CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 895/A

INTERROGAZIONE COCCO Daniele Secondo - URAS - SECHI - CUGUSI, con richiesta di risposta scritta, sulla gravissima situazione che sta interessando il commercio nel Sassarese a causa dell'istituzione dell'area blu.

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I sottoscritti,

premesso che:
- a Sassari il 21 marzo del 2012 è nata la cosiddetta "area blu";
- l'area blu è composta da una zona a traffico limitato 24 ore su 24 e da una zona pedonale ed interessa il centro storico e parte del centro urbano di Sassari;
- l'accesso non pedonale nella suindicata zona è consentito solo a determinate categorie di soggetti, ossia i residenti nelle vie interessate dall'iniziativa, i mezzi pubblici, i mezzi di soccorso e le biciclette;
- l'amministrazione sassarese ha promosso tale iniziativa come valorizzativa del centro storico e delle attività presenti all'interno di tale area;

rilevato che:
- dall'entrata in vigore della ZTL i commercianti presenti all'interno dell'area, nonché i cittadini sassaresi hanno consumato fiumi di inchiostro ed urlato a gran voce sulle conseguenze disastrose di tale iniziativa;
- invero, la popolazione sassarese ha risposto a tale iniziativa in termini diametralmente opposti rispetto alla ratio della stessa, posto che la zona in argomento è stata abbandonata a se stessa, i cittadini preferiscono dirigersi verso vie facilmente raggiungibili attraverso l'auto, con spostamenti caratterizzati da maggior comodità e facilità;
- le vie oggetto di tali restrizioni, sempre caratterizzate da un via vai continuo di cittadini e potenziali clienti per le attività commerciali, dal 21 marzo 2012 appaiono come blindate e si respira uno stato di desolazione preoccupante;
- l'iniziativa ha interessato vie non definibili quale centro storico ma, innegabilmente, inquadrabili quale centro urbano e, pertanto, punite e non avvantaggiate da questa novità;
- i commercianti, anche quelli con uno storico generazionale all'attivo, dichiarano di non aver mai vissuto una simile situazione che, precisano, non è solo frutto della crisi del comparto, ma, soprattutto, conseguenza di questa iniziativa che, con l'intento di incentivare l'afflusso nella zona, ha in realtà ottenuto l'effetto opposto;
- i commercianti hanno attivato una rumorosa battaglia volta a sensibilizzare l'amministrazione comunale al fine di ottenere un correttivo che possa, perlomeno, ridurre e/o contenere gli effetti negativi di questa iniziativa;
- i commercianti vittime di questa situazione, in quanto ubicati all'interno del perimetro sfortunato, ammontano a più di trecento aziende, e riuniti in delegazione hanno fatto presente al Primo cittadino l'esito infausto dei primi due mesi di operatività della ZTL chiedendo nell'immediato un intervento;
- le trecento aziende, invero, lamentano, con numeri alla mano, un calo vertiginoso delle vendite che non equivale ad una fisiologica diminuzione di fatturato a causa della crisi, ma ad una drastica riduzione a causa del deterrente all'afflusso costituito dalla ZTL;
- infatti, commercianti che ante 21 marzo 2012 fatturavano una media giornaliera di euro 2.300, con punte nella giornata del sabato di 3.000/3.200 euro, si sono ritrovati nei giorni immediatamente successivi, sino ad arrivare ad oggi, a scontrinare 20 euro al giorno con punte, il sabato, di euro 200;
- questi numeri, data la coincidenza del loro manifestarsi e l'immediatezza del loro generarsi all'atto dell'entrata in vigore della ZTL, non sono i numeri della crisi, come riferiscono i commercianti e come la logica induce a ritenere, ma sono la dimostrazione che l'entrata in vigore della ZTL, per come ora è strutturata, non ha valenza benefica sul commercio e conseguentemente sulla collettività;
- d'altronde, la zona interessata dall'iniziativa della ZTL non ha attrattive tali da giustificarla, perlomeno nel centro urbano, e da far sperare nell'afflusso dei cittadini a prescindere dal sacrificio fatto per accedervi; ciò, perché, come lamentato dai commercianti, poco o niente viene fatto per incentivare l'accesso in quelle zone;
- anzi, l'iniziativa dell'area blu, lungi dal produrre tale effetto, per come è attualmente strutturata, ha prodotto il paradossale effetto di spostare l'attenzione verso le zone commerciali periferiche o verso altre attività facilmente raggiungibili con le auto;
- verosimilmente la realtà sassarese, per la sua conformazione, non era pronta a subire tale tipo di drastica ed improduttiva regolamentazione;

