CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 898/A

INTERROGAZIONE SABATINI, con richiesta di risposta scritta, sulla condizione di precarietà e la mancata stabilizzazione degli ex LSU-ATAI.

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Il sottoscritto,

premesso che:
- i lavori socialmente utili (LSU) sono nati per offrire una possibilità di reinserimento lavorativo ai disoccupati di lunga durata e ai cassaintegrati, dando loro l'opportunità di indirizzare le proprie capacità lavorative in attività rivolte alla cittadinanza presso i comuni di residenza;
- il decreto legislativo del 1° dicembre 1997, n. 468, avente come oggetto la "revisione della disciplina sui lavori socialmente utili" ha introdotto alcune misure di stabilizzazione per i soggetti impegnati nei LSU, prevedendo, tra le altre cose, delle corsie preferenziali per l'accesso al pubblico impiego;
- il comma 8 dell'articolo 45 della legge 17 maggio 1999, n. 144, ha stabilito espressamente che "ai lavoratori impegnati in lavori socialmente utili assoggettati alla disciplina di cui all'articolo 12 del decreto legislativo 1° dicembre 1997, n. 468, è riservata una quota del 30 per cento dei posti da ricoprire mediante avviamenti a selezione di cui all'articolo 16 della legge 28 febbraio 1987, n. 56, e successive modificazioni";
- con il trasferimento di competenze tra gli enti locali e gli uffici territoriali del Ministero dell'istruzione (MIUR) e sulla base di quanto disposto dal comma 8, articolo 45, della legge n. 144 del 1999 si sarebbe potuto avviare un programma di stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili che dal 1996 svolgono, all'interno delle scuole statali italiane, mansioni di vario genere, tutte assimilabili a quelle di collaboratore scolastico;
- dal 2001 questi lavoratori, a seguito di una convenzione quadro sottoscritta tra il Ministero dell'istruzione, d'intesa con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, e i quattro grandi consorzi di imprese e di società cooperative, CICLAT Scrl, Consorzio nazionale servizi Scrl, Manital e Consorzio Miles servizi integrati, sono transitati dai provveditorati scolastici (attuali UPS) alle aziende private;

preso atto che:
- questo accordo ha dato il via al processo di esternalizzazione dei servizi di pulizia nelle scuole e ha aggravato la condizione di precarietà e di sfruttamento dei lavoratori ex LSU, 320 dei quali operanti a livello regionale, che a seguito di ciò hanno subito ulteriori riduzioni delle retribuzioni;
- a peggiorare una già difficile condizione di disagio economico si è aggiunta la decisione di avviare la procedura per l'attivazione della cassa integrazione guadagni;

considerato che in tutti questi anni, disattendendo la normativa italiana, non sono mai state messe in atto misure volte alla stabilizzazione degli ex LSU, che da sempre sono stati utilizzati per sopperire alle carenze di organico nelle scuole e che con il loro lavoro hanno garantito un servizio efficiente e qualificato, così come riconosciuto anche dal Ministero dell'istruzione;

evidenziato che attuare il processo di stabilizzazione con l'inserimento degli ex LSU nell'organico del MIUR farebbe risparmiare allo Stato 60 milioni di euro rispetto alla situazione attuale;

considerato, infine, che nel 2013 è prevista una gara d'appalto per la fornitura dei servizi di pulizia e altri servizi per gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, bandita dal Consip, che, viste le premesse, contribuirà a peggiorare le già precarie condizioni degli ex LSU,

chiede di interrogare l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere:
1) quali azioni intenda porre in essere al fine di tutelare la posizione lavorativa dei 320 lavoratori ex LSU che operano in Sardegna;
2) se non ritenga opportuno attivarsi presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per sostenere il processo di stabilizzazione dei lavoratori ex LSU come personale ATA.

Cagliari, 13 giugno 2012