizia della Camera dei deputati il capo dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi presso il Ministero della giustizia, il dott. Luigi Birritteri, che interrogato sulla probabile soppressione delle sezioni distaccate di tribunali sardi affermava che "in Sardegna, al pari della Campania con Caserta, vi sono sedi distaccate che operano presso capoluoghi di provincia dove non ci sono tribunali. Per essere completi, la sezione distaccata di Sanluri, nella provincia del Medio Campidano, e le sezioni distaccate dei tribunali di Carbonia e Iglesias gravano sul tribunale di Cagliari, mentre Olbia è la sezione distaccata del tribunale di Tempio Pausania. Questa situazione non potrà che essere esaminata in maniera scrupolosa nell'esercizio della delega, benché tecnicamente anche queste sezioni distaccate risulterebbero sopprimibili. La delega, infatti, fa salvi solo i tribunali aventi sede nei capoluoghi di provincia e non anche le sezioni distaccate. Facendo l'esempio di Caserta, la sezione distaccata di Caserta è potenzialmente sopprimibile. Su questa soppressione, però, rifletterei molto a lungo per un'infinita serie di motivi, non ultimo il fatto che si tratta di un capoluogo di provincia, una provincia senza tribunale, ma pur sempre una grande provincia. La stessa regola varrà per la Sardegna";

preso atto che la proposta di riordino giudiziario consegnata al Guardasigilli Paola Severino che prevede la soppressione di 220 sezioni distaccate di tribunale, quindi anche di quelle presenti nell'Isola, nello specifico nei Comuni di Sanluri, Carbonia, Iglesias, Macomer, Sorgono, Alghero, Olbia e La Maddalena, è stata formulata senza prendere in considerazione le specificità e le peculiarità dell'Isola;

richiamato lo schema di decreto legislativo approvato dal Consiglio del ministri che ha previsto in Sardegna la soppressione di 42 uffici di giudici di pace;

considerato che la soppressione delle sedi distaccate e quella già prevista degli uffici di giudici pace priverebbe i territori di presidi indispensabili per l'amministrazione della giustizia locale,

chiede di interrogare il Presidente della Regione per sapere:
1) quali iniziative abbia adottato o intenda adottare nel breve periodo per salvaguardare i presidi di giustizia operanti nel territorio sardo;
2) se non ritenga opportuno attivarsi presso il Ministero della giustizia affinché, nel definire la nuova geografia giudiziaria, si prendano in considerazione le peculiarità e le specificità della realtà sarda e i disagi che un'eventuale soppressione delle sedi distaccate di tribunale provocherebbe ai cittadini e agli operatori del settore.

Cagliari, 5 luglio 2012