constatato che:
- i commercianti, auditi dal Primo cittadino dopo lunghe insistenze, non chiedono la soppressione della cosiddetta area blu, ma solo una rivisitazione della sua operatività; invero, sarebbe sufficiente pur senza stravolgere il senso dell'iniziativa, riaprire alla circolazione il centro urbano, ossia la via Cagliari, via Enrico Costa, via Cavour, via Brigata Sassari e via Politeama, confermando la ZTL nel centro storico, oppure consentire, nel centro urbano, la libera circolazione negli orari 09.30/13.30 e 16.30 /21.00 al fine di consentire la ripresa lavorativa delle attività;
- d'altronde, la polemica sollevata dai commercianti sassaresi non è isolata, ma appartiene allo stesso filone di quella attivata dai commercianti cagliaritani, nonché da quelli delle città di Napoli, Marsala, Novara, ecc., dove alcune amministrazioni hanno deciso di apportare dei correttivi proprio a seguito delle lamentele pervenute;
- i commercianti, oramai esasperati e con l'acqua alla gola, dichiarano di essere costretti a prendere drastiche decisioni;
- la decisione più immediata consiste, purtroppo, nella riduzione dei costi, ergo nella riduzione del personale dipendente;
- conseguentemente i commercianti che hanno la fortuna di poter ritentare la sorte stanno valutando di abbandonare la zona interessata dall'iniziativa per riallocarsi in altre zone della città meglio fruibili dai cittadini;
- qualora non intervenisse un correttivo nell'immediato il centro storico sassarese ed il centro urbano limitrofo, diventeranno un luogo di fantasmi con serrande abbassate e tanti lavoratori a spasso;
- invero, i commercianti seppur con grande rammarico non potranno più rinviare a lungo la decisione di licenziare i dipendenti e tale decisione determinerebbe, considerando un numero minimo di due licenziamenti per azienda, un totale, moltiplicato per 300 aziende, di 600 lavoratori disoccupati;

evidenziato che:
- il momento storico particolare che sta interessando tutta l'Italia in generale e la Sardegna in particolare non può concepire che un intero comparto vada in crisi e 600 lavoratori vengano licenziati a causa di un'iniziativa che si è rivelata, indiscutibilmente, affrettata;
- inoltre, contrariamente a quanto avvenuto nelle altre città, la zona interessata dalla ZTL non è solo quella del centro storico, ma interessa una ampissima zona che non può essere assolutamente definita come tale, ma che costituisce pieno centro urbano, come appunto la via Cagliari, via Enrico Costa, via Cavour, via Brigata Sassari e via Politeama;
- pertanto, in una democrazia degna di questo nome, gli amministratori, ossia i rappresentanti delle istanze della collettività, devono ascoltare le proteste e saper accogliere le richieste dei cittadini ed essere disposti a confrontarsi con essi ogni volta che si effettuano scelte che riguardano la loro città. Una buona amministrazione deve essere anche pronta a rivedere scelte già fatte e a modificarle qualora esse risultino sbagliate o inopportune, se non in assoluto, rispetto, perlomeno, al momento storico;
- le lamentele suddette, inoltre, non provengono solamente dai commercianti, ma anche dal cittadini che incontrano forti limiti ad accedere all'ampissima zona "delimitata"; a titolo di esempio basti leggere la missiva di un cittadino sassarese apparsa sulla stampa locale alcuni giorni fa, che è proprio emblematica dell'incresciosa situazione,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica per conoscere:
1) se siano a conoscenza della gravissima situazione che i commercianti sassaresi stanno vivendo a causa della decisione dell'amministrazione sassarese di creare la ZTL 24 ore su 24;
2) se siano a conoscenza che la ZTL riguarda non solo il centro storico, ma anche un'ampissima zona del centro urbano;
3) se siano a conoscenza che la crisi del comparto commerciale sta per generare il licenziamento di numerosissimi dipendenti e la chiusura delle attività presenti nel centro interessato dalla iniziativa;
4) se siano a conoscenza che questa gravissima situazione sta degenerando e che avrà riflessi negativi anche in ambito regionale;
5) se non ritengano opportuno intervenire al fine di invitare l'amministrazione sassarese a modificare l'iniziativa promossa limitando la ZTL solo al centro storico e riattivando la circolazione nel centro urbano.

Cagliari, 12 giugno 2012